BUSINESS & FLOTTE

NEWS

I concessionari si preparano alla mobilità elettrica

Pubblicato 01 dicembre 2020

Uno studio fa il punto su come i concessionari si stanno adeguando alla crescente richiesta di auto ibride ed elettriche, focalizzando l’attenzione sia sulla vendita che sul post-vendita.

I concessionari si preparano alla mobilità elettrica

La progressiva diffusione della mobilità elettrica ha costretto molti operatori del settore ad aggiornarsi, così da potersi approcciare a queste auto con più disinvoltura. In questo mutevole contesto i concessionari rappresentano chiaramente un tassello fondamentale. Al fine di capire quali sono i principali trend, la rivista Fleet Magazine ha realizzato una ricerca denominata  “Concessionari e nuova mobilità” dove sono state prese in considerazione un campione di oltre 40 concessionarie di grandi dimensioni (oltre 10.000 veicoli venduti), medie (tra i 5.000 e i 10.000) e piccole (sotto i 5.000), per un totale di 450.000 veicoli e 312 sedi rappresentate. 

Dalla ricerca emerge che le auto elettriche e ibride incidono sui “conti” delle concessionarie in maniera variabile, con le ibride che vincono nettamente. Per il 41% dei concessionari intervistati, l’ibrido rappresenta una quota inferiore al 5% sul totale vendite, per il 29% tra il 5% e il 10%. I concessionari monomarca, che hanno effettuato delle operazioni di promozione (pari a un campione del 3%), questo tipo di alimentazione oscilla tra il 30 e il 50% delle vendite. Decisamente caute anche le previsioni; la maggior parte dei concessionari prevede una crescita dell’ibrido tra il 10% e il 30% nei prossimi 12 mesi. La situazione diventa ancora più marginale se si prendono in considerazione le sole elettriche. Emerge infatti che il 32% degli intervistati non ha ancora un’offerta di EV negli showroom e per più della metà del campione (65%),  pesa meno del 5% sulle vendite totali.

Un altro dato interessante è che per la maggior parte dei concessionari intervistati (il 71%) la pandemia dovuta al Covid-19 non ha prodotto alcun impatto negativo sulle vendite di auto elettriche e ibride, anzi, per il 10% del campione ha avuto modo di constatare una maggiore richiesta di questa tipologia di veicoli.

Anche in questo caso il 71% dei concessionari ha dichiarato di aver proseguito nei progetti di adeguamento delle strutture in officina, di formazione dei tecnici e di installazione delle infrastrutture di ricarica. Rispetto a quest’ultimo aspetto
il 91% degli intervistati (proprietari di concessionarie al nord Italia) ha dichiarato di aver installato colonnine di ricarica.

Per quanto riguarda la vendita e la promozione delle auto elettrificate, oltre due su tre (il 67%) è dotato di un team di esperti dedicato e l’87% possiede un parco di vetture destinate ai test drive. Attività promozionali che non possono non passare da adeguati corsi di formazione (quelli post-vendita riguardano i tecnici di officina), che vengono proposti dalle stesse case costruttrici.

Proprio in merito al post-vendita emergono però alcune criticità perché solo il 35% degli intervistati ha un’area service esclusiva per le auto elettriche e ibride, anche per via degli ingenti costi di implementazione. La maggior parte degli intervistati ha a disposizione, invece, un’unica area service condivisa, in cui si effettua anche la manutenzione delle auto elettriche e ibride. Gli interventi di manutenzione vengono gestiti nell’arco di una settimana ed il 60% in 3 giorni.



