Land Rover Discovery: perde qualche spigolo di troppo e guadagna tanti cavalli

A cinque anni dal lancio, la massiccia fuoristrada inglese si rinnova. I pochi ritocchi apportati al frontale (nuovi fari con luci di posizione a led e abbaglianti automatici, paraurti più aerodinamico e con la presa d’aria di maggiori dimensioni) le danno un aspetto importante e “ammorbidiscono” il muso.

Anche dietro ci sono nuovi fanali con luci a led. Inediti anche i cerchi di 19” a sette razze doppie e quelli di 20”, optional (da 1.620 euro).

Anche l’abitacolo è stato rivisto: i sedili hanno la seduta più ampia, i rivestimenti cambiano nei colori e nei materiali (più morbidi e curati di prima), la plancia e la consolle sono state rinnovate nel design e ora appaiono più moderne e gradevoli.

I comandi principali sono a portata di mano; peccato che lo schermo del navigatore non sia ben visibile, soprattutto quando c’è tanta luce. Notevole il comfort, grazie alla buona insonorizzazione e alla comodità delle poltrone (anche quelle della terza fila, 1.580 euro).

Ma la novità più “succosa” è il V6 3.0 da 245 CV e 600 Nm di coppia massima a 2000 giri abbinato al cambio automatico sequenziale, che a listino si aggiunge al vecchio 2.7 da 190 CV. Con il 3.0, più adatto alla pesante 4x4 inglese (circa due tonnellate e mezzo), la Discovery 4 è addirittura brillante.

Nel fuori strada più difficile, si può sfruttare la coppia generosa del motore fin dai bassi giri e uno dei cinque programmi del sistema Terrain Response, “cuore elettronico” dell’auto (migliorato rispetto a quello della Discovery 3), che assieme alle marce ridotte rende quasi inarrestabile la 4x4 inglese.

Pero’ su asfalto l’auto continua a manifestare il fastidioso rollìo riscontrato sul vecchio modello (anche se ora è meno evidente). La Casa dichiara consumi più bassi (10,7 km/l, in media, contro 9,8) e minori emissioni inquinanti (244 grammi di CO2, contro 270) rispetto al vecchio modello.

PREGI
> Motore. Il nuovo V6 è potente, fluido e generoso a bassissimi regimi: l’ideale sia per l’uso quotidiano, sia in mezzo al fango.
> Terrain Response. Il sistema elettronico che adatta la risposta di motore, sospensioni, sterzo e cambio alle condizioni della strada, è davvero efficace. Scegliendo il programma più adatto al fondo, l’auto fa tutto da sola.

DIFETTI
> Navigatore. Lo schermo non è al riparo dai riflessi e con il sole è poco leggibile.
> Rollìo. La carrozzeria è alta e pesante: nonostante le sospenzioni attive, la macchina si piega molto di lato in curva.