Il vertice odierno con il Governo ha portato a una modifica parziale del decreto trasparenza, ma l’agitazione resta confermata per il 25-26 gennaio 2023, anche in modalità self.
I gestori sono usciti insoddisfatti dal vertice con il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e sono pronti ad incrociare le braccia.
I distributori non nascondono l’insoddisfazione per il decreto trasparenza del governo entrato recentemente in vigore: l’agitazione è prevista il 25 e 26 gennaio 2023.
I gestori avevano deciso di astenersi dal servizio il 25 e il 26 gennaio 2023 dopo essere stati accusati di speculare sulle spalle degli automobilisti: è previsto un altro vertice il 17 gennaio.
I benzinai non ci stanno e, in risposta agli attacchi dei giorni scorsi, con accuse di speculazione sui prezzi, a loro dire infondate, indicono uno sciopero di oltre due giorni.
L’obiettivo dell’esecutivo è quello di rendere tutto più trasparente rendendo obbligatorio mostrare oltre al prezzo praticato dal singolo distributore anche il prezzo medio nazionale.
Dopo la fine del taglio delle accise i prezzi hanno iniziato a salire in apparenza in modo ingiustificato lasciando intendere che dietro ci sia una mera speculazione.
Nonostante la riduzione dello sconto alle accise, ci sono buone notizie per gli italiani che si apprestano a fare rifornimento alla propria auto in questa ultima settimana del 2022.
Cos’è la benzina Premium, quanto costa e qual è la differenza con la benzina “normale”? La prima ha davvero un rendimento superiore rispetto alla seconda? Vediamo le risposte.
Il 31 dicembre 2022 scade il provvedimento che prevede il taglio delle accise sui carburanti, ma il governo non ha ancora preso una posizione su cosa accadrà a partire da gennaio.
Ad astenersi dal servizio sono i distributori che operano sulla rete autostradale, che lamentano di non essere stati ascoltati dal governo attuale e precedente.
La manovra finanziaria approvata dal governo Meloni ha confermato la riduzione del taglio delle accise sui carburanti, norma che è entrata in vigore dal primo dicembre 2022.
Il Governo è al lavoro su un nuovo decreto che dovrebbe ridurre da circa 30 a 18 centesimi lo sconto sulle accise che gravano su benzina, gasolio e altri carburanti.