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Termini Imerese: la DR interessata allo stabilimento

03 febbraio 2011

Ora è ufficiale: la DR Motor ha inviato una “manifestazione di interesse” al ministero dello Sviluppo Economico. Vuole rilevare la ex fabbrica Fiat per produrre quattro modelli. Obiettivo: 60.000 auto l’anno.

OTTO SOCIETA’ IN CORSA - Il gruppo molisano guidato da Massimo Di Risio ha inviato una manifestazione di interesse al Ministero dello Sviluppo Economico per lo stabilimento della Fiat, la cui chiusura è prevista per dicembre 2011. Quella della Dr Motor Company è l'ottava proposta della “short list” che comprende le offerte del finanziere siciliano Cimino (auto elettriche) e della De Tomaso guidata da Gian Mario Rossignolo (per la produzione di auto di lusso). Oltre a queste due società del settore automobilistico, ci sono la Einstein Multimedia/ Med Studios (che realizza fiction), la Lima Ito Spa (che opera nel settore dei prodotti elettromedicali ad alta tecnologia), un’azienda che fa capo ai fratelli Ciccolella (serre fotovoltaiche), la Biogen (impianti di stoccaggio e lavorazione delle biomasse) e la Newcoop (logistica e grande distribuzione).

LA SPORTIVA SARA’ FATTA IN MOLISE
- A differenza della altre società, che puntano a dividere lo stabilimento siciliano (nella foto in alto), l’obiettivo della DR è quello di rilevare lo stabilimento nella sua totalità, mantenendo il ciclo produttivo previsto dall’attività industriale della Fiat. A Termini Imerese l’azienda molisana ha intenzione di produrre quattro modelli che ora vengono semplicemente rifiniti a Macchia d’Isernia (sede della DR), mentre la produzione avviene ad opera della Chery in Cina. Dagli impianti di Macchia d’Isernia dovrebbe continuare a uscire la DR1, alla quale si aggiungerà fra qualche mese la sportivissima da 500 CV (leggi qui per saperne di più). Nello stabilimento siciliano, invece, dovrebbero essere prodotte la DR2, la DR3, la DR5 aggiornata nella linea e la DR4, un’inedita berlina media, in fase di sviluppo.

VOGLIONO ESPORTARE -
L’intento della DR è quello di aumentare la capacità produttiva, attualmente di circa 10.000 automobili l’anno (nel 2011 la DR ha venduto 4.930 auto, con un aumento del 112% rispetto al 2009). Con lo spostamento della lastratura, della verniciatura e dell’assemblaggio delle DR2, DR3, DR4 e DR5 a Temini Imerese, si dovrebbe arrivare a circa 60.000 unità. Un obiettivo indispensabile per poter pensare di esportare le vetture del gruppo in tutta Europa.

DAL MADE IN CHINA AL MADE IN ITALY? - Diversamente da quanto si è detto finora, quindi, non sarebbero i cinesi di Chery ad essere interessati a Termini Imerese (vedi l’articolo qui), ma solo la casa italiana, in totale autonomia. La Chery si limiterebbe ad inviare i lamierati delle auto in Sicilia, dove le macchine verrebbero prodotte. Il sogno di Di Risio è quello di portare in Italia quello che ora viene prodotto in Cina, sempre che i costi restino competitivi.



