NEWS

Smog a Milano: domani scattano le misure di secondo livello

03 febbraio 2017

Tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, stop ai veicoli Euro 0 a benzina. Bloccati i diesel dagli Euro 0 a 3.

Smog a Milano: domani scattano le misure di secondo livello

NON SI RESPIRA - Milano sommersa di polveri sottili. Dopo sette giorni consecutivi di superamento del limite giornaliero di PM10 di 70 microgrammi per metro cubo, domani (sabato 4 febbraio) entreranno in vigore le misure straordinarie di secondo livello previste dal “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria”. Dunque, tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, stop ai veicoli Euro 0 a benzina. Bloccati i diesel dagli Euro 0 a 3, anche di sabato e domenica e nei festivi. I veicoli commerciali Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato non potranno circolare dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 18 alle 19.30. In più, diverse misure, come il limite a 19° C (con tolleranza di 2° C) per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. 

IN FUTURO… - Il provvedimento verrà sospeso dopo due giorni consecutivi sotto i limiti di 70 microgrammi al metrocubo, con l’acquisizione del rilevamento ufficiale il terzo giorno e conseguente efficacia il quarto. Intanto, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli chiede alla regione Lombardia “di riaprire il tavolo sull’aria per le misure strutturali e mettere a disposizione fondi per i filtri antiparticolato”. Anche perché sull’Italia grava la spada di Damocle della maxi multa da parte dell’Unione europea: un miliardo di euro perché non siamo in grado abbassare il livello di polveri sottili. Con ripercussioni pesantissime sulla salute dei cittadini.



Aggiungi un commento
Ritratto di meteofuno
3 febbraio 2017 - 19:52
Il problema del dieselgate non era il particolato. E perchè non andiamo a controllare anche tutti quei motori GDI che tanto vanno di moda adesso e che, a detta di test indipendenti, sputano fuori particolato in quantità?
Ritratto di Lo Stregone
18 febbraio 2017 - 21:40
Però che bella presa in giro: FCA vende auto che poi gli utenti non possono usare? Ma questo discorso vale per tutti oggi..
Ritratto di leomar
5 febbraio 2017 - 10:45
l'ultimo studio pubblicato su lancet evidenzia in modo inconfutabile il rapprto tra malattie degenerative del snc e inquinamento da smog. Credo che nelle grandi citta come Roma e Milano dovrebbero far viaggiare solo auto elettriche, ibride o a metano ma per fare questo abbiamo bisogno di due cambiamenti: rendere la tecnologia fruibile a tutti (prezzi adeguati), agevolare gli automobilisti che fanno queste scelte con centraline di ricarica e distributori di metano in numero adeguato.
Ritratto di federico p
6 febbraio 2017 - 00:08
2
Il Gpl per il momento é la scelta migliore il metano almeno secondo me è pericoloso ha 200 bar di pressione ed é troppo poi se si guarda a Roma io con l auto a Gpl non ho problemi però dovrebbero mettere il self-service
Ritratto di deutsch
7 febbraio 2017 - 18:30
4
metano e gpl comportano un sacco di svantaggi dovuti ai rifornimenti ed autonomia (mi riferisco ai modelli nati con tale aimentazione, non alle trasformazioni. poi occorrerebbe fare un pò di chiarezza istituzionale e non da bar. sono sempre state indicate come soluzioni ecologiche ma ora il comune di milano, dati alla mano, le ha blocate stabilendo che di fatto inquinano come le benzina
Ritratto di deutsch
7 febbraio 2017 - 18:39
4
mi fa invece sorridere l'attacco di coloro che vanno a benzina contro i diesel che vengono messi sulla graticola come fossero il male del mondo. ancor di più se mosso da preferenze di marca come la critica di alcuni al diesel gate. di fatto il mercato nel 2016 è rappresentato per circa il 55/60% da diesel per il 32% da benzina, gpl poco oltre il 5% e metano poco oltre il 2% entrmabi in calo rispetto all'anno scorso. consideriamo comuque che il benzina va quasi esclusivaemnte sulla city car, oltre tale segmento, a patto di fare almeno 100000 km anno, solo solo diesel. ed i listini lo confermano visto che la scelta dei benzina nei segmenti dal medio in su è praticamente assente o estremamente risicata a fronte di una asta offerta di diesel
Ritratto di deutsch
7 febbraio 2017 - 18:48
4
non è chiaro nemmeno perchè le case automobilistiche indichino l'inquinamento prodotto dalle auto in co2, (e stando ai dati di omologazione si diesel sono molto più green dei benzina) ma poi i comuni utilizzino altri parametri. non sarebbe più logico adeguare i dati di omologazione ai parametri effettivamente inquinanti e tenuti in considerazione dalle amministrazioni????
Ritratto di schizzo650
8 febbraio 2017 - 19:00
1
Rottamate i naffettoni, liberiamoci i polmoni....yes we can
Ritratto di schizzo650
8 febbraio 2017 - 19:01
1
Rottamate i naffettoni, liberiamoci i polmoni....yes we can
Ritratto di schizzo650
8 febbraio 2017 - 19:11
1
Tutte le città europee hanno già deciso la chiusura del centro ai motori a gasolio, noi parliamo di eur 3 , i naffettoni inquinano si sa da anni ancora fanno le omolagazioni al banco rulli, il ciclo rde lo si vedrà forse da quest'anno, sveglia popolino rottamiamo i puzzoli
Ritratto di deutsch
9 febbraio 2017 - 18:16
4
veramente non è proprio così. occorre anche ricordare che la scelta di gpl o metano è alquanto limitata e sse avessero vasta diffusione dovrebbeo iniziare a pagare le accise come fanno i benzina e diesel ed allora col cavolo che la gente si nasconderebbe dietro la bandiera ecologista. lo sappiamo tutti che gpl e metano sono scelte solo risparmiare sul costo del rifornimento, ma se dovessero contribuire anche loro al bilancio dello stato .... addio
Ritratto di deutsch
9 febbraio 2017 - 18:17
4
visto che tiri in ballo l'europa fa riflettere che nel 2015 l'83% delle macchine a gpl o metano vendute in europa sono state immatricolate in italia. cioè in europa non le vuole nessuno. fa riflettere
Ritratto di Lo Stregone
18 febbraio 2017 - 21:37
Invece di lamentarci tanto, usassimo un "pochino" di più mezzi alternativi sarebbe un bene per noi utenti della strada.
Ritratto di Lo Stregone
18 febbraio 2017 - 21:43
Alle amministrazioni pubbliche non so quanto siano interessati alla salute pubblica. Oggi è di moda riempirsi la bocca di belle parole mentre ai fatti si fa fatica a concretizzare.