Cruise Control: cos’è, a cosa serve, come funziona e differenze con adattivo

Tecnica
Pubblicato 03 gennaio 2023

Il Cruise Control è una funzione di assistenza alla guida, evoluto in Cruise Control Adattivo, ADAS che è diventato obbligatorio sulle nuove auto. Ecco cos'è nel dettaglio, a cosa serve e come funziona. 

Il Cruise Control è il simbolo di quella evoluzione tecnologica che ha sempre corso parallelamente allo sviluppo dell’automotive. Consideriamo, infatti, che la prima volta che si vede il Cruise Control a bordo di un’auto correva l’anno 1957: le Chrysler Imperial, negli USA, ne erano già dotate. Il Cruise Control, la cui invenzione si deve all’ingegnere automobilistico e aeronautico Ralph Teetor (che era non vedente) nel 1945, è un particolare sistema che consente di mantenere una velocità costante e in modo automatico. Al guidatore spetta semplicemente impostare la velocità desiderata, dopodiché il sistema agirà in base alla scelta selezionata. Il Cruise Control ha subito una recente evoluzione di significato e funzionalità, diventando Cruise Control Adattivo, noto anche come Intelligent Speed Assistance, un ADAS che è diventato obbligatorio per le auto di nuova omologazione (e presto anche per quelle di prima immatricolazione), come stabilito da recenti direttive europee. 

In questo articolo, andremo a spiegare nel dettaglio cos’è il Cruise Control, a cosa serve esattamente e come funziona, passando per la sua influenza sui consumi e su come si attiva. Non dimenticheremo di dare uno sguardo anche alla sua evoluzione, ovvero il Cruise Control Adattivo. 

CRUISE CONTROL: COS’È E A COSA SERVE

Il Cruise Control è un sistema che permette di impostare la velocità massima desiderata e di gestire questa in totale autonomia, senza che il guidatore debba premere l’acceleratore. L’auto procede costantemente alla velocità prescelta, finché non si dà un colpo di freno, che disattiva automaticamente il sistema. Il guidatore può quindi gestire il volante e, eventualmente, le leve o i pulsanti che regolano la velocità. In questo modo, non solo si rispettano i limiti di velocità senza il timore di superarli (utile soprattutto in autostrada), ma si può rilassare anche una parte del corpo che magari è rimasta già tesa per un lungo periodo di tempo. 

Proprio per la sua funzione, il Cruise Control è un sistema elettronico molto apprezzato dagli automobilisti, soprattutto durante i lunghi viaggi in autostrada. La centralina fa in modo che l’acceleratore sia fissato sulla velocità prestabilita e il guidatore può così far riposare il piede destro, almeno per un tratto. 

Il significato letterale di “Cruise Control”, infatti, è “velocità di crociera”, che può essere definita come la velocità ideale che consente di mantenere le migliori condizioni se si pensa al risparmio di carburante, ma anche allo stile di guida e alla velocità da adottare su un certo tipo di strada. Il Cruise Control è nato anche per questioni di sicurezza e in tal senso continua a svilupparsi, con la finalità di allentare la tensione dell’automobilista che, pur restando sempre concentrato su ciò che avviene in strada, può almeno allentare la tensione sui pedali, diminuendo complessivamente il senso di stanchezza

Esistono due tipi di questo sistema elettronico: 

  • Cruise Control tradizionale: consente di mantenere la velocità costante su un tratto di strada, preselezionata dall’automobilista, e di modificarla premendo pulsanti o leve. 
  • Cruise Control Adattivo: oltre a impostare e regolare la velocità in modo automatico, questo sistema lavora anche sulla distanza di sicurezza, in modo tale che quando la distanza da un veicolo o da un oggetto si riduce, ciò si ripercuote sulla velocità del veicolo, che viene automaticamente rallentata. Ne parleremo in un paragrafo dedicato. 


COME FUNZIONA

Il Cruise Control si attiva elettronicamente tramite dei comandi solitamente posizionati sul volante (+ e -). Con delle levette s’imposta la velocità e poi con un tasto (SET) si imposta quella stessa velocità. La disattivazione avviene invece o dal quadro comandi, oppure spingendo anche leggermente il freno. 

