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I primi trent’anni della Panda

16 marzo 2010

Una delle Fiat più amate spegne le candeline. Da tre decenni dispensa praticità agli automobilisti di tutta Europa, che l’apprezzano per la sua robustezza e simpatia, nata dalla mente di Giugiaro pensando alle sdraio da mare.

I SUOI PRIMI TRENT’ANNI - Il compleanno è passato un po’ in sordina, ma la Panda è entrata nel suo quarto decennio di vita proprio all’ultimo Salone di Ginevra. Nel 1980 e proprio nella stessa occasione, infatti, debuttava la prima e indimenticata generazione. Squadrata, essenziale e indistruttibile, come il Maggiolino tedesco divenne il mezzo di trasporto di persone ogni ceto sociale e reddito. Alta e spaziosa come nessuna prima di lei nella sua categoria, era stata pensata da Giugiaro per essere prima di tutto facilmente assemblabile e riparabile: un lavoro di progettazione iniziato già nel lontano 1976 per ordine dell’allora amministratore delegato di Fiat Carlo De Benedetti.
 

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Gl'interni semplici e spartani della prima serie.


COME LE SDRAIO DA MARE - Ecco quindi spiegata la plancia composta da un’unica “tasca” morbida dove lanciare sigarette, portafoglio e accendino appena entrati in auto (ancora i cellulari non esistevano), con quel geniale portacenere che poteva scorrere o essere riposizionato a piacere lungo tutta la plancia. Con lo stesso principio del tessuto teso fra due punti, era ricavato anche il divano posteriore: con due scatti si poteva alzare la parte anteriore della seduta per ottenere una comoda culla per bambini (confortevole come nessun seggiolino con attacchi isofix potrà mai essere), utile anche per trasportare i sacchetti della spesa senza farli rovesciare. Ovviamente, anche i sedili anteriori erano il massimo della semplicità, essendo basati su una struttura tubolare rivestita sempre della medesima stoffa “plasticosa”, esattamente come le sdraio da mare.

Fiat Panda 1980.jpg
La Panda degli esordi: era il 1980.


VETRI INTERCAMBIABILI - La stessa geniale, povera praticità continuava anche all’esterno, dove i vetri erano tutti piatti per costare meno e per essere intercambiabili fra destra e sinistra, il tergicristallo era uno solo e i paraurti venivano realizzati con un grezzo materiale plastico non verniciato che non temeva alcun parcheggio cittadino. Neanche la meccanica tradiva i principi di base, visto che le sospensioni erano da “pickup” (assale rigido e balestre), mentre il motore di base derivava dal bicilindrico raffreddato ad aria della Fiat 126 e sviluppava solo trenta asmatici cavalli.
 

Panda 750 CL 1-3-649
Nel 1986 fu la volta del restyling e dei nuovi motori Fire.


SI FA PIÙ CITTADINA - Col tempo la Panda si è poi civilizzata, con il restyling del 1986 ha ricevuto anche delle sospensioni degne di questo nome al posteriore e motori più moderni, ma la sincerità di base è rimasta la stessa e le è valsa circa 4,5 milioni di ordini. Particolarmente apprezzata è stata la versione 4x4 del 1983, con trazione integrale inseribile mediante una grossa leva meccanica, che si poteva arrampicare come un capriolo sulle montagne. La versione Elettra del 1990, invece, col suo motore elettrico precorreva i tempi, così come la Selecta dell’anno successivo, che era dotata di cambio automatico.
 

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Nel 1983 arrivò la Panda 4x4: ebbe un discreto successo.


LA NUOVA PANDA - Di anno in anno si arrivò al Salone di Ginevra del 2003 dove, nonostante la Panda fosse ancora in testa alle classifiche di vendita, Fiat ne svelò l’erede. La nuova vettura (orrore) venne battezzata Gingo, buttando al vento 23 anni di tradizione e di meritata fama. A far cambiare idea alla casa torinese ci pensò la Renault, che reputava il nome troppo simile a quello della Twingo. In Fiat, viste anche le prime reazioni del pubblico, furono ben contenti di tornare al vecchio nome.
 

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Dopo 23 anni la Panda si rinnova completamente: nella foto la versione Actual del 2003.


ARRIVEDERCI AL 2012 - Così, la Panda del XXI secolo ha iniziato a macinare ordini su ordini come la sua antenata (più di 300.000 solo in Italia nel 2009, grazie anche agli incentivi alla rottamazione), per merito anche delle numerose versioni disponibili: 4x4, a doppia alimentazione benzina e metano o benzina e gpl, diesel, con cambio robotizzato e anche sportiva con la 100 HP. Ad oggi, sommando le due generazioni si calcola che Fiat abbia prodotto circa 6 milioni di Panda. Certamente di buon auspicio per la terza generazione dell’auto, che dovrebbe debuttare a cavallo fra il 2011 e il 2012: verrà prodotta a Pomigliano d’Arco.

