Gpl, un futuro a… tutto gas?

Tecnologia
07 aprile 2014

Il crescente diffondersi dell’alimentazione turbo a iniezione diretta rende sempre più attuale l’uso del Gpl. Che va perdendo la connotazione di alternativa “povera” alla benzina e al gasolio.

DAL GASSOGENO AL BUTANO - Il Gpl ha fatto la sua comparsa tra i carburanti per autotrazione nei primi anni 50, rappresentando una radicale evoluzione rispetto allo storico “Gassogeno Ferraguti” che consentiva di produrre, a bordo dell’auto, un gas povero (ma adeguato ai motori di allora) ottenuto dalla combustione di legna. Finita la guerra e attivati nuovi impianti di raffinazione, più evoluti di quelli precedenti il conflitto, si trovò pratico utilizzare, come combustibile domestico, il butano in bombole, in attesa che venisse ricostruita una rete nazionale di distribuzione del così detto “gas di città”, visto che anche i gasometri erano stati oggetto delle “attenzioni” dei bombardieri anglo-americani. 
 
Un'Alfa Romeo Giulietta fa rifornimento negli Anni 50 (foto per gentile concessione Trivengas s.r.l. - www.trivengas.it).
 
ALTO TENORE OTTANICO - Il butano è un prodotto gassoso che si ottiene nelle prime fasi di raffinazione, assieme agli altri idrocarburi leggeri di cui si compone la benzina. Di questo gas (C4H10) esistono due isomeri: n-butano, il più comune, ed iso-butano, la cui formula chimica è identica, ma leggermente diverse le caratteristiche fisiche. Nella “formula di struttura” della molecola di n-butano, gli atomi di carbonio sono allineati e hanno legami semplici fra loro, e a croce con quelli di idrogeno. La molecola di iso-butano, invece, presenta una struttura che possiamo a definire “a cristallo di neve”. Ma la differenza più importante si riferisce alla temperatura a cui, a pressione atmosferica, i due isomeri del butano passano dallo stato gassoso a quello liquido: 0° per il n-butano, -11° per l’isobutano. Come carburante per autotrazione, il butano è accreditato di un tenore ottanico di 93, secondo la rilevazione RON, e di 90, secondo la rilevazione MON: è interessante notare che la benzina commerciale super mostra un valore di 95 RON, ma di solo 85 MON. E questo rivaluta il butano come carburante per auto. 
 

Negli Anni 60 una Fiat 2300 Coupé si rifornisce da uno dei primi distributori di Gpl (foto per gentile concessione Trivengas s.r.l. - www.trivengas.it).
 
MISCELA… ESPLOSIVA- Ma, come noto, esso partecipa alla composizione del Gpl commerciale non da solo, ma miscelato al propano. Anche quest’ultimo (C3H8) è un idrocarburo appartenente alla “serie aciclica” (detta anche “del metano”), e come il butano è ottenuto dalla raffinazione del petrolio. Il propano ha una temperatura di liquefazione significativamente inferiore a quella del butano (-42°), ma la convivenza fra i due nella miscela che forma il Gpl commerciale non è problematica in quanto l’isomero n-butano solidifica a -35° e l’iso-butano a -145°. Il propano ha un potere calorifico specifico (3,35 MJ/m3) leggermente inferiore a quello del butano (3,39 MJ/m3): ma, come carburante per motori a ciclo Otto, ha il rilevante vantaggio di un tenore ottanico molto elevato, ben 112 RON e 97 MON. Con numeri del genere, un rapporto di compressione di 13,5:1 o di 14:1 sarebbe assolutamente praticabile senza rischiare di incorrere in fenomeni di autoaccensione.
 
Il bocchettone per il rifornumento del GPL si trova, di norma, di fianco a quello della benzina.
 
