NUMERI IN AUMENTO - La Tesla ha chiuso il primo trimestre del 2017 dopo aver consegnato 25.418 automobili a livello globale, il 69% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Un portavoce dell’azienda, Dave Arnold, ha confermato che il totale non include i 4.650 veicoli prodotti ma non consegnati ai rispettivi proprietari, secondo una ripartizione considerata molto prudente dalla stessa azienda: un’automobile diventa consegnata quando tutti i documenti sono firmati e approvati. Il bilancio gennaio-marzo si è rivelato molto positivo e in linea con le previsioni, che stabiliscono un totale fra 47.000 e 50.000 vetture consegnate nella prima metà del 2017: nella seconda metà potrebbe arrivare la Model 3 a dare un'ulteriore spinta alle vendite. La Tesla aveva fissato lo stesso obiettivo per la seconda metà del 2016, ma lo aveva mancato di 3.300 unità, consegnando 24.500 auto da luglio a settembre e 22.200 da ottobre a dicembre.
MANCANO GLI UTILI - I numeri del periodo gennaio-marzo 2017 hanno giovato alla Tesla e alla sua valutazione in borsa, che ha raggiunto lunedì 3 aprile i 46,67 miliardi di dollari, diventando la seconda più elevata fra le case produttrici statunitensi. La Tesla è dietro alla General Motors (52 miliardi) ma davanti a un gigante come la Ford, valutata in borsa 46,14 miliardi, nonostante il maggior numero di automobili prodotte e il volume d’affari sensibilmente maggiore: l’azienda californiana ha incassato 7 miliardi di dollari nel 2016, mentre il bilancio 2016 della Ford si è chiuso con ricavi per 151,8 miliardi. Le differenze sono molto evidenti anche alla voce “guadagni”: la Ford ha annunciato un guadagno netto pari a 4,6 miliardi, la Tesla è stata in perdita per il secondo anno consecutivo. Al di là dei numeri, la valutazione in borsa della Tesla è testimone della crescita avvenuta in soli 10 anni dalla fondazione.