Gli interni sono di fattura economica, le plastiche sono rigide e gli assemblaggi non sono dei migliori. Infatti, più di una volta mi è capitato di rigarle facilmente con le unghie. Al posto guida troviamo un cruscotto molto semplificato con livello benzina, contachilometri e spia liquido di raffreddamento; senza contagiri del motore poiché non è previsto per la versione Classic. Il volante è leggero in manovra e se si vuole una maggiore leggerezza, si può utilizzare il tasto CITY che aumenta tale caratteristica, utile soprattutto in manovra (io sinceramente non lo uso mai perché è fruibile anche senza) mentre alle alte velocità non è molto comunicativo e resta comunque troppo leggero. La Classic inoltre presenta il portaoggetti senza sportello, quindi gli oggetti rimango a vista ma è largo al punto giusto e veramente profondo. Il climatizzatore rinfresca la vettura velocemente vista la cubatura modesta della vettura e riesce a mantenere fresca la vettura anche sotto il sole estivo, i comandi sono maneggevoli, semplici, intuitivi da azionare e correttamente posizionati. I comandi degli alza vetri elettrici anteriori non sono disposti nel pannello porta ma bensì alla base del cambio, li avrei preferiti sulla portiera ma sono entrambi raggiungibili sia dal guidatore sia da passeggero così come il tasto Hazard, grande e facilmente riconoscibile. Lo stereo originale della Fiat “era” solo sufficiente, dico era perché dopo neanche 2 mesi ho subito il furto dello stesso, successivamente sostituito con uno della JVC asportabile con entrata AUX e USB. I sedili anteriori li trovo comodi e non hanno mai dato segni di cedimento o usura ma anzi sembrano molto resistenti, sono alto 1,80 cm e trovo comoda la posizione. Quelli posteriori sono per due persone (l’auto è omologata per 4 persone) e si sta comodi per quanto riguarda l’altezza mentre lo spazio è discreto per le gambe del passeggero posteriore lato guida se è presente una persona di maggiore altezza alla guida. Spesso mi sono trovato in emergenza ed ho trasportato sul divanetto 3 persone, ma nessuna si è mai lamentato per lo spazio utile al livello delle spalle. Un’altra pecca che ho constatato spesso a cui avrei rinunciato volentieri spendendo qualche euro in più è la mancanza del sedile posteriore abbattibile separatamente 50%-50%; lo schienale va giù in un pezzo solo, molto scomodo. La visibilità è ottima in tutte le direzioni e l’ambiente, nonostante gli interni siano arredati con tonalità scure, sono particolarmente ariosi. Trovo fastidioso il montante sinistro nelle svolte e nelle rotonde, mentre la visuale posteriore è ottima anche montando i poggiatesta posteriori sporgenti in plastica rigida. Il cambio lo trovo notevolmente comodo e pratico, infatti, si trova in pozione rialzata, gli innesti non sono contrastati tra una marcia e l’altra, mentre la retromarcia spesso non entra al primo colpo. La frizione è una piuma e lo sforzo del piede sinistro è quasi nullo; a Napoli la guida nel traffico è obbligatoria e grazie alla leggerezza della frizione non sono mai tornato a casa con la gamba dolorante. Il bagagliaio presenta una capacità di carico pari 200 litri, apparentemente un ottimo dato se non fosse che viene limitato dalla ruota di scorta posta da noi nel bagagliaio per le emergenze, infatti la panda Natural Power presenta solo il kit per riparare le gomme poiché il vano della ruota di scorta non esiste poiché lo spazio sotto la scocca è utilizzato per le bombole (una di 20 litri posizionata lungo il tunnel e una di 52 litri dietro l'assale posteriore per un totale di 72L= 13kg). In conclusione gli interni sono appena sufficienti per quanto riguarda la qualità, ma non ci si può aspettare di più da una vettura concepita nel lontano 2003, mentre la fruibilità degli spazi e la vivibilità la trovo ottima per la città, per qualche gita fuori porta e per le esigenze della mia famiglia.