Si apre lo sportello con una maniglia verniciata di turchese, al cui lato trova posto la serratura. Si avverte una specie di scatto, e ci si ritrova con lo sguardo direttamente sulla plancia, ad ammirarne i colori e la simpatia, unita alla semplicità di un' auto destinata ad andare ovunque. Sembra che la piccola Panda stia chiedendo di inseire la chiave e partire a razzo verso la città, la campagna o l' autostrada, promettendo di accompagnare il guidatore ovunque voglia!
I sedili (molto colorati e simpatici, e con fianchetti abbastanza pronunciati, che si rivelano altrettanto contenitivi) si possono regolare in altezza (non chiedetemi come dato che, non essendovi abituato, non ci sono riuscito) con una leva dalla forma di un quadrato stondato (e preparatevi a sentirlo nominare spesso questo termine...!). Si ha davanti un volante tondo trirazza con al centro un... quadrato stondato! Se vi si preme, il clacson suona, ma si può premere solo lì, dato che le due razze ai suoi lati sono occupate dai comandi del vivavoce (a sinistra) e quelli (a destra) della radio. Comodi ma relativamente utili, vista la vicinanza dal posto guida rispetto a tutti i comandi di prima necessità! Il volante, al cui centro campeggia un simbolo Fiat all' apparenza ben posizionato, è rivestito in pelle (scelta obbligata se si vogliono i comandi lì ripetuti per non distrarsi) e costa 150 euro. Il doppio costano i comandi al volante.
Dal volante fa capolino il cruscotto, con i tre strumenti (tachimetro a sinistra, computer di bordo al centro e contagiri a destra) quadrati e rettangolari subito ben visibili (anche perchè in colore nero lucido). Il tachimetro ha le cifre dispari (va da 10 a 210) ed ingloba molte spie. Il computer di bordo fornisce molteplici informazioni (chilometri percorsi, cinture non allacciate, benzina nel serbatoio, ed altre che non ho scoperto durante la mia permanenza nella Panda), ben visibili, soprattutto se vi si fa l' abitudine. A differenza del contagiri (con fondo scala a 8000!) e del tachimetro, il computerino di bordo è digitale (colore rosso, come l' illuminazione di tutta la vettura internamente), e credo che sia sensibile ai raggi solari come il piccolo schermo della radio.
A sinistra del cruscotto, c' è una bocchetta d' areazione (inaspettatamente non a forma di "Squircle"!) lunga, la cui parte di sotto è orientabile, e quella superiore fissa, in aiuto allo sbrinatore. Sopra tutti i comandi troviamo due bocchette (forse troppo piccole per fornire un' adeguata areazione all' abitacolo, ma all' apparenza robuste), ai lati delle quali tutto è azzurro, colore atto a fornire un tocco di vivacità (assente nel cupo abitacolo della attuale Panda) all' insieme. Sotto le bocchette è presente la radio, con lo schermino digitale rosso, che indica tutto ciò che serve. Sullo schermo si trova l' ingresso per i CD ed ai suoi lati i bottoni (a forma, che ve lo dico a fare, di "Squircle"!) per comandarla. Una volta accesa la radio, si ha il piacere di apprezzarne l' ottima acustica, buona accompagnatrice per i lunghi viaggi. Posizione inusuale e che all' inizio può lasciar perplessi è stata assegnata ai pulsanti per fari fendinebbia e retronebbia, i quali si trovano nella (comunque ordinatissima) fila di bottoni, che va dal servosterzo City allo sbrinatore, in mezzo ai quali, verniciato di un rosso che spicca, c' è quello dell' hazard (le quattro frecce!). Alcuni tasti non sono operativi, e rimangono vuoti (un pò brutti ma, trovandosi sparsi in mezzo alla fila, era impossibile eliminarli e far cambiare posto agli altri!).
Sotto ai comandi della radio, ma non in basso, dato che tutto si trova una spanna sopra le concorrenti dirette, si trovano quattro manopole, che servono per il climatizzatore. Peccato che una se ne poteva eliminare (quella (la terza da sinistra) per il ricircolo) perchè, oltre ad essere piccola e decisamente scomoda (e non si può dire altro di quella per la velocità (da 1 a 4) della ventola, molto potente e veloce nelle variazioni di temperatura), è obsoleta. Sarebbe bastato un bottoncino per evitare questo disagio. La prima (a sinistra) è quella della temperatura (freddo (blu) a sinistra e caldo (rosso) a destra) e l' ultima per le posizioni dalle quali si vuol far uscire l' aria (ben 5!) che vanno da (in ordine): verso il viso, viso e piedi, piedi, sbrinatore e piedi e solo sbrinatore. Sotto questi ultimi tasti, ci sono, in una posizione non scomoda, ma inusuale (ci si fa l' abitudine...) i bottoni per i vetri elettrici anteriori.
Un difetto che vi ho riscontrato è che bisogna premerli ripetutamente per far partire l' impulso ma soprattutto che quello destro scende solo automaticamente: a salire sale normalmente. Un difetto? Normalità? Esemplare di pre-serie? Chi lo sa! Il bello viene nella leva del cambio: la sua impugnatura è quadrata e lucida, con la "retro" a destra in basso e le cuciture ottimali, non a vista. Lontano dal guidatore il passeggero può avere il piacere di ammirare un pratico tascone (un omaggio da parte di Fiat alla prima, mitica "Pandarella"!) che, però, ha i suoi lati oscuri: essendo poco profondo, si rischia che, alla prima curva, tutto il contenuto venga giù e che, se pieno, conferisca all' abitacolo una sensazione di disordine, che, in realtà, non si troverà mai, visto l' abbastanza capiente vano con sportellino (che non fa da contenitore, lasciando il posto ad una tasca interna dalla discreta capacità), non refrigerato, nè serrabile nè tantomeno illuminato.
