La Opel Insignia Country Tourer è la versione rialzata (di 2,5 cm) della famigliare Insignia Sports Tourer: in grado di affrontare un fuori strada leggero, si propone come macchina adatta anche a escursioni in campagna o (specie nella variante AWD, con la trazione integrale) su strade innevate di montagna. Fuori si distingue per i profili in plastica nera nella parte bassa della carrozzeria e lungo i passaruota, per le piastre sottoscocca in colore grigio davanti e dietro e per le doppie cornici cromate dei tubi di scarico. In arrivo nelle concessionarie in questi giorni, a parità di allestimento costa 2.000 euro in più rispetto alla Sports Tourer. Alla 2.0 turbodiesel da 170 CV (a trazione anteriore col cambio automatico, o 4x4 solo con il manuale) si aggiunge la versione di punta (quella che abbiamo guidato), la 2.0 biturbo da 209 CV, a trazione integrale e con cambio automatico a 8 marce.
Come nelle altre Insignia, l’abitacolo della Opel Insignia Country Tourer presenta finiture curate e materiali che non deludono (gradevole al tatto la plastica della parte alta della plancia), con l’eccezione di alcuni rivestimenti rigidi sui pannelli delle porte e sul tunnel centrale; stile ordinato e razionale e comandi principali al posto giusto. Comoda la poltrona di guida (fornita di certificazione Agr, un ente tedesco che valuta e attesta l’ergonomia dei sedili e la loro capacità di ridurre i dolori alla schiena), che offre parecchie e precise regolazioni, compresa quella della lunghezza della seduta. Notevole lo spazio a disposizione dei passeggeri, uno dei pregi di questa macchina: davanti c’è ampio agio in tutte le direzioni; dietro non stanno scomodi, in larghezza, neppure tre adulti di taglia “large” (il divano è ampio e il soffitto consente anche a chi è alto 190 cm di non dover abbassare la testa). Abbondante lo spazio per le gambe; come spesso accade, però, dietro, il posto centrale è penalizzato dagli ingombri del tunnel della trasmissione. Di serie, per tutte le versioni, il sistema OnStar, che in caso di incidente di una certa entità consente di mettersi in contatto (premendo il pulsante rosso, o automaticamente) con una centrale operativa abilitata a inviare i soccorsi. Il tasto blu, invece, serve per chiedere informazioni su ristoranti o località, come pure per farsi prenotare una camera d’albergo o per farsi inviare il percorso migliore sul navigatore. Il sistema multimediale IntelliLink, che si comanda dallo schermo tattile di 8”, è intuitivo e consente di collegare facilmente gli smartphone attraverso i protocolli Apple CarPlay e Android Auto (di serie).
Grande il baule: la capacità del vano della Opel Insignia Country Tourer (560/1665 litri) è cresciuta rispetto a quello, da 540/1530 litri, della vecchia famigliare (la nuova Insignia wagon è 9 cm più lunga della precedente e ha un passo maggiore, 283 cm contro 274). Ampio e regolare, e con una soglia di carico alta 65 cm che agevola le operazioni di stivaggio dei bagagli, il baule si presta a caricare oggetti lunghi e ingombranti (abbassando il divano si forma un piano piatto lungo 220 cm). Il portellone elettrico può essere aperto e chiuso senza mani, facendo passare il piede sotto il paraurti, grazie a un sensore: il profilo luminoso della vettura proiettato sul terreno mostra l’area in cui mettere il piede. Pratica la possibilità (di serie nella Country Tourer, optional nelle Sports Tourer) di reclinare, premendo un tasto nelle pareti laterali del baule, lo schienale del divano, diviso in tre parti (40/20/40).