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Ritratto di Franchigno
3 febbraio 2011 - 12:26
Hai capito questi Cinesi..questi fra un po ci fanno barba e capelli...
Ritratto di manuel120
3 febbraio 2011 - 13:06
magari fosse vero...ciò vuol dire posti di lavoro per i ragazzi siciliani...
Ritratto di giuseppexx
3 febbraio 2011 - 13:29
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di mustang54
3 febbraio 2011 - 14:33
2
Massimo Di Risio merita un'onoreficenza per quel che fa (nel suo piccolo) per il bene della nostra economia e non solo. Migliaia di posti di lavoro salvi. Purtroppo speriamo che costruiscano auto migliori di quelle che producono oggi (parlo di entrambe, sia Fiat sia Dr).
Ritratto di Mister Grr
3 febbraio 2011 - 15:00
ha davvero tanto coraggio: però sinceramente dubito che possa arrivare alle 60 mila auto l'anno per "poter pensare di andare in europa"...in ogni caso, auguri. Bisogna vedere comunque se succederà (io credo di no).
Ritratto di audi94
3 febbraio 2011 - 15:14
1
complimenti alla dr... anche se per il momento fa macchine penose, magari in un futuro prossimo riuscirà a diventare un grande marchio e rilevare lo stablimento di termini è davvero una grande mossa...
Ritratto di follypharma
3 febbraio 2011 - 15:26
2
la dr zitta zitta cacchia cacchia ... c'ha le pal.l.e quel di risio! Complimenti
Ritratto di Limousine
3 febbraio 2011 - 16:09
Tolta - finalmente - dalle scatole la PENOSA e PIAGNUCOLOSA Fiat, spero sinceramente nel pieno successo della DiRisio che ha dimostrato - e dimostra - grandissima volontà e determinazione. Complimenti DR e addio - senza rimpianti - alla VERGOGNOSA Fiat!!!!!
Ritratto di OrgoglioItaliano
3 febbraio 2011 - 18:34
L'importante è non chiudere Termini.
Ritratto di giacomo murtino
3 febbraio 2011 - 18:50
Vogliamo scommettere che la fiat si oppone,come aveva fatto qualche anno fa con la proposta della toyota che voleva aprire uno stabilimento se non ricordo male,in Basilicata....
Ritratto di rumenigge
3 febbraio 2011 - 19:01
A me risulta che DR abbia immatricolato 10.000 auto si...ma in 3 anni ! il record è stato quest'anno con 4.900 immatricolazioni circa...mi sembrano molto strani questi numeri...cmq complimenti al coraggio del Sig. Di Risio.
Ritratto di admin
admin (non verificato)
4 febbraio 2011 - 12:25
La news è stata corretta, grazie della segnalazione. La redazione.
Ritratto di Flick09
3 febbraio 2011 - 20:36
Non capisco bene come funziona la DR..dalla Cina arriva la macchina con solo le lamiere e il motore... poi in Molise la finiscono di costruire mettono cruscotto sedili la verniciano è così? Mentre ora la produrrebbero in tutto e per tutto...Spiegatemi come un pò.. Grazieeeee
Ritratto di Flick09
3 febbraio 2011 - 20:36
Non capisco bene come funziona la DR..dalla Cina arriva la macchina con solo le lamiere e il motore... poi in Molise la finiscono di costruire mettono cruscotto sedili la verniciano è così? Mentre ora la produrrebbero in tutto e per tutto...Spiegatemi come un pò.. Grazieeeee
Ritratto di Fede97
3 febbraio 2011 - 22:00
in molise sì, cioè i pezzi vengono dalla cina, ma che facciano in proprio non mi torna... comunque lode al Mr. DR!!!!
Ritratto di Toscosardo
4 febbraio 2011 - 22:37
Sono curioso di vedere chi la spunta, una volta la Fiat non faceva entrare nessun concorrente a produrre in Italia, l'Alfa Romeo una volta la voleva rilevare la Ford, oggi non so se ha ancora tutto quel potere sul governo (che fra l'altro ha ben altre grane da risolvere). Sarebbe ganzo se lo danno all'assemblatore italiano della DR, tra gli altri c'è anche un finanziere siciliano che ci vuole produrre auto elettriche... ma mi sa che alla fine andrà all'azienda che lavora biomasse. Comunque quello stabilimento nasce male, sta su un'isola (anche se vicino alla terraferma), solo i trasporti incidono sui costi, senza contare il resto, siamo in Italia, anzi in Sicilia.
Ritratto di Karmy70
5 febbraio 2011 - 16:01
Un grande in bocca al lupo alla dr Motor Company SPA
Ritratto di t-hollywood
6 febbraio 2011 - 00:36
Speriamo che con questa mossa la DR possa salvare le tante persone che lavorano in quella fabbrica e perchè no, iniziare a produrre modelli in proprio, ovviamente facendoli meglio rifiniti e più affidabili!
Ritratto di Lorismarco
6 febbraio 2011 - 11:44
non credo che la DR ci riuscirà , comunque la speranza è l'ultima a morire
Ritratto di boy699
6 febbraio 2011 - 12:16
Magari si riuscisse a portare la DR in italia,cosi' i ragazzi e tutte le famiglie di termini imerese potrebbero tornare a una vita piu' serena e dignitosa.se cio' riuscisse noi tutti dovremmo pero' nn comprare piu' auto fiat per farcapire al sig marchionne che qui' nn vende piu' nulla finche' nn porta il lavoro,nn come adesso che sta smembrando la FIAT,spero di sbagliarmi ma fra qualche anno vedrete che nn sara' piu' a Torino ma in usa.Forza Dr.