Forse è solo una sensazione, ma mi è sembrato che, rispetto alla mia auto (i10) questo si trovi più in basso. La maniglia è centrale, ma non si fa fatica a raggiungerla, vista la compattezza dell' abitacolo. Ora mi tocca però fare le mie "confessioni": quelle riguardo la qualità di materiali e di assemblaggi, che sono veramente ottime: non il minimo scricchiolio alla chiusura delle porte (come avviene nella mia Hyundai) nè tantomeno la più piccola oscillazione da parte del cassetto, o della struttura che sostiene la leva del cambio nel caso venga sollecitata.
I pannelli porta sono ottimi e, nemmeno premendovi forte oscillano, e non accennano al minimo rumore! Tornando ai pannelli porta, dimenticavo di dichiarare la buona capienza delle loro tasche e la loro simpatia: su tutte le plastiche grigie dell' interno è presente la scritta "Panda" alla rinfusa. Dettaglio non facile da vedere (nè da spiegare, infatti spero d' essermi fatto capire bene. Se non è stato così, v' invito ad andarla a vedere: merita davvero!) essendo in rilievo ma che,se notato, fa sorridere! I pannelli porta, per spegnere la monotonia del grigio a tutti i costi, sono (solo davanti, però) rivestiti in materiale "morbidoso" turchese (il colore varia al variare della tinta esterna). Manca una maniglia d' appiglio per reggersi sui pannelli porta, ma Fiat non ha dimenticato quest' eventualità, infatti fornisce delle maniglie (se non erro senza ritorno frenato, come il cassetto anteriore) d' appiglio sul soffitto. Dove sarebbero inutili (sopra il guidatore), c'è un comodo portaocchiali, ma nella versione base tutto ciò manca. Le alette parasole sono fornite di specchio di cortesia.
Sotto la leva del cambio troviamo un pratico vano, due portabottiglie (le quali trovano posto anche nelle tasche delle porte), l' accendisigari, le prese Aux ed Usb (col Blue&Me, a pagamento), un altro vano e poi una simpatica leva del freno di stazionamento; insolita ma comoda, dato che non è altro che un quadrato con a sinistra il bottone per sbloccarla. Dimenticavo quasi i poggiatesta. Sia davanti che dietro sono di un tipo molto innovativo e simpatico (anche abbastanza morbidi). Avete presente quelli della 500 nuova? Quelli (ovviamente a forma di "Squircle")! A me piacciono proprio tanto, dato che sono di colore differente rispetto alla selleria, dando all' abitacolo un' inaspettata vivacità (ovviamente nei canoni del guardabile). Passiamo dietro. Per farlo apriamo con la maniglia! Viene da sorridere: in Fiat sono stati così bravi da farla in "Squircle"! Peccato solo che io l' abbia trovata (oltre che di buona qualità) leggermente troppo avanti, e che quindi vada a far incagliare la mano con il volante. Difetto trascurabile, dato che il volante si può regolare (conferendo anche una buona posizione di guida), e che quindi è presto arginato!
Nell' uscire noto i tweeter (quadrati stondati) e la levetta molto morbida per regolare gli specchi. Peccato che sia costituita da tanti cerchietti messi l' uno sopra l' altro che schiacciano le dita quando li si regolano (ma non vale la pena spendere per poterlo fare elettricamente!). Finalmente scendo e chiudo la porta. Il rumore non è molto. Apro quella posteriore, e mi ritrovo in una situazione che si poteva evitare. Qui non mancano i difetti. Il primo che si può notare è la mancanza dei bottoni per i vetri elettrici: in Fiat trascinano questa lacuna da 10 anni, ma non accennano a migliorarla: sarebbe il restyling stata l' occasione per porre rimedio alle sviste commesse nella prima versione. Ma bisogna ammettere che quasi tutti i buchi sono stati riempiti! Infatti abbiamo il piacere di notare una tasca (da una capienza non da record!) nel pannello porta (anche esso montato ottimamente e non scricchiola nemmeno se premuto con forza) e una cassa audio quadrata. Il pannello porta, che come ho detto è di ottima qualità, è però tutto grigio, ma va bene anche così: troppa vivacità poi stanca! Ci si accomoda su un divano meno morbido dei sedili anteriori (ma non per questo scomodo), con poco agio in larghezza e per le gambe, ma tanto sopra la testa, sensazione accentuata anche dal soffito di color panna, molto chiaro ed arioso. Con o senza i poggiatesta non cambia molto, dato che alla fine non si vive dietro in un' auto, ma davanti. Per gli ospiti posteriori... peggio per loro!
Tiro la maniglia ed esco. Soddisfatto degli interni. Spero di trovare la stessa qualità nel baule, ma mi sbaglio (o meglio, ma sbaglio in parte!). Lo schienale è in metallo, senza rivestimento (vergognoso, considerando che era così per la mia Ka di 13 anni fa! Lo schienale è in pezzo unico, e, se ribaltato, fa divenire il (già capientissimo, di ben 225 litri!) baule di 870 litri. Non male per una citycar, che può comunque fare di più, magari con un bel divano scorrevole! All' apertura si accende una lucina sulla sinistra, e la cappelliera si alza con un comodo laccetto. Il baule si richiude con un "povero" laccetto che pende da una moquette ben attaccata ma inutile (bastava la plastica lì, e trasferire il rivestimento sullo schienale!). Esco soddisfattissimo dalla vettura, e chiedo di provarla. Leggete un pò, così vi fate un' idea sulla vettura, e magari fate lo stesso anche voi...