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Termini Imerese a lezione di cinese

14 dicembre 2009

La Fiat potrebbe cedere lo stabilimento di Termini Imerese al gruppo Chery, intenzionato ad avviare la produzione nell'area del Mediterraneo. Apertura da parte del ministro allo Sviluppo economico Scajola. No dai sindacati.

NUOVE PROSPETTIVE - Dal 2011, data fissata da Sergio Marchionne per la fine della produzione di auto, lo stabilimento siciliano di Termini Imerese (foto in alto) potrebbe finire in mani cinesi. Secondo alcune agenzie di stampa, il gruppo torinese sarebbe in colloquio con la cinese Chery per la cessione delle attività presso lo stabilimento siciliano.

Una soluzione che, da una parte, trova l'opposizione dei sindacati della FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) che aspettano il 22 dicembre per incontrare i vertici della Fiat per confrontarsi sul futuro di Termini Imerese. Ma, dall'altra, non viene scartata a priori dal ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola. Come più volte annunciato, l'obiettivo del ministro è mantenere in piedi lo stabilimento siciliano aumentando la produzione di auto in Italia, decisamente sotto la media rispetto agli altri Paesi europei come Germania e Spagna (leggi qui la news).

INVASIONE CINESE - Dal canto suo, la Chery, avrebbe tutto l'interesse ad insediarsi nello stabilimento di Termini Imerese. Se è vero che per un costruttore come la Fiat la Sicilia si trova in posizione poco strategica rispetto all'Europa, per la Casa cinese vale esattamente l'opposto.

La Chery dal 2007 ha stipulato un accordo con la italiana DR che assembla e vende alcuni suoi modelli come la Suv DR5 (leggi qui la prova) e la futura citycar DR1 (leggi qui la news). E la posizione centrale nel Mar Mediterraneo garantirebbe una facile diffusione delle sue auto verso il nord Africa, la Grecia e i Paesi dell'Europa dell'Est, mercati strategici per un Costruttore di auto low-cost.

Per ora la Chery si limita a  smentire le indiscrezioni trapelate. Ma, se è vero quanto riporta Beijing News, un giornale cinese, che il Costruttore sarebbe intenzionato ad investire nella costruzione di una fabbrica in Turchia, l'interesse verso Termini Imerese potrebbe essere molto concreto.



