Non la confondi
L’aspetto di singolare e robusta crossover è quello delle altre
Kia Soul: del tutto diversa, invece, è la meccanica della
Kia Soul EV. Sotto il cofano c’è soltanto un motore elettrico da 110 CV (81 kW), alimentato da una batteria agli ioni di litio posta sotto il divano, per mantenere inalterato lo spazio nell’abitacolo e nel baule (non molto capiente: 354/1367 litri) delle altre versioni. L’accumulatore si può ricaricare collegando, con il cavo in dotazione, la presa dietro la mascherina anteriore (sostituisce la griglia delle altre versioni) a un attacco domestico da 120 o 240 V, oppure a una presa “industriale” da 480 V. Nel primo caso, per ritrovare il 100% dell’efficienza della batteria, occorrono cinque ore; nel secondo, meno di una. La Kia Soul EV sarà in vendita a fine 2014 a circa 25.000 euro. La garanzia sarà, come per tutte le vetture della casa coreana, di sette anni o 150.000 km. Ed è allo studio anche la possibilità di noleggiare la batteria, come avviene già per altri veicoli elettrici.
C’è posto
Accogliente, grande e rifinito con una certa cura, l’abitacolo della Kia Soul EV sembra quello di un’auto più lunga di 414 cm. Il divano è abbastanza largo da ospitare anche tre adulti (chi siede nel mezzo, però, ha fra i piedi il mobiletto che separa i sedili anteriori). La posizione di guida è comoda, con il volante regolabile pure in profondità, ma con una poco precisa registrazione a scatti per lo schienale del sedile. A differenziare la Kia Soul EV dalle “sorelle” è la strumentazione digitale (chiara e completa) nel cruscotto, implementata dalle molte informazioni sull’autonomia visualizzate nell’ampio schermo dei servizi di bordo (navigatore e radio) in cima alla consolle. Tra le altre cose, indica i punti di ricarica pubblica più vicini e, in base all’energia residua, il tempo necessario per riportare in piena efficienza la batteria. Inoltre, permette di pianificare un itinerario calcolato sull’autonomia e prevedere l’accensione del climatizzatore in fase di ricarica (per avere già la temperatura desiderata nell’abitacolo al momento di partire, senza utilizzare l’energia della batteria).
Intuitiva
La Kia Soul EV si guida come una normale berlina, con il vantaggio della grande silenziosità permessa dalla mancanza di un motore termico. Il propulsore elettrico non ha bisogno di un cambio tradizionale: c’è, comunque, una leva (uguale a quella delle trasmissioni automatiche) per la marcia avanti, la “folle” , la retromarcia e (in più) per la modalità Brake. Quest’ultima aumenta la capacità del sistema di recuperare energia per la batteria nei rallentamenti, accentuando l’effetto di “freno motore”. Per risparmiare ulteriormente corrente, c’è pure la modalità Eco: interviene sul motore e sul climatizzatore (per esempio, aerando solo la zona del guidatore anziché tutto l’abitacolo).
Ha sprint
Ci sono pure tre modalità di risposta per il motore (normale, comfort e sport) nella Kia Soul EV. In ogni caso, l’unità elettrica risponde briosa e con prontezza, spingendo in modo omogeneo in tutto l’arco di utilizzo (verosimili la velocità massima di 145 km/h e i 12 secondi per coprire lo “0-100”): il che invoglia a guidare un modo spigliato, con la sicurezza della buona tenuta di strada garantita dalle sospensioni non troppo morbide e dai larghi pneumatici 205/60 R 16. Lo sterzo, leggero, si adatta però meglio alle tranquille andature cittadine. Per quanto riguarda i consumi, all’inizio del test la batteria carica dava un’autonomia di 150 km: non molti, ma, stando al computer di bordo, circolando soprattutto in città sono risultati veritieri.
Secondo noi
Pregi
> Comfort. L’auto è silenziosa e spaziosa.
> Garanzia. Superiore alla media nel tempo e nel chilometraggio.
> Tenuta di strada. Non pone problemi.
Difetti
> Autonomia. 150 km non sono poi molti…
> Baule. Non si può definire grande.
> Sterzo. Manca di precisione.