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Visita al museo Peugeot

06 febbraio 2016

Dalle auto, ai casalinghi, fino agli utensili e alle macchine da cucire: tutta la storia della casa francese è esposta al Musée de l’Aventure Peugeot.

Visita al museo Peugeot
PRENDETEVI TEMPO - Con 120 auto esposte, insieme a 50 fra biciclette e motocicli, oltre a 500 oggetti (dai macinini ai fucili), il Muséee de l’aventure Peugeot racchiude in 6000 metri quadrati la storia del produttore francese. Certo, non è proprio dietro l’angolo, perché si trova in Francia, a Sochaux: vicino al confine con la città svizzera di Basilea. Per intenderci, partendo da Milano in auto occorrono circa quattro ore di viaggio. Però, la fatica è ampiamente ripagata: l’esposizione, aperta nel 1982, è interessante, ben allestita e ospitata in una sede moderna e in stile Liberty (sono circa 70.000 i visitatori ogni anno). Abbiamo avuto la possibilità di vederla e, qui di seguito, raccontiamo i modelli più interessanti. 
 
Type 3 Vis à Vis del 1891.
 
INFORMAZIONI PRATICHE - Prima di dedicarci alla visita, alcune informazioni per raggiungere il museo, che ha un suo sito internet: www.museepeugeot.com. L’indirizzo è Carrefour de l’Europe, 25600, Sochaux, Francia. Si può visitare tutti i giorni tranne il 25 dicembre e l’1 gennaio, dalle ore 10 alle ore 18. La struttura include anche una brasserie e un negozio con libri e modellini relativi alla produzione Peugeot. Il biglietto di ingresso costa 8,50 euro per gli adulti, 4,50 per i ragazzi da 7 a 18 anni ed è gratuito per i minori di 7 anni.
 
Bébé Peugeot del 1913.
 
SI INIZIA A FINE '800 - Le automobili Peugeot hanno una lunga storia. Partiamo da uno dei modelli più antichi esposti: la Type 3 Vis à Vis del 1891. È mossa da un bicilindrico a V di 565 cm3, che eroga appena 2 CV, ma sufficienti a raggiungere i 18 km/h di velocità massima. Numeri che oggi fanno sorridere, ma all’epoca questa vettura segnò un record: percorse 2045 km tutti d’un fiato alla media di 14 km/h. La Bébé Peugeot del 1913 è stata progettata niente meno che da Ettore Bugatti, il “genio” della meccanica fondatore dell’omonima casa. Fu un successo: in tre anni ne vennero prodotte più di 3000. Il motore? Un 4 cilindri di 855 cm3 da 5 CV (sufficienti per filare a 60 km/h).
 
Peugeot 504 del 1968.
 
BERLINA SIMBOLO - La 402 è una delle più celebri Peugeot prodotte prima della Seconda Guerra Mondiale e si distingue per una soluzione d’avanguardia: i fari inseriti nella calandra. Qui, la 402 B Coach Décapotable del 1938, equipaggiata con un 4 cilindri di 2142 cm3 forte di 60 CV (125 km/h la punta massima). La 504 è una delle berline simbolo della casa del Leone. Lanciata nel 1968, fu prodotta in 3,7 milioni. Quella esposta è del 1979 e ha un 4 cilindri di 1971 cm3, che sviluppa 93 CV, sufficienti per toccare i 162 km/h. Passiamo alle corse con quella che è l’auto da competizione più famosa della Peugeot: la 205 T16. È esposto l’esemplare che nel 1984 vinse il campionato mondiale rally: una bomba da 320 CV, sprigionati dal 1.8 montato dietro l’abitacolo.
 
Peugeot 905 Le Mans del 1992.
 
LE CORSE - Nel 1988 e nel 1989 la 405 T16 vinse la massacrante gara in salita Pikes Peak, che si svolge negli Usa, in Colorado. Il “mostro” ha un 4 cilindri di 1905 cm3 da ben 520 CV. Dagli sterrati ai circuiti con la 905 vittoriosa alla 24 Ore di Le Mans del 1992: vola fino a 370 km/h (motore 3.5 V10 da 670 CV). Ampio spazio è dedicato anche alle concept car, fra cui la Quasar del 1984, primo prototipo realizzato dal centro stile Peugeot e dotato della meccanica della 205 T16 da rally.


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Ritratto di SINISTRO
7 febbraio 2016 - 19:13
3
Come ogni museo dell'auto che si rispetti, è sempre un belvedere...
Ritratto di Sprint105
8 febbraio 2016 - 08:35
Splendido!
Ritratto di IloveDR
8 febbraio 2016 - 08:39
3
ma ce n'è anche uno in Italia, se non mi sbaglio in Toscana
Ritratto di SINISTRO
8 febbraio 2016 - 09:07
3
Credo di sì, ne ho sentito parlare anch'io, dovrebbe essere vicino Arezzo.
Ritratto di P206xs
8 febbraio 2016 - 09:06
1
BELLO!!!
Ritratto di steff69
8 febbraio 2016 - 12:09
Ma quanto mi piacete quando fate questi servizi? Brava Redazione.
Ritratto di caronte
10 febbraio 2016 - 19:38
Alcune sono molto affascinanti.