Entrando più nel dettaglio del funzionamento, quindi volendo andare a comprendere il meccanismo alla base del Cruise Control, bisogna sapere che il sistema agisce sul corpo farfallato del motore a benzina, ovvero quella parte del motore che regola la quantità di aria che entra nelle camere di combustione. La farfalla è gestita da un motorino elettrico a sua volta guidato dalla centralina: quando il conducente preme il piede sul pedale dell’acceleratore, la farfalla si apre (o si chiude) e consente alla miscela carburante-aria di arrivare nei cilindri in misura maggiore o minore, andando a influire sui giri del motore, quindi determinandone la potenza, e sulla velocità. Nelle auto più moderne con motori a iniezione elettronica, il funzionamento del Cruise Control agisce elettricamente, mentre nei motori alimentati a diesel, la gestione avviene sul meccanismo di iniezione dei propulsori.

CRUISE CONTROL E CRUISE CONTROL ADATTIVO DIFFERENZE

L’evoluzione del Cruise Control classico è il Cruise Control adattivo, che oltre a mantenere costante una certa velocità, lavora anche sulla distanza di sicurezza: l’accelerazione e la velocità vengono quindi gestite in base alla distanza dal veicolo che abbiamo davanti, grazie alla presenza di un radar che rileva proprio la distanza tra le due vetture. 

Questa integrazione permette di poter mantenere attivato il Cruise Control adattivo, noto anche con l’acronimo di ACC (Adaptive Cruise Control) o nell’accezione più moderna di Intelligent Speed Assistance (ISA), anche in contesti urbani. Notoriamente, infatti, il Cruise Control è un sistema che si attiva soprattutto sui lunghi tratti, preferibilmente in autostrada, dove i limiti di velocità sono elevati, dove le soste non ci sono e dove il rischio di code e ingorghi è minore, mentre in città è spesso disattivato. Con il nuovo ACC, invece, proprio per via della misurazione anche della distanza di sicurezza, si può usarlo anche in ambienti urbani. 

Il primo veicolo a disporre di un ACC è stata la Mitsubishi Diamante nel 1995 (senza radar per misurare la distanza di sicurezza), mentre nel 1999 fu presentato il Distronic dalla Mercedes-Benz, ovvero quel sistema che posto frontalmente misurava la distanza dai veicoli davanti, che però disattivava il sistema una volta che la velocità scendeva a 30-40 km/h. Solo nel 2005 il Distronic fu evoluto (fu chiamato Distronic Plus) in modo che restasse attivo anche a velocità minime, sotto i 30 km/h, rendendo quindi possibile utilizzare l’ACC anche su strade urbane e trafficate. 

Quindi, il Cruise Control Adattivo funziona in modo tale che, quando il veicolo che precede rallenta, regola la velocità adattandosi a ciò che avviene davanti, mentre quando il veicolo riparte, in base alla distanza (di sicurezza) raggiunta, anche il nostro veicolo riparte fino ad arrivare alla velocità pre-impostata. 

Il radar, ovviamente, individua la presenza non solo delle auto che ci precedono, ma anche di possibili ostacoli. L’obiettivo è quello di rallentare ed evitare urti, collisioni e incidenti

La distanza di sicurezza è personalizzabile, quindi il guidatore può decidere a quanto deve essere, proprio come la velocità a cui procedere. Inoltre, generalmente, in caso di pericolo il sistema allerta il conducente in tempo tramite dei segnali sonori, al fine di fargli riprendere il controllo dell’auto e gestire in autonomia la situazione. 

CRUISE CONTROL ADATTATIVO (INTELLIGENT SPEED ASSISTANCE): ADAS OBBLIGATORIO DAL 2022

Il Regolamento UE 2019/2144 ha stabilito l’obbligo di dotare le auto di nuova omologazione di alcuni sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance System): l’obbligo confluirà anche nelle auto di prima immatricolazione, ma solo a partire dal 7 luglio 2024. L’obiettivo è ottimizzare la sicurezza su strada, tramite l’implementazione obbligatoria di questi ADAS. 

