Devo confessare che, essendo abituato ad auto di famiglia di qualità superiore, il primo feedback con l'auto è stato negativo; infatti, nei primi contatti con essa, ho individuato solo difetti. Per fortuna, dopo poco tempo, sono venuti a galla e ho potuto apprezzare anche i suoi pregi, costituti in buona parte da soluzioni ingegnose e pratiche, delle volte assenti anche in alcune auto più blasonate e costose. Ho l'intenzione di partire proprio con la disamina di quest'ultimi.
Sedendosi al posto di guida, si può apprezzare la seduta comoda, grazie a un sedile ben studiato: ben profilato, ma non troppo, dall'imbottitura piuttosto morbida, ma non cedevole, dalla sua giusta altezza dal pavimento, cosa che consente alla gambe di non essere né troppo distese né troppo verticali, e avente tre tipi di regolazioni (altezza, distanza dal volante e inclinazione dello schienale, la quale è continua e non a scatti, come in auto più care; peccato che essa si regoli con una corona in posizione scomoda, poiché posta nell'estremità inferiore sinistra del sedile e troppo vicina al montante centrale della fiancata). Ottima anche la posizione di guida, abbastanza modulabile, data la seduta comoda, sopra descritta, il volante dal giusto diametro, spessore e ampiamente regolabile in altezza e anche in profondità e il cambio in posizione adeguata. Da notare tra le accortezze non scontate per un'auto della sua categoria, la funzionalità di lampeggio momentaneo degli indicatori di direzione, che si azione muovendo solo un po' l'apposita leva, il tasto degli hazard di emergenza in posizione comoda ed intuitiva, il tergilunotto che si aziona automaticamente quando si inserisce la retromarcia se è attivo il tergicristalli, terzo poggiatesta posteriore di serie, sedile posteriore sdoppiato 40/60 di serie, buona cura del bagagliaio, data da assemblaggi precisi e resistenti e rivestimento in moquette anche dei passaruota e del retro dei sedili posteriori, cura quasi "giapponese" del vano motore, ben organizzato e assemblato con materiali di qualità e durevoli nel tempo. Nelle sedute posteriori si può apprezzare l'abbondante spazio per le gambe e anche in altezza, a patto che si sia alti nella media; peccato che un terzo passeggero non stia molto comodo, a causa della seduta centrale poco profilata e dura, di poco spazio in larghezza e delle guide dei sedili anteriori, che intralciano i piedi. La strumentazione di bordo è molto ergonomica, di semplice utilizzo, chiara e piacevole; elegante ed efficace la retroilluminazione rossa del computer di bordo e dei vari comandi, la quale si può notare soprattutto con il buio. Il climatizzatore manuale fa il suo dovere. Infine, per quanto concerne la linea esterna, bisogna segnalare la presenza delle maniglie delle portiere in tinta con la carrozzeria e gli specchietti retrovisori in tinta e con regolazioni elettriche.
Purtroppo, ora devo passare all'analisi dei difetti, alcuni tollerabili, considerata la fascia di mercato e la categoria dell'auto, altri meno accettabili, dati dalla necessità di risparmio e da un pizzico di disattenzione e imprecisione.
La prima cosa che ho notato aprendo le portiere, sono state le guarnizioni, troppo essenziali e deboli: dopo un anno quella di una portiera posteriore si è completamente staccata e, guidando l'auto, ho percepito che filtrano tanti rumori dall'esterno attraverso gli sportelli. Poi, entrando all'interno dell'abitacolo, salta agli occhi la scadente qualità delle plastiche e dei tessuti: le prime risultano troppo rigide e sottili ovunque; i secondi, pur se dalla trama e dai colori piacevoli, sono inclini a rovinarsi velocemente, perché sottili e dalle cuciture poco forti (anche su un'utilitaria, dove sono molto soggetti all'usura, dovrebbero essere più resistenti).Pure il rivestimento del tetto, in tessuto beige, appare debole e scarno. Peccato per questi materiali scadenti; infatti, gli assemblaggi sono al contrario alquanto precisi e curati, tranne che per le due leve accanto al volante, all'apparenza troppo deboli. Comunque, è doveroso precisare che alcuni scricchiolii si avvertono, soprattutto dopo lunghe permanenze della vettura al sole; secondo me, ciò è determinato più dalla pessima qualità della plastica, che dall'assemblaggio. Inoltre, sarebbe migliorabile il cassetto portaoggetti davanti alle ginocchia del passeggero: esso è poco spazioso, non rivestito, non illuminato e l'apertura dello sportello troppo ingombrante. Parlando di spazio, bisogna lamentare anche la presenza di pochissimi portaoggetti, che sono tutti davvero minuscoli. Ancora, bisogna considerare che lo spazio a bordo e per i bagagli è abbondante, ma non da record in riferimento agli ingombri esterni dell'auto; questo perché, in fase di progettazione , Giugiaro ha preferito sacrificare un po'di abitabilità interna, per ottenere una linea esterna più filante e piacevole (ruba molti centimetri in lunghezza all'abitacolo il muso dell'auto, affusolato e arretrato). Sarebbero risultati comodi i finestrini posteriori elettrici, disponibili solo come optional, e le luci di cortesia nelle portiere. Il bagagliaio, abbastanza spazioso (275 litri) e regolare, ma dalla soglia alta da terra, è privo di piccoli vani, per riporre singoli oggetti, e di ganci ferma-bagagli, utili per ancorare buste e borse; causa di ciò è l'anzianità del progetto, che risale al 2005. Infine, esaminando l'esterno dell'abitacolo, dispiace per l'assenza dei fendinebbia, disponibili di serie solo nella versione più accessoriata, per le maniglie delle portiere, deboli e dagli incastri contrastati, per il portellone posteriore, privo di apertura esterna (esso si può sbloccare sollo dall'interno o con un tasto apposito sul telecomando, peraltro molto bello), e per la luce della retro, posta nel paraurti posteriore in posizione troppo bassa, quindi vulnerabile agli urti.