Opel Agila 1.0 12V Elective

serie 2 (B) in produzione dal 2009 al 2015

Pubblicato il 18 dicembre 2014

Listino prezzi Opel Agila non disponibile

Ritratto di Jackcarbon
alVolante di una
Opel Agila 1.0 12V Elective
Opel Agila
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
5
Cruscotto
3
Visibilità
4
Confort
4
Motore
3
Ripresa
3
Cambio
5
Frenata
2
Sterzo
3
Tenuta strada
5
Media:
3.75
Perché l'ho comprata o provata
L'auto è uguale a quella della foto ed è stata acquistata nel giugno 2013 in quanto la vecchia Y10, con ben 20 anni sulle spalle, era diventata inservibile a causa degli interni appiccicosi e con la tendenza a lasciare il colore qualora li si toccasse. Il motore è il piccolo 1.0 da 68 cavalli, l'allestimento l'Elective, completo del necessario: esp, tccs, airbag frontali e laterali, clima manuale, radio con lettore cd con comandi al volante, fendinebbia, alzavetro anteriori elettrici e regolazione elettrica degli specchietti, a cui ci hanno fatto aggiungere, per avere la macchina in tempi brevi, lo Style Pack ( cerchi in lega i 15", vetri posteriori e lunotto oscurati, volante e manopola cambio in pelle), alla metà del costo di listino.
Gli interni
Gli interni si presentano semplici, ma originali e simpatici, quello che ci si deve aspettare da una citycar, basati sul contrasto tra il nero e il blu sulla plancia e il grigio satinato del contorno della consolle; quest'ultima racchiude, dall'alto verso il basso,un vano richiudibile che può contenere qualche cd, il lettore cd, i comandi della radio, le tre manopole del clima manuale e un piccolo portaoggetti con accendisigari, infine trova posto la leva del cambio rialzata; le plastiche della consolle sono al tatto quasi piacevoli, seppur non morbide, mentre il resto della plancia è piuttosto duro, ma non per questo dà una sensazione di povertà, forse grazie alla vivacità del colore, ed è comunque esente da scricchiolii. Plastiche simili ricoprono anche i pannelli porta, senza lamiera lasciata a vista, e il ridotto tunnel centrale, praticamente composto da due pozzetti e la leva del freno a mano, che lascia posto comunque ad un ennesimo vano. Il cruscotto è ridotto ai minimi termini: si tratta in sintesi di un tachimetro di diametro generoso e sfondo bianco, attorno cui appaiono le varie spie e sotto cui si trova il piccolo computer di bordo, con l'indicatore del livello di carburante digitale a tacchette, con il quale è davvero complicato fare calcoli personalmente sui consumi di benzina; in alto, sulla plancia, alla destra del volante, spicca il simpatico contagiri stile Smart. Davanti al passeggero si trova il cassetto, di dimensioni non generose, ma adeguate, e sopra di esso un ripiano aperto su cui poter riporre i cd, che per ora sono sempre rimasti al loro posto senza mai cadere nonostante il ripiano sia aperto. I sedili sono comodi e ravvivati da una scritta dello stesso colore della plancia, davanti lo spazio è adeguato e il parabrezza molto inclinato lascia molta aria davanti ai sedili anteriori; diversa è la situazione dietro: lo spazio per le ginocchia non manca nemmeno con i sedili tutti all'indietro, ma la forma dei finestrini e il piccolo lunotto non permettono di restituire la stessa sensazione di spaziosità, in ogni caso in due persone i viaggi non sono un problema, poichè la seduta non è rigida, la larghezza ( per due) è abbondante e le ginocchia hanno possibilità di movimento; un eventuale terzo passeggero può viaggiare tranquillamente per pochi minuti, oltre è meglio evitare, non tanto per il tunnel, poco sporgente, o la seduta, seppur non morbida, quanto per la larghezza di dimensioni risicate per tre. Veniamo alle note dolenti: innanzitutto il bagagliaio, sebbene dotato di doppio fondo, rimosso il quale ci ho fatto stare due valigie per una vacanza di una settimana per due persone, è davvero piccolo; ben rivestito e dotato di luce, ma piccolo, al massimo ci stanno 5 confezioni di acqua o una spesa non abbondante (situazione diversa quando si abbattono i sedili posteriori, nel qual caso lo spazio è paragonabile a quello di una utilitaria come la Fiesta). Inoltre gli alzavetro posteriori sono a manovella, le porte, sempre posteriori, hanno una forma particolare che limita le loro dimensioni e i poggiagomiti, difetto evidenziato anche da AlVolante, sono piccoli, duri e brutti alla vista; mancano poi un bracciolo centrale, la presa usb/aux, ormai presente su tutte le auto, e un terzo poggiatesta posteriore.
Alla guida
Guido l'auto da un anno abbondante, su ogni tipo di strada, sebbene in soli 5500 km, pertanto posso dare alcuni giudizi. La guida si rivela immediata e semplice in città: frizione morbidissima, ripresa adeguata a quella di una citycar dovuta alle marce poco distanziate, che permettono bassi consumi in città, ma meno contenuti al di fuori; il cambio, anche a detta di altre persone che lo hanno provato, è morbidissimo, senza impuntamenti e la corsa della leva è cortissima, ma non per questo poco precisa. Il volante ha un diametro ampio, lo sterzo è un po' gommoso, poco diretto, leggermente poco diretto per la città, ma eccessivamente leggero alle alte velocità. I freni, capitolo discusso, sono progressivi e combinati al freno motore non danno problemi, ma mordono davvero solo a fine corsa e le inchiodate si possono definire difficilmente tali. La visibilità, rispetto alle auto odierne, è buona, solo i montanti posteriori massicci impediscono di vedere le auto in arrivo in uscita dai parcheggi in retro, mentre in quelli paralleli alla strada si può contare sul posteriore verticale, sugli enormi specchietti retrovisori e sul muso corto, seppure non sia semplice intuirne gli ingombri, visto che è molto basso, ma in ogni caso è talmente ridotto che si deve calcolare solo un minimo di ingombro oltre a dove finisce il parabrezza. I consumi sono nell'ordine dei 16 km con un litro in città, prestando un minimo di attenzione, ma in un periodo di maniacale attenzione al risparmio, ho toccato i 18,5; in superstrada, a 80/90 km/h, il motore gira a 2500 giri e i consumi arrivano a 20 km/l, mentre in autostrada, a 130 da codice, viaggiamo a 4000 giri e si percorrono 13/14 km/l, ma mantenendo una media di 110/115 km/h salgono a 15/16 km/l: consumi insomma assolutamente soddisfacenti. Le prestazioni sono ridotte ai minimi termini, sonnecchia fino a 2000/2500 giri, regime a cui solitamente cambio marcia per contenere i consumi, dopodichè sale a fatica fino a 4000 giri senza cambiamenti di rilievo e infine inizia la spinta, discreta, nulla di meno nè di più di quello che ci si dovrebbe aspettare dal tipo di auto, che termina a 6000 giri. Infine una nota di merito per la tenuta di strada: nonostante la carrozzeria alta, sebbene le sospensioni morbide la facciano inclinare parecchio, ci si sente sicuri in ogni situazione e le ruote non danno mai sensazione di sbandare o perdere aderenza.
La comprerei o ricomprerei?
Dopo un anno di guida (e finito l'anno da neopatentato) l'auto la ricomprerei ugualmente per diversi motivi: in primis i consumi, poi la maneggevolezza e l'agilità in città e infine l'originalità e la comodità degli interni. Forse la versione da 94 cavalli avrebbe avuto uno spunto più interessante, ma ormai per quanto riguarda questa questione, la cosa è fatta, e comunque non sarebbe stato possibile guidarla da un neopatentato. Apprezzo la scelta iniziale, seppur obbligata, di aggiungere i cerchi i lega di 15": il design, sebbene non accattivante, mi piace, ma la fiancata tutta lamiera è davvero pesante coi cerchi in lamiera da 14", e in questo modo si alleggerisce davvero parecchio. Da considerare infine il rapporto qualità/prezzo: il costo è stato di poco superiore ai 10mila euro, ma l'auto ha tutto il necessario al comfort di bordo e qualcosa di superfluo, inoltre per questo prezzo abbiamo ottenuto una citycar un po' più "adulta" delle piccole da 3.50 o giù di lì, con lamiera a vista, spazio risicato per 4 e senza alcuno spazio per i bagagli.
Opel Agila 1.0 12V Elective
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
0
0
3
1
0
VOTO MEDIO
2,8
2.75
4


