Renault Talisman Sporter 1.6 dCi 160 CV Initiale Paris EDC 4Control

serie 1 (FDK) in produzione dal 2016 al 2022

Pubblicato il 21 novembre 2016

Listino prezzi Renault Talisman Sporter non disponibile

Ritratto di Massi VT
alVolante di una
BMW Serie 3 Touring 330d Luxury Steptronic
Renault Talisman Sporter
Qualità prezzo
4
Dotazione
5
Posizione di guida
4
Cruscotto
4
Visibilità
3
Confort
5
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
4
Frenata
5
Sterzo
5
Tenuta strada
5
Media:
4.3333333333333
Perché l'ho comprata o provata
Il motivo che spinge a cambiare una automobile dopo 4 mesi che la si è presa per un'altra, sostanzialmente, può riassumersi in due parole: follia e passione. Mi sono imbattuto in una Talisman Sporter 1.6 dCi Initiale con soli 5.000 km ad un prezzo molto inferiore al listino sul sito di Renault Retail di Milano: ho valutato, ponderato, contattato, contRattato, ottenuto una ottima valutazione per la (ex) mia Laguna Sportour 4control 2.0 dCi del 2014 - presa da pochissimo praticamente nuova a due soldi, riponderato, fatto due se non tre conti ed infine son partito alla volta di Milano in un umido giorno di metà novembre per prendere quella della foto.
Gli interni
Premessa indispensabile: NESSUNO può pretendere che qualitativamente gli interni di una Renault possano paragonarsi - concettualmente ed ideologicamente, come brand - a quelli di un Audi o una Mercedes affini - che peraltro arrivano a costare tranquillamente il doppio di quanto ho speso io. Utopia bella e buona, mi sembra opportuno precisarlo per non ingenerare false aspettative "ab origine". Ma per le persone normali, non disposte a spendere 60.000 euro, non maniache del dettaglio nascosto, non malate di "plasticosi rigida" (come il 99% dei giornalisti, sic..) e sufficientemente obiettive, da una prova della Talisman non può che emergere un dato: in Renault hanno fatto un OTTIMO lavoro. Già la qualità costruttiva Laguna era nel complesso buona - andatevi a rileggere i giudizi delle riviste specializzate dell'epoca, mai lusinghiere peraltro verso la casa transalpina - ma l'appeal estetico di plancia, sedili e impianto multimediale era non molto elevato, rispondeva a canoni estetici e di mercato vecchi di 7 - 8 anni e non possedeva quel quid che soddisfacesse ed appagasse il cliente potenziale. La Talisman, per conto suo, appaga sin dalla chiusura delle portiere: uno "stunf" che sa di solido, di ben fatto, di "teutonico". Sali, ti accomodi su una poltrona rivestita in morbida pelle traforata (la Initiale Paris è effettivamente sardanapallesca, forse eccessiva: ha di tutto e di più..) e ti circonda una plancia lineare, dalle linee morbide, complessivamente ben costruita nelle parti a vista (non mi son messo a frugare negli angoli più reconditi, macchisenefrega) e non così complicata da vivere come qualcuno ha scritto. Una volta effettuati gli aggiustamenti del caso - facili, vista l'abbondanza di regolazioni elettriche del sedile - e corretta la lieve tendenza ad affondare del posto guida (lievemente infossato), ci si ritrova con un auto abbastanza immediata, che tutto sommato in breve impari a conoscere ed a sfruttare in tutta la sua potenzialità ergonomica. Davanti agli occhi, il quadro strumenti digitale (interamente configurabile sulla base delle impostazioni del Multisense) circondato dall'indicatore del livello carburante e della temperatura del motore. Sopra la palpebra del cruscotto, l'Head-up in cui vengono proiettati i dati essenziali (giri motore, velocità, indicazioni navigatore, limiti di velocità). A destra, l'ampia console centrale con lo schermo del R-Link 2: un touch capacitivo ampiamente personalizzabile che risponde abbastanza rapidamente agli impulsi, è piuttosto intuitivo, ricchissimo di informazioni e funzioni nei vari sottomenù, dall'ottima definizione, con i pulsanti principali collocati come scorciatoie sul lato destro (ausili alla guida, home, selezione schermate ed altri - vado a memoria). Subito sotto, i comandi principali del clima (un bizona completamente automatico che funziona piuttosto bene, almeno da quel che ho potuto esperire), l'hazard, la chiusura centralizzata, i pulsanti per ventilazione e riscaldamento dei sedili, il pulsante per disattivare lo start&stop (un po' brusco nel riavvio, effettivamente..) ed un pratico vano portasmartphone con chiusura soft-close. Nel tunnel centrale, la leva del cambio automatico, gli ingressi USB (2) e SD, la manopola del R-Link nel caso in cui non si voglia usarlo touch (compreso il tasto "home" che riporta alla schermata principale) e il "Multisense". Il Multisense - non una novità sulle auto transalpine - consente di settare la