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Ritratto di antonino pipitò
15 dicembre 2009 - 01:18
che il nostrro stabilimento finisca in mano ai clonatori,in casa nostra per di più.
Ritratto di antonino pipitò
15 dicembre 2009 - 01:22
grazie FIAT FABBRICA ITALIANA AUTOMOBILI TERMINI (IMERESE) Made in china
Ritratto di Peppe
14 dicembre 2009 - 15:08
La Fiat sta diventando sempre più vergognosa, è un disonore per tutta l'Italia! E non riesco a trovare un termine adeguatamente dispegiativo per quelli che la continuano a difendere.. Ricapitolo le ultime vergognose notizie: vogliono chiudere la Lancia o al limite proporre in Italia auto Chrysler marchiate Lancia; avrebbero intenzione di vendere Alfa alla VW (sono favorevolissimo, spero che lo facciano, dato che preferiscono investire soldi s produrre inutili fiat piuttosto che investirli per l'Alfa o per Lancia); hanno chiuso la sede di Milano dell'Alfa e forse cominceranno a produrle all'estero. Stesso discorso per la Lancia: la futura Ypsilon sarà prodotta in Polonia in una catena di montaggio da cui escono la 600, la Panda, la 500 e la Ka (e poi aspettiamo 4 mesi per un auto) con vantaggi solo loro e nessuno per il cliente (paghiamo anche 15000 euro per una m..da di Panda o di 500). Così potrebbero chiudere lo storico polo di Termini Imerese lasciando molte famiglie senza lavoro. Ora qualche speranza di salvarlo c'è, ma solo grazie a quei copioni e "rovinaeconomia" dei cinesi. Se questo è l'unico modo, che ben venga, ma non lo è! La Fiat può scegliere di tenerlo aperto ma non vuole ed è una cosa assolutamente VERGOGNOSA!!! Potevo capire se non avevano scelta e dovevano chiuderlo per forza, ma la scelta c'è, eccome!! Solo che si preferisce produrre auto all'estero e continuare a far credere al mondo che la fiat è italiana! Di italiano ormai non ha quasi niente, è solo un DISONORE per il nostro Paese!
Ritratto di XMas
14 dicembre 2009 - 15:24
C'era una volta un uomo, americano, distinto, industriale. Diceva di togliersi il cappello al passaggio delle Alfa Romeo. O forse, il cappello gli volava via, ogni volta che un'Alfa sfrecciava, veloccissima, davanti a lui. Quisquiglie. Sta di fatto che costui, tale Henry Ford, invidiava all'Italia uno dei suoi gioielli più preziosi: l'Alfa Romeo. Una miniera di tecnologia e prestazioni, una Mecca di classe ed eleganza. Decenni dopo, la mitica A.R., ormai segnata dagli anni del dissesto pentapartitico, umiliata dalla follia populista della politica sindacalizzata, prostrata da anni di incuria, doveva essere ceduta alla progenie di quell'uomo. Niente da fare! E ora cosa ne è del Biscione? Facciamo tesoro degi errori del passato e lasciamo che vengano i cinesi.
Ritratto di El bocia
14 dicembre 2009 - 20:12
purtroppo la realtà di adesso è ben lontana...se non svegliano a fare auto decenti è ovvio che la concorrenza le distrugge...
Ritratto di Francesco T
14 dicembre 2009 - 16:32
NOTIZIA SMENTITA DAI CINESI......!!!!
Ritratto di SaverioS
14 dicembre 2009 - 18:14
Vi siete mai chiesti perche in Italia non esistono stabilimenti di qualsiasi altra marca automobilistica? Perchè se no come fa la Fiat a farsi aiutare in qualsiasi modo dal governo Italiano ( vedi in passato sovvenzionamenti, strada spianata per acquisto di Lancia e Alfa Romeo, e ultimo gli incentivi ecc ) se non quello estremo di tenere in ostaggio i lavoratori dei propri stabilimenti. Vi siete mai chiesti perche la Fiat in Italia ha sempre il modello giusto al momento giusto, e in completa esclusiva? Perchè sicuramente le leggi ad hoc le pattuisce prima di investire in un modello. ( vedi la panda a metano 2° in classifica ) non bisogna certo essere un Marchionne per far capire alle altre aziende che bisogna creare diverse alternative alla panda ( vedi nuova Chevrolet Spark solo a gas.. perchè?, e perchè visto che era pronta da tempo si decide di cominciare a venderla dal 2010? ) sicuramente perchè c'e una sorta di monopolio. Il Governo Italiano ( espressione degli Italiani ) dovrebbe a questo punto far valere il proprio "peso" facendo vendere lo stabilimento di Termini Imerese ad un gruppo importante ( EUROPEO/AMERICANO) es: Chevrolet,Ford, desideroso di investire in Italia con prodotti ADEGUATI al mercato Italiano,( tanto la Fiat sta cercando di attuare contro di loro a casa loro la stessa tattica !) e creare piattaforma per gli altri mercati......Asiatici. Chissà che il Gota Fiat con il fiato al collo non ci ripensi e.....
Ritratto di Mac Driver
14 dicembre 2009 - 19:01
Facendo riferimento a ciò letto sopra dagli internauti appassionati di motori ed economia automobilistica, ribadisco che l'Italia non ha mai favorito l'ingresso di alcuna marca straniera né ha permesso che potessero rovinarne il mercato. Tuttavia DR (DiRisio) grazie alla Chery e alla stessa FIAT può portare qualcosa di nuovo in Italia a costi popolari con mezzi efficaci. Termini Imerese contro la Polonia? In Polonia la forza lavoro costa un terzo della forza lavoro italiana ergo posso comprendere le decisioni economiche del gruppo manageriale che, ricordiamolo, ha sempre avuto sostentamento dal Governo e quindi da NOI. Quindi se i siciliani vogliono lavorare, che male c'è lavorare per i cinesi? Che cos'è questo inutile razzismo bieco ed insignificante? Entriamo nel 2010. Le cose da qualche anno a questa parte sono cambiate... così come AlVolante ora lo si legge anche qui!
Ritratto di El bocia
14 dicembre 2009 - 20:20
quindi a maggioragione che ci stanno a fare gli incentivi?...sono stati messi in piedi per salvare i lavoratori italiani nelle fabbriche di automobili che erano in crisi totale...se però le fabbriche chiudono lo stesso togliamo immediatamente gli incentivi, che a questo punto non hanno più senso...sono stanco di dare una parte del mio stipendio a marchionne...certo che vadano a produrre in polonia o in romania, però dopo una punto deve costare 7.000 euro e non 10.000...
Ritratto di SaverioS
14 dicembre 2009 - 22:06
Vedrai caro El bocia che una punto prodotta in Polonia non costera mai 7.000 euro ( ne la comprerei se anche costasse 1.000 euro! ) perchè il motto Fiat e " Finchè la barca và lasciala andare " tanto chi ci rimette siamo sempre noi che non abbiamo il coltello dalla parte del manico. Vedrai che il governo ( QUALSIASI GOVERNO DX o SX ) gli inventerà qualcosa su misura come ho detto prima....