Piccola, ma con grinta
Avevamo già avuto modo di guidare in anteprima la nuova edizione della
Mazda 2, una piccola cinque porte caratterizzata da forme grintose e snelle: si trattava della turbodiesel 1.5 da 105 cavalli, che arriverà in Italia il prossimo mese di maggio. Il test di oggi, invece, si riferisce alla versione a benzina, già ordinabile da qualche settimana.
Ricca dotazione
I motori a benzina della Mazda 2 sono due “1500”, a iniezione diretta e omologati Euro 6, con potenze di 75 oppure di 90 cavalli. Il primo è disponibile per l'allestimento “base” Essence, con climatizzatore, radio, sei airbag, tre anni di garanzia e gli specchietti regolabili elettricamente, al prezzo di 13.900 euro, oppure per il più ricco Evolve che, per 14.600 euro, offre anche il cruise control, il Bluetooth e i retrovisori sbrinabili. La Evolve da 90 CV costa invece 15.150 euro; aggiungendone altri 2.650, infine, ci si può portare a casa la Exceed del nostro test. Il sovrapprezzo è consistente, ma la dotazione diventa davvero ricca: di serie ci sono i cerchi in lega di 16", i fari completamente a led, lo schermo centrale di 7" con il navigatore, i sensori di parcheggio posteriori, la frenata antitamponamento (attiva fino a 30 km/h) e l'allarme in caso di uscita involontaria dalla corsia di marcia.
Sportiva dentro
L'abitacolo della Mazda 2 è moderno, personale e, nel complesso, realizzato con cura: l'effetto è gradevole. Sportivo il cruscotto, con il grande tachimetro centrale contornato da due strumenti digitali: che, però, sono così piccoli da essere poco leggibili (in particolare il contagiri, posto sulla sinistra). Scegliendo il pacchetto i-ActiveSense Technology, che costa 600 euro e include l'head-up display, si ottiene invece una strumentazione diversa (con ampio contagiri a lancetta e tachimetro digitale) e di lettura più agevole. Lo schermo a sfioramento è ben posizionato (in alto nella plancia) e si aziona facilmente (anche con i raffinati comandi nel tunnel centrale).
Dietro, non è enorme
È comoda anche la posizione di guida della Mazda 2, che ha l'unico lieve difetto della regolazione dello schienale solo a scatti (a rotella sarebbe più precisa). Lo spazio disponibile è buono davanti, mentre sul divano solo un paio di adulti di media altezza stanno abbastanza comodi, senza contare che le dimensioni ridotte dei finestrini e i grandi poggiatesta anteriori privano di un po' di visuale e di luce, e che mancano le tasche nelle porte e le maniglie sul soffitto. Il bagagliaio è più ampio di quello del precedente modello, come, del resto è lecito aspettarsi, visto che la lunghezza della vettura è cresciuta di ben 14 cm; la capacità (280/950 litri invece di 250/787) non è comunque fra le migliori della categoria, mentre la bocca di carico piuttosto stretta e il fondo distante ben 25 centimetri dalla soglia rendono meno facili i carichi “difficili”.
Il “1500” spinge bene
Come tutta la vettura, il motore è interamente nuovo, e anche piuttosto particolare. Adesso che vanno di moda i “1000”, magari rinvigoriti dal turbo, la Mazda ha optato per un quattro cilindri relativamente "grosso", con iniezione diretta della benzina ed elevato rapporto di compressione nei cilindri (ben 14:1) per aumentarne il rendimento. Il risultato, su strada, è una spinta pronta e priva di sgradevoli picchi, che diventa vigorosa ai regimi medi e alti. Le marce sono così lunghe (in quinta, a 130 orari, si viaggia a 3000 giri) da smorzare l'impressione di brio, ma basta guardare il tachimetro per capire che il notevole scatto dichiarato (“0-100” in soli 9,4 secondi) è a portata di mano. A una prima impressione, anche i consumi sembrano buoni: stando al computer di bordo siamo stati attorno ai 15 km/litro, e senza guidare come tartarughe.
Ben guidabile
La Mazda 2 è un'auto maneggevole e che dà un'immediata confidenza: lo sterzo è leggero ma anche preciso, il cambio ha innesti morbidi e ben definiti e accetta qualunque “strapazzo”. La capacità di assorbire lo sconnesso ci è parsa buona, mentre il rumore dovuto alle gomme e all'aria che scorre sulla carrozzeria inizia a filtrare nell'abitacolo già a 70-80 km/h. E pure il “1500” si fa sentire (anche con qualche sottile vibrazione) quando lo si sfrutta più a fondo.
Secondo noi
Pregi
> Cambio. Preciso e morbido negli innesti, si usa con piacere.
> Dotazione. Tanti accessori di serie, e molti di pregio.
> Facilità di guida. Motore e sterzo sono molto progressivi.
Difetti
> Bagagliaio. La bocca di carico non è ampia e la capacità non è delle migliori.
> Cruscotto. Quello di serie ha un contagiri quasi illeggibile.
> Divano. Spazio e “aria” non sono il massimo per la categoria.