Aeroporti: anche l'autonoleggio… prende il volo

PRONTI AL DECOLLO - Con 3.090.430 noleggi, il 2015 ha visto una crescita del 5,7% degli affitti di vetture presso gli aeroporti, un dato di poco inferiore al +8% fatto registrare lo scorso anno dal noleggio a breve termine nel suo complesso. L'andamento è stato evidenziato da una ricerca dell'Aniasa, l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria, che ha pubblicato i numeri del business presso i principali 37 scali nazionali. I riscontri sono stati positivi in particolare per gli operatori attivi a Roma (Ciampino e Fiumicino), Milano (Malpensa), Firenze e Napoli. Secondo lo studio, a trainare la domanda è stato l'aumento sia della clientela turistica sia dell'utenza affari: l'incremento degli affitti a breve è superiore di 1,7 punti percentuali rispetto a quello di passeggeri registrato negli aeroporti (+4%), segno che è in corso anche a un cambiamento dei consumi, guidato in parte dal calo delle tariffe che nel 2014 è stato del 4%. Il trend è stato inoltre stimolato dal crescente numero di partnership fra operatori e compagnie aeree con il conferimento, anche a seguito del noleggio di auto, di miglia-omaggio nei programmi frequent flyer.

IL FATTURATO VA FORTE - Per il "rent-a-car" negli aeroporti, alla crescita della clientela corrisponde un aumento del fatturato superiore a quello generale: nel 2015 è stato di 724.182.714 euro, che equivale a un +5,4% rispetto ai 686.882.036 euro del 2014. L'incremento è stato quindi superiore di mezzo punto percentuale rispetto allo sviluppo dell'intero noleggio a breve che, nello stesso anno, ha realizzato 1,1 miliardi di euro (+4,9%). In media, chi ha preso in affitto un'auto in uno scalo aeroportuale l'ha tenuta per 6,1 giorni, ovvero 0,2 giorni in più rispetto a quanto fatto nel 2014 (+3,4%), per complessivi 18.887.790 giorni contro i precedenti 17.277.503 (+5,7%). Fabrizio Ruggiero, presidente dell’Aniasa, chiarisce: "Analizzando i dati emerge che la crescita dell’autonoleggio è solo in parte un effetto del complessivo aumento dei passeggeri di cui ha beneficiato l’industria turistica nel 2015. Ogni giorno, 8.466 persone, circa 352 l’ora, si sono rivolte ai desk dell’autonoleggio degli aeroporti. In quasi tutti i principali hub del nostro Paese le attività hanno mostrato indici di crescita superiori al traffico passeggeri, a testimonianza della capacità degli operatori di intercettare e soddisfare le esigenze di mobilità turistiche e lavorative”.

PROSPETTIVE E CORRETTIVI - Comparando i dati rilevati nei "rent-a-car" dei principali hub italiani si nota una sostanziale parità tra aumento dei passeggeri e crescita dei noleggi a Roma Fiumicino (+5%) e a Milano Linate (+7%), una leggera crescita dei contratti pur con un calo del traffico dell’1% per Milano Malpensa e una differenza superiore per Roma Ciampino (+19% contro +16%). Il giro d'affari più elevato è stato registrato nello scalo principale della capitale, con 301.873 noleggi; seconda posizione per Milano Malpensa, con 298.862. Seguono Milano Linate (166.528) e Roma Ciampino (49.581). Lo scarto maggiore tra aumento di contratti e di passeggeri è stato riscontrato a Firenze, con 83.886 noleggi (pari a un +15%) in presenza di un aumento dell'8% delle persone. Resta una forte disparità di crescita tra le diverse realtà, che per Ruggiero è da imputare "all’assenza di standard uguali nei diversi aeroporti. In queste condizioni diventa sempre più difficile riuscire a soddisfare al meglio le esigenze dei passeggeri eliminando code e garantendo puntualità nella consegna. Per stare al passo con la concorrenza turistica europea occorre compiere un salto di qualità nell’offerta di infrastrutture e location”.