Croce e delizia. Il fatto è che si sa che non si sta guidando una "vera" Alfa Romeo, bisogna essere in parte preparati. Almeno io lo ero. E' chiaro che provenendo da una 207 68cv tutto inizialmente sembrava una favola. Voglio dire, in casa abbiamo una Golf, un'Audi A6 3.0tdi e una 330d. Auto spinte e ben piazzate ne avevo provate in giro. Ma mi rendevo conto che avevo comunque fatto un bel passo avanti. Perché croce e delizia? Il motore innanzitutto merita una lode: spinge veramente forte per essere un 1.3 diesel, consuma poco per quello che dà (18.5 km/l), è elastico e regolare nell'erogazione. E' la guida che delude un po'. Eppure non sarebbe mancato tanto. Sarebbe mancato un assetto più rigido, uno schema più raffinato al posteriore (un Multilink in stile Golf sarebbe stato il top), uno sterzo più diretto (vedi Golf anche qui) e un cambio più fluido (e magari con 6 marce). Invece ci si ritrova con un rollio troppo marcato in curva, uno sterzo che di comunicatività ne ha veramente poca e un posteriore a volte un po' troppo ballerino sullo sconnesso. Oddio, non me no vogliate, siamo comunque ben avanti rispetto ad altre auto dello stesso segmento. Ma prevale quella sensazione che i tecnici avrebbero potuto tirar fuori un gioiello di macchina e hanno invece rinunciato, magari per questioni di budget. Inspiegabilmente poi, assorbe davvero in malo modo le (tante, troppe) buche presenti sugli asfalti italiani. Un assetto un po' troppo molle in curva e tocca pure sobbalzare e grattare il muso sulle buche. Sembra quasi una beffa. Certo è che poi guidandola ci si abitua a questi difetti e si impara a gestirla in ogni situazione, dimostrandosi piacevole soprattutto sulle belle strade di collina qui in Toscana. A fare da controparte c'è l'anima di questa macchina: quella misteriosa levetta che promette di cambiare carattere alla vostra auto. E praticamente lo fa davvero. In N si ha la modalità base: una spinta regolare, sterzo leggero e ESP abbastanza invadente quando si prova a esagerare in curva. Ancora più invadente lo è in modalita All Weather, dove l'auto si dimostra veramente composta e stabile, soprattutto sui fondi scivolosi e bagnati. La spinta è un po' affievolita, ma il tutto trasmette grande sicurezza. E' la modalità Dynamic che impressiona più di tutte. Il motore acquista una dose inaspettata di coppia, risulta bello corposo già dai 1500 giri, lo sterzo si indurisce e sembra più preciso ( almeno all'apparenza), i pedali di freno e acceleratore più sensibili e poi c'è il Q2. Che non è un vero differenziale, ma lo imita davvero alla grande. Ammetto di averlo "sfidato" varie volte, anche aprendo il gas a metà curva, ma ha sempre vinto lui. L'auto sembra poter seguire le traiettorie desiderate anche se ci venisse la pazza idea di accelerare in curva. E non è cosa da poco.