TEMPI E MODALITÀ DIVERSE - La Volkswagen Amarok è il primo modello ad essere richiamato nelle officine per l’aggiornamento del motore 2.0 TDI. L'intervento è necessario per rendere conformi i motori a gasolio sui quali era installato il software per ridurre in maniera artificiosa le emissioni inquinanti di ossidi d’azoto (NOx) durante i test. Il richiamo si svilupperà in diverse fasi e con varie modalità: per primi verranno richiamate l’Amarok, le Passat e tutte le automobili con motore 2.0 TDI, seguite dalle vetture con motore 1.2 TDI e 1.6 TDI. La Volkswagen promette di richiamare tutte le automobili entro fine 2016. I clienti verranno informati per iscritto e dovranno poi fissare un appuntamento con l’officina di riferimento.
MODIFICHE HARDWARE SUL 1.6 - Saranno coinvolti nel richiamo tutti i motori a gasolio appartenenti alla famiglia EA189, ovvero i 1.2 TDI, 1.6 TDI e 2.0 TDI montati su svariate automobili dell’Audi, della Seat, della Skoda e della Volkswagen. La casa tedesca ha comunicato che il 1.2 TDI ed il 2.0 TDI riceveranno un aggiornamento di natura software, la cui installazione richiede meno di 30 minuti. Il 1.6 TDI necessita invece di un intervento più significativo: i tecnici dell’officina dovranno modificare il codice software ed installare uno stabilizzatore di flusso all’interno del condotto di aspirazione dell’aria, che l’azienda descrive come “una griglia che riduce la formazione di vortici d’aria ed aumenta la precisione nella misurazione del flusso”. In questo caso l’intervento durerà circa 45 minuti. Le misure correttive sono state approvate dall’Autorità Federale per i Trasporti tedesca (KBA).
PRESTAZIONI INVARIATE - La stessa KBA ha confermato che le modifiche non incideranno sui consumi, sulle prestazioni, sulle emissioni di anidride carbonica e sull’inquinamento acustico. Il richiamo verrà esteso nelle prossime settimane a diverse versioni della Passat e ad altre vetture con motore 2.0 TDI. Dalla fine del secondo trimestre toccherà poi alle automobili equipaggiate con il 1.2 TDI, seguite nel terzo trimestre dai veicoli con motore 1.6 TDI. La Volkswagen sottolinea come i richiami verranno gestiti in “accordo con le autorità competenti e secondo i requisiti nazionali”. Il significato dell’operazione è rimarcato dalla presenza congiunta del Ministro dei Trasporti tedesco (Alexander Dobrindt) e del Presidente della Volkswagen (Herbert Diess), presenti entrambi nell’officina di Berlino (nelle foto) dov’è giunto un Amarok fra quelli richiamati. Ora per il gruppo Volkswagen rimane da chiarire la portata degli interventi per il mercato nord americano, dove non è ancora stata approvata dalle autorità una soluzione al problema.