vettura a proprio piacimento o attingendo ad una delle 4 configurazioni preimpostate, oppure creandone una propria: i parametri su cui agisce sono la risposta del motore, del cambio EDC, dello sterzo, delle sospensioni automatiche, dell'illuminazione interna, della fruibilità di alcuni accessori (Il massaggio dei sedili è disattivato di default in ECO) e del "rumore" del motore (burinata totalmente inutile, la prima cosa che ho disattivato). Su strada, trovo abbastanza percettibile - seppure non così estrema - la differenza di reattività di motore e cambio nella modalità "sport" rispetto ad "ECO": i giri salgono più rapidamente, il doppia frizione lascia che il motore allunghi prima di salire al rapporto successivo, l'assetto si irrigidisce, il rollio ijn un utilizzo "civile" scompare ed anche lo sterzo diventa più presente e comunicativo, lasciando percepire chiaramente cosa fanno le (enormi) ruote anteriori e permettendo quasi di divertirsi su tratti misti. Sotto il bracciolo, sorpresa, si trova una tasca refrigerata sufficientemente dove senza problemi possono prendere posto delle lattine da conservare in fresco: e vi assicuro che si conservano fresche. L'auto, in sostanza, è ben fatta, coccola (il massaggio è una chicca non da poco...) ed in questa versione Initiale accoglie su similpoltrone foderate di una pelle nera tanto morbida quanto appagante al tatto: capisco che il mio allestimento sia il non plus ultra, probabilmente le Intens sono molto meno appariscenti e più sobrie, ma vi assicuro che non fa rimpiangere i non pochi soldi che il listino chiede (anche se già si trovano aziendali in giro con sconti decisamente sostanziosi).
Alla guida
Va tenuto presente che la tendenza alla crescita dimensionale tipica delle auto moderne ha fatto sì che la Talisman sia molto più "ingombrante" rispetto alla Laguna - più di quanto i 9 cm non lascino presagire. Ciò detto, come sempre è tutta questione di essere abbastanza obiettivi nelle proprie aspettative: ribadisco che la Giulia sicuramente ha ben altre frecce al suo arco, ma prendo in considerazione la berlinona italiana solo come piccola provocazione, per sottolineare come ogni auto ingenera aspettative che vanno commisurate a ciò per cui la stessa auto è stata progettata. Su strada nel quotidiano, ovviamente, la Sportour era decisamente più agile e (tenendo BEN presente che si parla di una station, auto geneticamente destinata a trasportare famiglie e/o bagagli) grintosa, sportiva: la Talisman risulta più mastodontica, più presente, ed occorre sempre aver chiaro che si è a bordo di un veicolo che sfiora i 5 metri di lunghezza. Ciò premesso, il FANTASTICO telaio 4control contribuisce - in molte circostanza - a far dimenticare la mole: l'auto, specie in "sport", scivola via tranquilla ed abbastanza agile (la Laguna era però più sorprendente), e non nascondo che guidare sul misto trasmette una grande piacevolezza. La ripresa è piuttosto regolare e costante, il doppia frizione snocciola i rapporti in modo abbastanza lineare - sarebbe gradita una maggiore rapidità, ma c'è sempre la funzione sequenziale per "smanettare" un minimo - ed il "piccolo" 1.6 biturbo è dolce ma abbastanza corposo nel erogare potenza e coppia, non rimanendo mai con il fiato corto, anche se manca la....prestanza del 2.0 dCi - che però muoveva un corpo vettura probabilmente più leggero di un quintale abbondante e, comunque, un po' più "compatto". L'auto entra in curva sempre in modo sostanzialmente pulito, pur calcando la mano con il gas e ritardando la frenata: il corpo vettura non rolla, le grosse gomme da 19", lo sterzo piuttosto preciso e progressivo, i freni solidi e potenti, il motore sufficientemente brillante, l'assetto fermo (ma non rigido) rendono insospettabilmente piacevole affrontare percorsi ricchi di curve, e se l'asfalto è in condizioni accettabili (nel viterbese questo è pura utopia, ogni chilometro sono imprecazioni e zig-zag dove possibile) l'unico limite al protrarsi del viaggio è dato dalla ridotta capacità del serbatoio (soli 47 litri per le 4control, effettivamente pochi..). E' LAPALISSIANO che non stiamo parlando di un'auto sportiva, né di una Giulia - rivolgentesi a ben altri target di utenti: tuttavia, non è una station pachidermica, sicura, grande viaggiatrice ma di fondo fredda ed un po' spenta come lo era la mia C5 Tourer (auto peraltro che ho amato assai per mille altri motivi). Suo terreno elettivo è l'autostrada, dove si macinano chilometri su chilometri senza stancarsi, senza patire alcun tipo di traffico, senza aver timore di percorsi tortuosi (Cisa, tratto appenninico non variante di valico), sempre coccolati da un abitacolo molto silenzioso (assenti fruscii e rumori di rotolamento dei grossi pneumatici), da sedili semplicemente strepitosi, da un impianto multimediale che - una volta prese le misure - fa il suo senza pecche e in modo piuttosto lineare e da un impianto Bose che - per un musicista come me - costituisce un buon plus per spaziare dal jazz al rock alla classica senza perdite significative nella purezza del suono e soprattutto nella rotondità dei bassi (la Laguna aveva un impianto Arkamys molto più scadente, a dirla tutta: con il contrabbasso del disco "Carioca" di Bollani vibrava pure il padreterno..). La città non è l'habitat in cui le qualità della Talisman Sporter si concretano meglio: grossa ed ingombrante, ogni manovra richiede mille attenzioni ed anche se retrocamera, sensori e sistemi di ausilio al parcheggio indubbiamente agevolano l'esatta percezione delle dimensioni gettarsi in un traffico caotico di una città invivibile e mal gestita come Viterbo non le rende giustizia. Le prestazioni sono più che sufficienti per districarsi nel traffico attuale, ripeto: al di là dei luoghi comuni, il 1.6 fa il suo in modo puntuale e difficilmente ti trovi a desiderare di avere sotto un motore più prestante - in autostrada, poi, con il 4control in quelle curve dove il 90% degli altri automobilisti frenano con la Talisman (ma anche con la Laguna) si accelera. Consumi: premesso che la mia guida prestala dovuta attenzione al risparmio, ho molto apprezzato l'applicazione del R-Link che aiuta a tenere sotto controllo il consumo di carburante e la propria condotta di guida, ottimizzandola laddove fosse possibile. Sono ad una media di 6.2 litri per 100 km, su una distanza di circa 700 km, la maggior parte dei quali percorsi in autostrada a velocità (quasi sempre) codice - tranne qualche breve tratto curvilineo percorso a velocità superiore per testare il 4control. 16 km/litro non sono affatto male, per una statio di 5 metri con gomme da 19 pollici.
La comprerei o ricomprerei?
Dopo una sola settimana, più che una prova ho scritto delle impressioni (di novembre): bisognerà vedere come la Talisman risponderà al tempo, se resisterà all'usura, se si dimostrerà affidabile, se ed ancora se. Per ora ne sono arcisoddisfatto: la Laguna in 4 mesi mi aveva abituato alla strepitosa efficacia delle quattro ruote sterzanti, che in un uso normale e non pistaiolo danno davvero una marcia in più, e la Talisman in questo si dimostra senz'altro ottima erede. Per tutte le altre caratteristiche - interni, qualità percepita, fruibilità, dotazione, appagamento - la Sporter si dimostra nettamente superiore, pur considerando l'allestimento davvero "top" della mia. Certo, 46.000 euro di listino sono davvero tanti (sempre meno di auto diciamo affini, però...): ma se si è interessati e si cerca, si possono già trovare delle auto aziendali come nuove FORTEMENTE scontate. Nella mia scelta ha indubbiamente pesato la ottima quotazione della Laguna ed i 5 anni di garanzie inclusi nel prezzo finale (..i concessionari percepiscono ingenti incentivi da Renault se piazzano delle Talisman, per loro natura destinate a volumi di vendita abbastanza risicati), ma ho seguito anche il cuore e le sensazioni derivanti da una approfondita prova della 1.6 Initiale dCi berlina. Insomma, l'unico consiglio oggettivo che mi sento di dare è....provatela, anche solo per curiosità e senza preconcetti. Un saluto a tutti
Renault Talisman Sporter 1.6 dCi 160 CV Initiale Paris EDC 4Control
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Ritratto di lucaveyron94
12 dicembre 2016 - 22:01
Una prova ispirata, senza dubbio. Complimenti.
Ritratto di Massi VT
13 dicembre 2016 - 08:24
1
Grazie Luca, diciamo che sono prime impressioni buttate giù al volo. Ora sono a 7.500 km, ed inizio a conoscere meglio la Talisman: ad esempio, un difettuccio fastidioso che poteva tranquillamente evitarsi è lo scalino che formano i sedili posteriori quando sono abbattuti, che mi costringe ad aprire le portiere posteriori ogni qualvolta debba caricare oggetti lunghi - tipo il mio pianoforte digitale. D'altro canto, abituarsi al dCi ed al cambio automatico implica anche riuscire a sfruttarlo meglio: con una guida accorta, attualmente il cb segna 5.2 litri/100 km. Anche facendo una tara, siamo sopra i 18 km/litro. Buon risultato decisamente, per una station di 16 quintali lunga 5 metri scarsi e gommata con i 19".
Ritratto di lucaveyron94
14 dicembre 2016 - 21:22
Davvero ottimo..
Ritratto di domila
29 novembre 2020 - 13:33
Ciao, grazie per la prova, ritengo la Renault Talisman un’ottima vettura, specie in versione Sporter. Com’era in fatto di spazio e baule?
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