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Il gruppo Hyundai-Kia ormai insidia i grandi

12 novembre 2009

Nonostante il periodo di crisi, la Kia aumenta la produzione del 30% rispetto all'anno scorso. E ora il gruppo Hyundai-Kia è uno dei primi quattro al mondo.

SUCCESSO NEL MONDO - A dare la dimensione del successo del gruppo Hyundai-Kia potrebbero bastare le dichiarazioni di Takanobu Ito, amministratore delegato della Honda (leggi qui la news) che aveva detto: "produce prodotti a un prezzo concorrenziale e con una qualità che sta migliorando sempre di più". Oppure il 4° posto nella classifica mondiale dei Costruttori, alle spalle di Volkswagen, Toyota e General Motors.

Già, perché quelle auto che fino a non tanto tempo fa venivano considerate come di “serie B” oggi piacciono, e pure tanto. In dieci anni la produzione mondiale del gruppo Hyundai-Kia è passata da circa 1 milione di vetture a quasi 4 milioni. Un crescendo che non sembra conoscere sosta: nei primi 10 mesi di quest'anno le vendite in tutto il mondo della Kia sono cresciute del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2008. Con un incremento che oscilla dal 8,8% del Nord America al 54,5% della Cina. La Hyundai ha fatto ancora meglio segnando un +41,4% sul mercato globale.

 

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Le Hyundai Sonata (a sinistra) e ix35 (a destra), in vendita anche in Italia dal 2010.


BENE IN ITALIA - Il Gruppo coreano sta facendo segnare una progressione positiva anche in Italia. Da gennaio a ottobre 2009 la Kia ha perso solo il 3,2% rispetto all'anno precedente, compensato dalla “gemella” Hyundai che ha fatto registrare +64,4%. La crescita complessiva del Gruppo si è attestata a +31,5% con 47.756 auto vendute.

Un andamento che dovrebbe confermarsi anche per l'anno prossimo grazie all'arrivo di nuovi modelli come le due Suv Kia Sorento (leggi qui il primo contatto) e Hyundai ix35 (la vedi qui), erede della Tucson, e  la berlina Hyundai Sonata (leggi qui la news).



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Ritratto di bombolone
13 novembre 2009 - 08:11
Ormai hanno una qualità paragonabile a quella delle nostre macchine.
Ritratto di Montanelli
13 novembre 2009 - 10:12
Rimango dell'idea che a livello tecnologico siano sempre indietro. Innovazioni come il cambio a doppia frizione, i piccoli motori turbo down-size, ecc ecc... se le sognano. Le copieranno in futuro, quando costerà poco produrle. Se non ci fossero le Case europee, sarebbero già morti...tra l'altro hanno anche assunto designer di note Case tedesche.
Ritratto di Sprint105
13 novembre 2009 - 10:22
hanno saputo sviluppare una strategia globale che gli permette di vendere con successo i loro prodotti di media qualità. Macchine che magari non brillano per qualche caratteristica particolare, ma che mediamente piaccioni a tutte le latitudini. Mi pare che meglio di tutti abbiano imparato la lezione giapponese di quarant'anni fa. Cosa che invece a Torino non hanno capito....
Ritratto di Lestat
13 novembre 2009 - 14:23
Di qualsiasi articolo si parli spunta sempre fuori qualche critica al gruppo torinese...micidiale sta cosa...chissà che vi han fatto... ;-)
Ritratto di Sprint105
13 novembre 2009 - 15:01
è solo una considerazione, visto che è l'unico gruppo nazionale che si occupa di auto
Ritratto di Al86
15 novembre 2009 - 11:37
L'esempio di Sprint105 calza a pennello visto che il gruppo torinese ha fatto concorrenza alle tedesche rivedendo come prima cosa il prezzo (verso l'alto) e solo ora comincia a migliorare la qualità (almeno negli interni e in qualche motore)
Ritratto di fabri87
14 novembre 2009 - 15:29
Che dir si voglia di queste auto,che sono di "serie B",che si sogneranno la tecnologia delle case europee e che peccano in alcuni particolari,queste case vendono e pure tanto...se siamo arrivati al punto che marhi di "SERIE B" comprano ben più affermati marchi europei qualcosina ci sarà...!!!dati alla mano ci dicono che sono molto ma molto più efficenti di noi nel vendere e valorizzare il loro prodotto se pur di "SERIE B" come dicono alcuni...sono stati in grado di mettere a punto strategie di mercato molto più solide delle nostre guardando con lungimiranza il loro avvenire. Se è vero che queste case senza l'esperienza e la tecnologia delle case europee avrebbero chiuso,è anche vero che se oggi sono riusciti a prendere i nostri designer,qualche marchio europeo e anche una bella fetta di mercato,domani se noi non riusciremo a programmare un qualcosa di più "avanti" non riusiremo nemmeno a rilzarci da soli...e allora si che saranno dolori.
Ritratto di Al86
15 novembre 2009 - 11:34
Kia e Hyundai hanno puntato sul rapporto qualità/prezzo favorevole, uno sa bene che non porta a casa un'auto di lusso ma non la paga nemmeno come tale contrariamente a come fa qualcun'altro (un esempio è guardacaso Fiat), oltretutto ultimamente la qualità di queste auto è migliorata anche se non è al livello delle tedesche e non si deve fare un mutuo decennale per portarsele a casa così chi non ha "grosse" disponibilità economiche (oppure ha in ballo altre questioni finanziarie come un mutuo per la casa, ecc.) sceglie di rinunciare a plastiche morbide e a qualcosa in fatto di tecnologia ma si porta a casa un'auto onesta ed in grado di svolgere in maniera eccellente il proprio lavoro
Ritratto di rany
15 novembre 2009 - 15:47
costruiscono delle belle macchine,ottima meccanica,belle linee'accessoriate e con una lunga garanzia da 5 a 7 anni.
Ritratto di Franc-one
15 novembre 2009 - 16:21
Il punto di forza è la garanzia...un cliente sentendosi dire che per 7 anni è a posto è felicissimo, non come i marchi europei che non si staccano dai minimi 2 anni per poi fregarsene...
Ritratto di Ugo-TheBest
14 luglio 2010 - 11:56
Perchè hanno dalla loro l' ottimo rapporto qualità/prezzo a differenza della Fiat che vende le sue auto a peso d' oro(e poi non si lamenti se non vende).