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Ritratto di Samovar84
16 marzo 2010 - 21:23
...é stata la mia prima automobile: Fiat Panda 30 (... quella coi sedili di tela) Bianco Corfù del giugno '82. Piccole dimensioni, grande volumetria guidabilità semplicissima e consumi ridotti i pregi; Ripresa quasi inesistente (però non molto diversa a quella della mia attuale Opel Corsa D 1200), finiture e dotazioni SPARTANISSIME, rumorosità eccessiva i principali limiti. La carrozzeria era appetitosa (...per la ruggine), ma il mitico bicilindrico 652 era davvero indistruttibile (115000 KM la mia)
Ritratto di Puglio
17 marzo 2010 - 13:34
6
è la mia prima auto...e con le ho fatto di tutto...cose ke nessuna macchina è in grado di fare!!! Fra poco le devo cambiare...ho trovato un'offerta molto vantaggiosa...e mi dispiace tanto xkè so già ke nn potrò più fare qullo ke ho fatto cn lei...La nuova panda è po' piccola...ma la consiglierei a kiunque...è fatta benissimo!!!
Ritratto di sport09
17 marzo 2010 - 19:55
l'ultima è stata data in permuta per una nuova, in verità questa era una 900 catalitica del 1998 che ha svolto egregiamente oltre i centomila chilometri. Auto polivalente, di una praticità ineguagliabile dotata anche di un discreto baule senza per questo reclinare lo schienale del sedile posteriore. Difficilmente si dimenticano auto del genere e ciò che le fa rimpiangere maggiormente è che quando escono di produzione le sostitute non sono più quelle. Precedentemente ebbi la Panda Sole, un po' meno comoda ma divertente e indimenticabile lo stesso. Grazie Panda!
Ritratto di cristian96
15 maggio 2010 - 14:24
La mitica panda rimane e rimarrà sempre mitica.Ormai è diventato un mezzo storico.E nonostante la vecchiaia di questo veicolo è ancora richiesta nel mercato dell'usato. Mi domando però perchè quelli della fiat debbano mettere fuori produzione un auto ancora in voga nei giovani.Potrebbero fare come è successo per Punto classic e Grande Punto:lasciarla in produzione affiancandola al nuovo modello però lasciando solo le versioni base di tutti i motori e quindi proporle a prezzi ridotti.Così i nostalgici di questo modello, in un futuro potranno comprarsela!W LA PANDA!!
Ritratto di francesco zara
15 maggio 2011 - 13:38
ti do perfettamente ragione, anche perchè secondo me i propietari di veccchie panda ci sono così affezionati che la ricomprerebbero subito!! è un' auto mitica e infatti ce ne sono ancora molte in circolazione... forza pandaxD
Ritratto di carlos girardi
22 giugno 2010 - 05:47
La panda è una vera auto tutto fare... è stata l'ultima auto di mio padre e sarà la mia prima auto...magari jolly
Ritratto di Massimo126
6 luglio 2010 - 12:35
TANTI AGURUGI mitica fiat da parte mia,speriamo che arrivi una sportiva? :-)
Ritratto di toz91.slash
24 gennaio 2011 - 13:17
Mitica la panda!! io ne ho una che è stata acquistata nel 91 e oggi ha 270.000 km... e non accenna a smettere di funzionare!! certo qualche piccolo inconveniente c'è...però mi in 20 anni mi ha lasciato a piedi solo una volta! GRANDE PANDA!!!!
Ritratto di marci96
12 maggio 2011 - 14:44
tutte le serie speciali della panda http://aebergon.perso.neuf.fr/Fiat/page_Fiat_Panda_Shopping_FM.htm
Ritratto di negus
12 maggio 2011 - 19:35
...appare chiaro come la vettura iniziale era molto innovativa, sia come design (essenziale e pulito), oltre che pratico e di economica realizzazione (grande tasca, sedili modello "sdraio"). Poi dagli anni '80 comincia il declino fino all'ultima versione, un orrido modello che vende solo in Italia. Articolo buono per meditare sul declino del marchio.
Ritratto di gig
21 gennaio 2012 - 09:17
Il vero peccato è che, dalla mitica prima serie all' attuale, la dotazione (se non per lo specchietto destro in più di serie (ma solo perchè obbligatorio!)) non è cambiata affatto. La base non ha nulla. I materiali sono rimasti gli stessi, se non peggiorati. Pessimo prodotto