NEWS

UberPop, confiscata la prima auto

06 novembre 2014

Applicato il codice della strada contro i tassisti abusivi nei confronti del servizio di noleggio dell'auto privata UberPop.

UberPop, confiscata la prima auto
UNA DI 13 - Brutte notizie per i privati che hanno aderito a UberPop (il servizio che affianca Uber, l’app di noleggio con conducente che consente di prenotare una berlina con autista in veste di “taxi personale”), trasformandosi di fatto in tassisti con le proprie vetture: come riporta il Corriere della Sera, la prefettura di Milano ha disposto la prima confisca (delle 13 attualmente pendenti) di una vettura. Il motivo? Violazione dell’articolo 86 del codice della strada. Il “problema UberPop” era esploso la scorsa primavera, quando, dopo proteste e scioperi dei tassisti, il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi era intervenuto, definendo “fuorilegge” questo servizio (su Uber, invece, non si è mai espresso del tutto chiaramente). La disposizione verrà notificata a giorni al titolare della Mazda 6 fermata dalla “Freccia 1” del reparto Radiomobile della polizia locale, l’unità adibita ai controlli sui taxi e sui servizi Ncc (noleggio con conducente). 
 
SECONDO ROUND - Tuttavia, la vicenda non è chiusa: il titolare potrà ricorrere al giudice di pace per evitare sia la confisca sia la multa (3.400 euro). Non solo: non è escluso che la prossima riforma del codice della strada includa anche UberPop nella più ampia “figura giuridica” del car pooling, di fatto regolarizzandolo. In parallelo, però, qualche ombra aleggia anche sulla flotta Uber: in base all’articolo 85 del codice della strada, problemi in vista per i suoi operatori “pescati” a violare le norme del servizio (come quelle relative allo stazionamento tra una corsa e l’altra, ammesso per il Ncc solo in autorimessa invece che sulla strada, o come l’uso di un tassametro, riservato ai taxi). Dal 1° gennaio al 30 ottobre 2014 si sono contati 52 sequestri di taxi abusivi  e 112 ritiri di carte di circolazione: 59 per Ncc che non ottemperavano alle condizioni dell’autorizzazione; 37 (Uber) per violazione delle norme in vigore; 16 per veicoli immatricolati per uso personale, ma poi impegnati in servizio di Ncc.


Aggiungi un commento
Ritratto di piccoloanto
6 novembre 2014 - 19:19
e troppo poco visto anche si rimedia a questa furbata togliendo il pane a chi lo meritava davvero
Ritratto di prinz
7 novembre 2014 - 08:42
ma che strano cè un governo che distrugge lo stato sociale spezza la dignità di milioni di lavoratori aumenta le tasse ai redditi piu bassi non ha creato un nuovo posto di lavoro ma solo rinforzato i privilegi delle cosche ,e si scaglia contro uber? oltretutto usando i tassisti come testa di ponte infatti chi veramente ha da perderci sono le società di sharing che temono ridursi i loro affari,e invece il messaggio che passa è che i tassisti saranno penalizzati,al massimo anzichè essere padroncini si faranno assumere da uber,ma che strana questa italia che deve essere innovata solamente nella perdita dei diritti del ceto sociale meno agiato...bah
Ritratto di degrel0
7 novembre 2014 - 11:52
ma è ancora poco viste le reazioni che in tutto il mondo sta provocando questa multinazionale cara a Renzi!
Ritratto di selvaggio
7 novembre 2014 - 14:23
Il casino nasce da leggi mediovali, applicate oggi! Il comune rilascia la licenza di taxi e ncc./ la patente e il cap la mot. /l'iscrizione al ruolo autisti, la regione, ma valido a livello provinciale. Tutti ci vogliono mettere becco e abbiamo i servizi più cari e meno efficenti. Nei grandi comuni c'è la lotta per la licenza ncc e nei piccoli nessuno la vuole, salvo esercitare nei grandi comuni con rischio multe, i tassisti dovrebbero aspettare in piazza, o caricare lungo il percorso, ma pagano, come gli ncc, le reception degli hotels per farsi dare i clienti. Nessuno rispetta le leggi. Parlo con cognizione di causa essendo iscritto al ruolo conducenti pur non esercitando.