Gli ADAS divenuti obbligatori sono 6, tra questi spiccano la scatola nera che registra la dinamica degli eventi durante i sinistri, l’Alcolock che impedisce l’avvio del motore se si è bevuto troppo, l’Emergency Lane Keeping Assist (ELKA) che mantiene il veicolo all’interno della sua corsia di marcia, l’Autonomous Emergency Braking (AEB) che prevede la frenata automatica di emergenza, il Driver Monitor System che rileva l’eventuale stanchezza del conducente allertandolo, e infine l’Intelligent Speed Assistance. 

Il Cruise Control Adattivo è diventato quindi obbligatorio a partire da luglio 2022 sulle auto di nuova omologazione e lo sarà da luglio 2024 su quelle di prima immatricolazione. 

CRUISE CONTROL: COME SI ATTIVA

Il Cruise Control è un sistema che si può attivare o disattivare. Per attivarlo è sufficiente impostarlo tramite i comandi o le levette poste sul volante o nell’area dello sterzo. Generalmente, per impostare la velocità desiderata è sufficiente premere i pulsanti “+” o “-“ fino alla velocità che si vuole, mentre per impostarla bisogna premere il pulsante SET. Quest’ultimo attiva il Cruise Control e a questo punto il guidatore può anche non accelerare. 

Nel caso in cui, durante il viaggio, si voglia aumentare o diminuire la velocità, basterà premere i pulsanti “+” o “-“ e il sistema si adatterà alle nostre esigenze. 

Così come l’attivazione, anche la disattivazione è molto semplice: si può premere un pulsante (RESUME o CANC), oppure fare pressione (anche leggera) sul pedale del freno.

Nel Cruise Control Adattivo, figura anche il comando che gestisce la regolazione della distanza di sicurezza, personalizzabile anch’essa dal conducente in base al numero di barre dietro il veicolo che ci precede, che prevedono una distanza ridottissima, media o ampia.

CRUISE CONTROL CON FUNZIONE FRENO

Il Cruise Control con funzione freno è una peculiarità del Cruise Control adattivo: questa caratteristica fa in modo di attivare il freno nel momento in cui vi siano ostacoli lungo il percorso, individuati e segnalati prontamente dal radar posto frontalmente all’auto. Grazie a questa funzione, l’auto può ridurre di velocità per la presenza di ostacoli, fino a frenare in caso di emergenza. 

Si tratta di una caratteristica i cui vantaggi sono molto discussi tra gli automobilisti, molti dei quali preferiscono guidare in autonomia senza lasciare al computer la gestione della guida. Resta comunque inteso che nel corso degli anni questa novità è stata sviluppata, ottimizzata e migliorata sempre più, pertanto si può dire che il Cruise Control con funzione freno (funzione che c’è solo nell’ACC) risulta sicura.

IL CRUISE CONTROL AGISCE SUI CONSUMI?

Il Cruise Control non determina un notevole risparmio sui consumi, a meno che non riesca a regolare la velocità in base al tratto di strada percorso. Ad esempio, in salita, il Cruise Control tradizionale, per mantenere la velocità fissata, dovrà aumentare il numero di giri del motore, cosa che influirà su un maggior consumo di carburante. 

Se invece la velocità si regola in base alla distanza di sicurezza o alle caratteristiche del percorso, l’auto potrà rallentare e accelerare solo al momento del bisogno. L’incidenza sul consumo di carburante, tuttavia, sia in un lato sia nell’altro, non è tale da poter affermare che con il Cruise Control si risparmia o si consuma più carburante, o comunque, se il risparmio c’è, è minimo ed è quello che ci sarebbe ugualmente se guidassimo in modo corretto.

CRUISE CONTROL AFTERMARKET

In genere il Cruise Control è una funzione di serie della vettura, ma nel caso in cui l’auto non sia nuova e non dispone di questo sistema, è possibile integrarlo acquistando e installando (o facendo installare dal proprio meccanico) un kit aftermarket. A seconda del modello di auto che si possiede, è sempre meglio parlare con il meccanico di fiducia prima di fare questa scelta, per capire se installare il cruise control convenga e soprattutto quanto costa il servizio di installazione (il procedimento di montaggio non è universale per tutte le auto, ma cambia da modello a modello). 

