Come non dimenticarsi i bambini in auto

Sicurezza
29 luglio 2016

Lasciare i bimbi seduti nel seggiolino e chiusi in auto sotto il sole cocente d’estate può costare caro. Ecco alcuni suggerimenti per evitare terribili conseguenze.

BASTA POCO - Purtroppo quando arriva il caldo le pagine di cronaca dei quotidiani riportano tragiche notizie di bambini dimenticati in auto sotto il solleone dai loro genitori. Sembra incredibile ma, presi dalla fretta e dalla tante cose da fare, qualche papà o qualche mamma può distrarsi e non considerare che la temperatura nell’auto si alza anche di 15° dopo appena una quarto d’ora. L’esposizione a un calore eccessivo ha effetti più repentini sui bambini che sugli adulti: la ridotta statura dei “piccoli” fa aumentare anche cinque volte più velocemente la loro temperatura corporea rispetto a quella dei genitori. Di conseguenza, l’ipertermia (il “colpo di calore”) può manifestarsi dopo appena 20 minuti che si è sottoposti a forti temperature e in due ore si può arrivare al decesso del bambino.

QUALCHE CONSIGLIO - Per prevenire il rischio di abbandonare il bambino in auto (magari allontanandosi dal veicolo mentre dorme e, quindi, non “accorgendosi” della sua presenza) si possono seguire semplici precauzioni. Per esempio, posizionando accanto al bimbo oggetti indispensabili come il portafogli, la borsa e le chiavi di casa. Si può anche annotare nel promemoria del telefonino frasi come “bimbo a bordo”: all’ora prestabilita il cellulare squillerà, scongiurando eventuali (tragiche) distrazioni. Utili anche i piccoli retrovisori supplementari (costano pochi euro) da posizionare all’interno dell’auto (di solito si fissano al parabrezza con una ventosa) e puntati verso il “piccolo” seduto sul divano: avendolo sempre sott’occhio, è più facile ricordarselo…

AIUTI EXTRA - Si stanno anche sviluppando sistemi elettronici appositamente studiati per evitare di abbandonare i bambini in macchina. Per esempio, sono già disponibili app da scaricare negli smartphone (per esempio iAlert e Driver’s Little Helper) e collegate via Bluetooth a un sensore posizionato nel seggiolino fissato nel veicolo. Altri dispostivi simili fanno a meno del telefono e, sempre basati su un sensore nella seduta del seggiolino, vengono alimentati dalla presa accendisigari dell’auto: quando si spegne il motore, emettono un segnale acustico (è il caso del Remmy). Si sta anche pensando a seggiolini già integrati di sensori (leggi qui la news) con avviso “anti dimenticanza”. Tuttavia, come ci ha detto il tecnico di una nota azienda italiana di accessori per l’infanzia che abbiamo interpellato, il problema non è la tecnologia (disponibile), ma la difficoltà di omologare un prodotto così complesso e il prezzo elevato a cui sarebbe commercializzato. Per ovviare a questi inconvenienti “l’ingegno italico” si è già messo in moto e sono stati brevettati due interessanti sistemi (attualmente in attesa di essere industrializzati e commercializzati. Il primo (leggi qui la news) collega con dei sensori il seggiolino del bimbo con quello dell’adulto: quando quest’ultimo si alza, emette un cicalino. L’ultimo in ordine di tempo, prevede un cuscino (da posizionare sul divano dell’auto o sul seggiolino) sempre dotato di sensori collegati a un allarme, che suona quando si apre una porta. Il tutto è alimentato da una semplice batteria a “pastiglia” per gli elettrodomestici (leggi qui per saperne di più).



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Ritratto di Claus90
29 luglio 2016 - 16:44
Come si fa a dimenticarsi un essere umano indifeso in un auto assurdo
Ritratto di RIOC
1 agosto 2016 - 07:12
È una bella domanda. Quando si decide "scentemente" di diventare genitori, si sa che si prende un grande impegno verso un piccolo che si fida di te in tutto e per tutto. Non muovo critiche verso chi ha scordato un figlio in auto, chissà cosa passa per la testa in quel momento. Come esperienza personale posso dire solo che quando viaggiavo coi figli piccoli in macchina, erano loro il primo pensiero fino alla destinazione prestabilita. Ma del resto chi diventa genitore, e lo fa seriamente, mette sempre il figli per primi davanti alle priorità. E ora dopo tanti anni e i figli grandi posso dire che questa attenzione viene ripagata, molto, ma molto di più che una qualsiasi carriera sul lavoro.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
29 luglio 2016 - 16:54
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Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
29 luglio 2016 - 17:10
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Ritratto di Francesco110
29 luglio 2016 - 22:05
Condivido tutto quello che dici. Ogni tanto fa piacere leggere anche qualche commento intelligente in mezzo estremismi, offese e battute.
Ritratto di CAR-LO63
29 luglio 2016 - 22:50
Anch'io ho avuto una figlia piccola e non ti dico che periodo di m... che ho attraversato allora, giuro, il periodo più triste della mia vita e non lo racconto per questioni di tempo e, per dignità! Anch'io non accompagnavo sempre la bambina all'asilo (quindi a volte c'era altre non c'era), ma neanche minimamente anche solo per un secondo ho avuto amnesie....nè ricordo episodi simili a quell'epoca(anni '90)....non mi dire che lo stress è un invenzione del 2000!? Ci si mette molto di suo ahimè...le ultime generazioni sono autostressati....uso smodato di computer, facebook, smartphone (anche in auto)...ci si rimbabisce...buona parte dei comportamenti attuali vengono senz'altro influenzati da questi strumenti...soprattutto fra adolescenti e sino ai trentenni.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 agosto 2016 - 14:35
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Ritratto di CAR-LO63
1 agosto 2016 - 18:43
Per Fxx. E' chiaro che genitori che abbandonano i figli hanno trent'anni ed anche più....leggi l'ultimo rigo del mio messaggio. La malattia smartphone non è solo adolescenziale....purtroppo... P.S. Hai mai letto """""Nonno abbandona nipote in auto?""""
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
2 agosto 2016 - 10:35
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Ritratto di CAR-LO63
2 agosto 2016 - 13:47
I nonni sono in pensione?....con bimbi piccolissimi come nipoti e figli al max di trent'anni i nonni hanno anche meno di sessant'anni e quindi spesso in piena attività....lo vuoi capire o no che è un fatto generazionale???.....lo stress quello vero esiste da decenni....perchè però questi fenomeni accadono solo oggi???....un dubbio non ti viene?....allarga un pò il tuo orizzonte, dài

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