Aggiungi un commento
Ritratto di orlak
1 dicembre 2020 - 16:44
Imho, con l'elettrico i più qui se ne parla fra forse una decina d'anni (a meno che arrivino microcar elettriche poco più costose di uno scooter, come da qualche altra parte nel mondo sta già avvenendo subito top vendite doppiando la migliore e rinomatissima delle bev "tradizionali")
Ritratto di desmo3
1 dicembre 2020 - 18:15
6
la Citroën AMI forse? di meglio non penso si possa fare
Ritratto di studio75
1 dicembre 2020 - 17:20
5
Eppure leggevo (immagino una fake-news) che la ID3 aveva superato in vendite la Golf! Invece,tornando con i piedi per terra, in questo sondaggio pare che l'ibrido e l'elettrico coprano una percentuale davvero molto piccola delle vendite totali.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2020 - 17:34
In Europa nel complesso la ID3 l'ultimo mese ha venduto quasi la metà della Golf che tra l'altro a sua volta è sempre un ottimo successo, quindi vendite notevoli per la ID3, cioè non sono così basse le vendite di vetture elettriche, da noi solo il 3 % però in parecchi Paesi più ricchi (Germania, e i soliti Paesi nordici) pochi modelli però elettrici stanno diventando dei bestseller,VW ID3, Renault Zoe, MG ZS e anche la Polestar/Volvo/Geely ad esempio.
Ritratto di desmo3
1 dicembre 2020 - 18:17
6
Ovvio che la ID.3 stia partendo forte, saranno un paio d'anni che la gente l'ha prenotata... ma dopo il naturale boom iniziale, io aspetterei che i numeri si stabilizzino prima di giudicare.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2020 - 19:31
Mica tanto ovvio, essere al primo posto in più di un Paese europeo diciamoglielo a FCA dove al massimo qualche loro vettura lì giù al Nord è arrivata al 70esimo posto si e no.
Ritratto di Andre_a
1 dicembre 2020 - 17:38
Non capisco perché dovrebbero dotarsi di aree service esclusive per elettriche e ibride.. si infettano? O è come nei ristoranti, fumatori e non fumatori?
Ritratto di RubenC
1 dicembre 2020 - 17:54
2
Ahaha... me lo sono chiesto anch'io. Forse hanno paura di contagiare gli altri clienti con l'elettrificazione: non sia mai! Ahahah
Ritratto di Meandro78
2 dicembre 2020 - 06:16
Invece ha senso da un punto di vista di marketing. Ma solo se si parla di modelli esclusivi, solo elettrici, come Id.3 per Volkswagen. Lo stesso non ha più alcun senso per ad esempio Opel o 208 elettrica.
Ritratto di Andre_a
2 dicembre 2020 - 17:28
Non saprei, in che senso? Pensi che portare l'auto elettrica in un'officina dove ci sono solo elettriche ti faccia sentire speciale? Può essere. D'altra parte, anche le elettriche hanno normali componenti come freni, sospensioni, sterzo ecc per le quali si usano gli stessi strumenti che si usano per le termiche, strumenti che costano un bel po' di soldi. Se avessi un'officina terrei tutto insieme.
Ritratto di otttoz
1 dicembre 2020 - 18:18
servono meccanici preparati per intervenire sull'elettrico,possibilità di lavoro pei giovani
Ritratto di Meandro78
2 dicembre 2020 - 06:19
Eh? Servono specialisti che sappiano gestire alti voltaggi. Ma dal punto di vista della complessità sono mezzi che hanno poche se non nulle necessità di intervento. Una jattura per i meccanici in genere.
Ritratto di Andre_a
2 dicembre 2020 - 17:33
Secondo me, per quanto riguarda gli interventi straordinari cambierà poco: oggi la parte meccanica dei motori termici è molto affidabile, sono altre le cose che si rompono, ma anche quando succede, si individua il componente rotto, si ordina il pezzo nuovo e si sostituisce, non c'è più l'artigianato di un tempo (o anche di oggi su auto vecchie o elaborate). Il problema sarà con la manutenzione ordinaria, dove sarà difficile trovare scuse per fare spendere al cliente gli stessi soldi che oggi spende sulle termiche.
Ritratto di Carlo959
2 dicembre 2020 - 12:51
A mio avviso un punto non trascurabile riguarda adesso il comparto commerciale: preparare un po' i venditori, anche in termini di modalità di offerta economica, a presentare in maniera corretta e professionale l'offerta di una linea di prodotti nuova e inevitabilmente sempre più richiesta (e offerta...), distinguendo con precisione acronimi vari, contenuti tecnici e aspetti finanziari. Qualcosa di non del tutto banale né scontato.