CRUISE CONTROL: PRO E CONTRO

Il principale vantaggio del Cruise Control è quello di allentare la tensione e lo stress dell’automobilista, soprattutto durante i lunghi viaggi e sulle autostrade. Molti automobilisti, infatti, preferiscono usare questo sistema dopo diverso tempo che stanno guidando in autostrada, per sgranchire le gambe e non sovraccaricare di tensione il piede poggiato sul pedale dell’acceleratore. Tutto questo si traduce in un maggiore senso di benessere e di comfort per l’automobilista, il quale è abbastanza rilassato anche dal fatto di poter riprendere il controllo dell’auto semplicemente dando un piccolo colpetto al freno, oppure premendo un pulsante. 

Il contro dipende molto dalla capacità di concentrazione dell’automobilista, il quale potrebbe sentirsi maggiormente “coccolato” da questa funzione di guida autonoma e quindi tendere più a cedere alle distrazioni. 



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Ritratto di Almeron771
3 gennaio 2023 - 12:25
Servirebbe in autostrada per impostarlo tra 120 e 130 ed andare tutti alla stessa velocita senza rallentamenti....ma poi vi sono i "malati" che superano i limiti.
Ritratto di JC
3 gennaio 2023 - 14:36
veramente inserendo il cruise control ti rendi conto di quanti incapaci girano per le strade: capita spesso che procedendo a velocità costante e nei limiti mi trovi di fronte ad uno più lento e a quel punto (al di la che sia adattativo e meno) procedendo sempre alla stessa velocità (più o meno) lo superi: è capace che il fesso si svegli improvvisamente e acceleri per non farsi superare oppure pur di mantenere il comando della sua "corsa" ti risupera, salvo poi rallentare e farsi superare di nuovo ........
Ritratto di Quello la
4 gennaio 2023 - 19:08
Però, caro Almeron, se vai a 120 io posso superarti senza infrangere alcun limite.
Ritratto di ziobell0
3 gennaio 2023 - 12:51
il cruise non adattativo sulle nostre autostrade è del tutto inutile. L'ho usato solo negli USA ma è un altro viaggiare
Ritratto di Rav
3 gennaio 2023 - 13:33
4
Pensa che per me è il contrario, quando avevo quello non adattativo lo usavo sempre in autostrada così davo gas e rallentavo con le dita. Da quando ho l'adattativo l'avrò usato 5 volte, sempre con zero traffico, perchè quando si areiva dietro a uno che sta finendo un sorpasso il sistema rallenta e frena anche se sai benissimo che quello si sposta e tu passi senza rallentamenti. Non so, non mi ci trovo.
Ritratto di america
3 gennaio 2023 - 14:32
6
Ho entrambi i tipi in due auto e devo dire che mi trovo bene con entrambi. Probabilmente meglio il classico perché ci sono abituato. L'adattivo funziona bene ma ho quella strana sensazione di "non" controllo del veicolo. non so se mi spiego
Ritratto di JC
3 gennaio 2023 - 14:40
più che altro il cruise adattativo oltre ovviamente a frenare che è prioritario dovrebbe anche anche riaccellerare in autonomia, cosa che nella pratica però è possbile solo con il cambio automatico (o in alternativa con un motore decisamente potente) , dover scalare cosa che lo disattiva e poi reinserirlo rende l'uso talmente macchinoso da soprassedere
Ritratto di Rav
3 gennaio 2023 - 19:02
4
L'adattativo senza cambio automatico non pensavo neanche che esistesse, più che macchinoso in casi limite potrebbe essere pure pericoloso, forse. Comunque concordo con America sulla sensazione di "non controllo" o meglio di "io avrei agito diversamente" che disorienta.
Ritratto di JC
3 gennaio 2023 - 19:22
beh sulla mazda a 130 km/ h in 6a ti trovi a 2250 rpm ma con 445 Nm la ripresa non è mai un problema . in realtà con l'adattativo devi anticipare la manovra, dopo un po di abitui e secondo me aiuta e mantere la concentrazione
Ritratto di unknown1
3 gennaio 2023 - 14:33
Preferisco quello non adattivo

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