Aggiungi un commento
Ritratto di cris25
5 gennaio 2015 - 12:12
1
leggibile e scorrevole, bravo. L'Agila è carina e la reputo una piccola davvero ben fatta, purtroppo non ha bissato il successo della prima generazione (davvero brutta) e in fatto di vendite è stata penalizzata. Tra l'Agila e la gemella Suzuki Splash, opterei sicuramente per la Opel, per me molto più simpatica e sbarazzina e dagli interni più curati...
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
11 gennaio 2015 - 11:02
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Jackcarbon
16 gennaio 2015 - 19:38
Ringrazio, in ritardo, entrambi. Onesta e simpatica sono gli aggettivi che userei anch'io per descrivere l'auto, scelta principalmente, ho dimeticato di specificare, per la swduta che consente di migliorare la visibilità, poi rivelatasi nonostante ciò leggermente inferiore alle aspettative. Un saluto :)
listino
Le Opel
  • Opel Astra
    Opel Astra
    da € 27.600 a € 48.050
  • Opel Astra Sports Tourer
    Opel Astra Sports Tourer
    da € 28.800 a € 49.250
  • Opel Grandland
    Opel Grandland
    da € 33.500 a € 55.750
  • Opel Mokka
    Opel Mokka
    da € 26.100 a € 42.200
  • Opel Corsa
    Opel Corsa
    da € 19.450 a € 38.650

LE OPEL PROVATE DA VOI

I VIDEO DELLE OPEL

  • Tempo di restyling per la Opel Corsa, che cambia nel frontale e nell’infotainment; invariate le porte posteriori, un po’ strette. Questa nuova variante elettrica è scattante e comoda. Qui per saperne di più.

  • La Opel al Salone di Monaco ha mostrato la concept car Experimental che anticipa lo stile dei modelli di serie in arrivo a partire dal 2025. Qui per saperne di più.

  • Come le “sorelle” termiche, la variante elettrica dell’Opel Astra convince per facilità di guida e finiture. Ma per prestazioni (anche di ricarica) e bagagliaio molte fanno meglio: il successo dipenderà molto dal suo prezzo. Qui per saperne di più.

Annunci