Il 2.0 CDTI a gasolio da 209 CV della Opel Insignia Country Tourer offre un’erogazione regolare anche ai regimi più bassi e una buona spinta fino a 4000 giri (sembra realistico il tempo, di 8,2 secondi, che la casa dichiara per lo “0-100”); a freddo e in piena accelerazione, però, fa sentire un po’ troppo la sua voce. Sulle strade ricche di curve del Cantone svizzero di Neuchatel, dove il test ha avuto luogo, la Insignia Country Tourer si è rivelata davvero divertente: maneggevole, nonostante le dimensioni non indifferenti e il peso non modesto (superiore ai 1700 kg), l’auto convince anche nella guida veloce grazie allo sterzo preciso e al sistema FlexRide (di serie) a controllo elettronico, che varia su tre livelli (Standard, Tour o Sport) la risposta delle sospensioni, dello sterzo e del motore. Impostando la modalità Sport, l’auto risulta piuttosto “piatta” e neutra e consente inserimenti in curva precisi ed equilibrati, con una notevole stabilità nei curvoni veloci. Sempre sicuri i freni. La trazione integrale (una frizione a controllo elettronico ripartisce la coppia su ciascuna delle quattro ruote) rende sicura la guida, anche su strade a scarsa aderenza. Ma la vettura dà il meglio di sé nei lunghi viaggi autostradali (i limiti vigenti in Svizzera ci hanno impedito di cercare di avvicinarci ai 228 km/h di punta massima dichiarata): elevato comfort di marcia, efficace insonorizzazione a velocità costante e un’ottima risposta delle sospensioni, che isolano bene dagli avvallamenti e dalle giunzioni dell’asfalto. Infine, i consumi: alla fine del test abbiamo totalizzato (secondo il computer di bordo) una media di 12,1 km/l, un buon risultato (vicino ai 13,9 km/l omologati) per una macchina di questo tipo.
L’Opel Insignia Country Tourer 2.0 CDTI da 209 CV è proposta in un solo allestimento, col cambio automatico a 8 marce (dolce, ma non rapidissimo) comandato da levette al volante e la trazione 4x4. La dotazione, che equivale a quella della ricca Innovation, è completa: di serie ci sono l’avviso di uscita involontaria dalla corsia di marcia, la frenata automatica, il “clima” bizona, la telecamera che riconosce i segnali stradali, il navigatore, l’assistenza a distanza OnStar, il sistema FlexRide, i sensori di distanza anteriori e posteriori e la retrocamera (indispensabili, dietro si vede poco). I tecnologici fari a matrice di led (che variano il fascio luminoso in base alle condizioni del traffico e aumentano la sicurezza di guida) costano 1.450 euro. Peccato, invece, che si paghino a parte accessori come la radio Dab (200 euro) e il cruise control adattativo (750). La 2.0 CDTI da 209 CV arriverà nelle concessionarie a fine 2017, a 43.050 euro; la 2.0 da 170 CV è già in vendita, a 39.550 con la trazione anteriore e il cambio automatico, e a 40.050 euro col cambio manuale e la trazione 4x4.
PREGI
> Abitacolo. Ampio, ben fatto e pratico, grazie a numerosi vani portaoggetti e alla doppia presa Usb dietro.
> Baule. È cresciuto nelle dimensioni ed è facile da caricare.
> Guida. Nonostante le dimensioni imponenti, questa wagon è agile e piacevole da guidare, grazie allo sterzo preciso e alle sospensioni efficaci.
DIFETTI
> Dotazione. Accessori di serie su auto meno costose, come la radio digitale Dab e il cruise control adattativo, sono a pagamento.
> Rumorosità in accelerazione. Il motore è, in generale, poco rumoroso e ben isolato:ma, soprattutto a freddo, quando si accelera a fondo si fa sentire un po’ troppo.
> Visibilità posteriore. In manovra si fa fatica: difficile valutare gli ingombri della carrozzeria.
Carburante | gasolio |
Cilindrata cm3 | 1956 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 154 (209)/4000 giri |
Coppia max Nm/giri | 480/1500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 191 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dichi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 228 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 8,2 |
Consumo medio (km/l) | 13,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 500/186/150 |
Passo cm | 283 |
Peso in ordine di marcia kg | 1732 |
Capacità bagagliaio litri | 560/1665 |
Pneumatici (di serie) | 235/50 R18 |