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Octavia Green E Line: la Skoda si elettrizza

25 gennaio 2012

La mobilità elettrica secondo il marchio del gruppo Volkswagen: una flotta di 10 Octavia Green E Line viene utilizzata da istituzioni ceche. Obiettivo, sottoporre le Skoda elettriche alla dura prova del traffico, per poi arrivare alla produzione di serie.

PRIMO PASSO - “Una pietra miliare nella nostra strategia orientata all’ecocompatibilità”: così Winfried Vahland, presidente della Skoda, ha annunciato l’arrivo della Octavia Green E Line, prima vettura tutta elettrica della casa ceca. Si tratta di un primo passo: la flotta di 10 Octavia elettriche, data in uso a istituzioni locali, fornirà indicazioni per lo sviluppo delle vetture a emissioni zero, per poi arrivare alla produzione in serie. Basata sulla Octavia Wagon, ospita le batterie sotto i sedili e il baule, mentre nel cofano c’è un motore elettrico da 85 kW (115 CV). Così, a bordo resta il normale spazio per cinque persone. Grazie alla coppia massima di 270 Nm, stando al costruttore la Green E Line accelera da 0 a 100 km/h in 12 secondi, e tocca una velocità di 135 km/h.


Skoda octavia green e line 2


PER 150 CHILOMETRI
- La batteria agli ioni di litio (180 celle), del peso di 315 chilogrammi e della capacità di 26,5 kWh, garantisce un’autonomia dichiarata di 150 chilometri. In fase di frenata, parte dell’energia viene recuperata e inviata all’accumulatore. Chi guida ha tutto sott’occhio: prestazioni, consumi, livello di carica della batteria e autonomia residua sono visualizzate sullo schermo del sistema di navigazione.


Skoda octavia green e line 1


SICUREZZA
- L’Octavia Green E Line è dotata di un sistema per evitare errori durante i rifornimenti. Non è possibile staccare la spina dalla presa mentre l’auto è in carica; nel caso in cui le porte vengano aperte col telecomando, il processo si interrompe, ed entro 30 secondi si può staccare la spina. Altrimenti, il processo di carica riparte.

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Ritratto di mustang54
25 gennaio 2012 - 18:30
2
semplicemente intelligente davvero. Speriamo nel successo di questo esperimento.
Ritratto di jb007
25 gennaio 2012 - 19:00
l'octavia è anziana x sperimentare su di lei.meglio la superb.cmq il progetto mi piace,è molto intelligente e sicuro.peccato sl x l'autonomia...
Ritratto di gig
25 gennaio 2012 - 19:17
Mi trovi pienamente d' accordo, caro "jb007"! Io preferirei addirittura la Roomster!
Ritratto di asla3
25 gennaio 2012 - 21:00
speriamo bene ce molto da lavorare sulle batterie e i tempi di ricarica in genere,
Ritratto di napo
26 gennaio 2012 - 01:21
Ancora con questa buffonata delle auto elettriche? quando capiranno che inquinano di più delle auto con motori a combustione interna sarà sempre troppo tardi
Ritratto di Raffaelorenz
26 gennaio 2012 - 09:17
È impensabile continuare in questa strada (a fini evidentemente propagandistici) di prendere una normale auto a combustione interna fare una operazione di sostituzione grossolana infarcendola di accumulatori in ogni interstizio e sostituendo il motore originale con uno elettrico con volume ed esigenze tecniche e logistiche diverse. Bisogna riprogettare l'auto partendo da un foglio bianco e liberando la testa da idee preconfezionate. Perdonatemi ma io in questa auto non ci vedo nulla di intelligente, anzi...
Ritratto di loriscasalino
26 gennaio 2012 - 11:35
Ma per quale motive nessuna casa automobilistica capisce che bisogna puntare maggiormente sull'autonomia? Le cose che bloccano maggiormente l'acquisto di queste auto elettriche, oltre al prezzo, è proprio il fatto di non poter contare sul fare un piccolo viaggio (anche di soli 200-250 km). Se continuiamo di questo passo, solamente chi ha la possibilità di acquistarla come seconda auto (e vive ESCLUSIVAMENTE in città) può far uso di auto elettriche. Io farei in questo modo: 1. fare un'auto elettrica su un modello già affarmato nel mercato, come ford fiesta, fiat grande punto, ecc...;in questo modo costeranno meno i pezzi di ricambio (vista la grande diffusione) e i prezzi finali di acquisto dell'auto saranno ridotti (in quanto non c'è progettazione estetica). 2. puntare sull'autonomia, seguendo l'esempio della Tesla ("abbassando" la potenza delle batterie della Roadster, si riesce, secondo me, almeno a raddoppiare l'autonomia). 3. lo stato deve un po' muoversi con gli incentivi!!! Grazie
Ritratto di Raffaelorenz
26 gennaio 2012 - 13:22
Puntare sull'autonomia? Non necessariamente, certo se si realizzasse un auto con 1000 km di autonomia e tempi di ricarica anche di 10 ore sarebbe già un buon risultato, ma la strada più percorribile è invece quella di puntare ad abbassare i tempi di ricarica. Una autonomia di 200-250 km è una autonomia da moto sportiva e nessuno si lamenta di ciò, perché il tempo di "ricarica" è di pochi minuti, forse secondi (il tempo per fare un pieno). Quindi ben venga anche l'auto elettrica con 200 km ma a condizione che la ricarica avvenga in qualcosa come 5 minuti o poco più, ovviamente con stazioni di ricarica disseminate nel territorio come i rifornimenti di carburante. Già in passato la Nissan sviluppò accumulatori NiCd capaci di ricaricarsi in 15 minuti. Con l'utilizzo di supercondensatori (con meno capacità di immagazzinamento degli accumulatori chimici ma indistruttibili e capaci di grossi spunti di potenza) il tempo di ricarica sarebbe di pochi minuti, poco di più con accumulatori elettromeccanici a volano, senza per questo pregiudicare la loro durata nel tempo come per gli accumulatori chimici. Anche la Eolo, l'auto ad aria compressa vantava un tempo di ricarica di 3 minuti (con autonomia a 60 km/h di 200 km), ma è stata denigrata, sbeffeggiata ed insabbiata, con gran facilità tra l'altro dato che la gente l'aria compressa la immagina buona solo per le pistole dei ragazzi.
Ritratto di Jinzo
26 gennaio 2012 - 12:30
l'ibrido insieme al 1.2 turbo cosi erogava 200 cv insieme con consumi eccellenti e meno co2...sarebbe favoloso