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Il giallo dell'ibrido tra la SsangYong e la cinese Saic

13 novembre 2009

La cinese Saic è stata accusata dalla SsangYong di averle rubato il progetto del sistema ibrido per il quale quest'ultima ha ottenuto il supporto finanziario del governo coreano.

CON LA TECNICA DEI TEDESCHI - Eccoci di nuovo alle prese con le vicende dell'industria autmobilistica cinese. Come riporta il quotidiano coreano Korea Times, circa nove anni fa la SsangYong cominciò a lavorare su un sistema ibrido con la Fev, una società tedesca di ricerca ingegneristica. Il progettò, però, si rivelò decisamente più costoso del previsto e il governo coreano offrì il suo supporto finanziario per concludere lo sviluppo di questa tecnologia.

L'ARRIVO DELLA SAIC - Nel 2005, però, la Casa coreana iniziò un periodo di crisi che la spinse a vendere il 51% delle azioni al gruppo automobilistico cinese Saic (Shanghai Automotive Industry Corporation) . Un anno dopo, quest'ultimo fece pressione sugli ingegneri coreani, che “confidarono” tutti i segreti della HCU (Hybrid Control Unit), il sistema ibrido allo studio da diverso tempo.

LE ACCUSE
- Secondo le leggi coreane questo comportamento è illegale perché non ci sarebbe stato il via libera del governo al passaggio di informazioni, uno dei principali finanziatori del progetto. Per questo alcuni ingegneri della SsangYong sono accusati di aver “spifferato” tutto al gruppo Cinese. Gli avvocati hanno però sottolineato che questi “non hanno ricevuto alcun compenso per quanto riferito”.

PER LA CINA NESSUN COLPEVOLE - Le indagini da parte del governo coreano sono inziate nel 2007.  All'inizio della vicenda la SsangYong aveva negato di aver diffuso dati importanti sulla sua tecnologia ibrida. Però, alla fine le responsabilità sono venute “a galla”. Se la SsangYong è stata incolpata di aver diffuso informazioni sensibili, la Saic è stata accusata di aver comprato la società coreana solo per rubarne le tecnologie. Al momento la Corte coreana si deve ancora pronunciare in merito alla vicenda.

Come aggravante, la SsangYong rischia la bancarotta e l'11 dicembre prossimo si terrà un'importante riunione con il governo per decidere il futuro del Gruppo.

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