QUESTIONI DI QUALIFICA - In considerazione di queste positive caratteristiche “motoristiche”, negli Usa la rete di distribuzione commercializza propano puro, e non una miscela propano-butano. In passato, la flotta dei grandi camion a stelle e strisce era basata soprattutto su grossi V8 da 10 e più litri alimentati a propano; poi è venuta la riscossa del diesel, ma ora si assiste ad un deciso rilancio del gas, che può contare su una rete capillare e viene utilizzato non solo nei grossi camion, ma anche nei veicoli da lavoro, come i “muletti” sollevatori. In Italia si parla solo di Gpl, come peraltro in quasi tutta Europa. Visti i valori ottanici dei due componenti, la cosa sarebbe assolutamente “pacifica” se non fosse che la norma europea consente ai produttori di giocare su cinque diversi rapporti percentuali di propano: 59% per il grado A, 43% per il B, 33% per il C, 13% per il D e meno di 10% per il grado E (in quest’ultimo caso, si può arrivare anche a “propano zero”). In Italia, la norma nazionale richiede che nei mesi invernali (aria più fredda e più densa, per cui si richiede un più elevato tenore ottanico per non rischiare fenomeni di detonazione) sia distribuito Gpl in qualifica C, mentre in estate si può arrivare alla qualifica E. Il paese europeo che vanta il gas di più elevata qualità ottanica è la Francia, dove non si scende sotto la qualifica C, ma con la A disponibile per cinque mesi su 12. 
 
GPL

Il selettore che consente di selezionare il tipo di alimentazione all'interno dell'abitacolo.
 
IERI IL “POLMONE”, OGGI L’INIEZIONE - In Italia il Gpl non è al suo meglio, ma in passato è stato ancora peggio, perchè questa miscela è stata a lungo il “lavandino” in cui molte raffinerie scaricavano gli scarti gassosi per gonfiare le forniture, con un bel danno per gli automobilisti, quanto meno in termini di resa. Per contro, gli italiani sono fra i migliori produttori di impianti per alimentazione bi-fuel benzina-Gpl. Il progresso della tecnologia del settore, dai tempi dei “polmoni” applicati ai carburatori per portare il gas dallo stato liquido a quello gassoso, è stato eccezionale: oggi abbiamo impianti di iniezione a pilotaggio elettronico, perfettamente integrati con quelli dell’alimentazione a benzina. Tali sistemi iniettano Gpl allo stato liquido, con un rilevante incremento del rendimento volumetrico. Più lontana la prospettiva di arrivare a impianti di iniezione diretta di gas, ma si sta lavorando per arrivare alla perfetta integrazione e utilizzare gli stessi iniettori del sistema a benzina. Con la crescente tendenza allo sviluppo di motorizzazioni turbo-iniezione diretta dalle potenze specifiche sempre più elevate, non sarà più possibile giocare al risparmio con le percentuali di propano perchè questi sono motori che necessitano di carburanti ad elevato tenore ottanico.

 



Aggiungi un commento
Ritratto di Franchigno
8 aprile 2014 - 12:56
Se prende piede il GPL lo faranno pagare coma la benzina!.
Ritratto di mirko.trevenzoli
9 aprile 2014 - 06:53
Sono d accordo con te. Tanti anni fa quando il gasolio era solo per i "rappresentanti"o per gente che faceva veramente tanta strada, il gasolio costava molto meno della benzina. Con l avvento dei common rail, quando il diesel ha iniziato a diffondersi maggiormente, lo stato ha visto l opportunita e ha alzato le imposte, ed ora costano quasi uguale. Se il metano o il gpl si diffonderanno di piu , le accise arriveranno pure li...
Ritratto di delfinod72
8 aprile 2014 - 14:52
10
Il gasolio non morirà mai, è nato per fare strada, il gpl e metano sono fumo negli occhi, non potranno mai competere con la durata di un motore a gasolio e consumi, infatti il gpl consuma di più ma per il momento costa meno, aspettate un po' e poi vedrete che costerà come la benzina e allora addio gpl e metano.
Ritratto di Fojone
9 aprile 2014 - 13:28
gpl e metano hanno dalla loro solo il prezzo basso... ma per quanto ancora? non molto credo... aggiungiamoci anche che i serbatoi (per quanto siano diventati molto più sicuri che in passato) sono pur sempre pieni di gas infiammabile sotto pressione... il gasolio al contrario non brucia neanche se lo avvicini ad una fiamma...
Ritratto di Giorgio085
9 aprile 2014 - 15:03
... che luoghi comuni! il gpl è una validissima alternativa, lo uso con soddisfazione risparmiando una barca di quattrini, anche nei confronti del diesel.
Ritratto di delfinod72
9 aprile 2014 - 15:52
10
Adesso risparmi ma il domani?? Senza contare la manutenzione, il gpl richiede più manutenzione, filtro ogni 15.000 Km regolazione valvole etc. Confronta la manutenzione di un motore diesel e quella gpl.
Ritratto di MarBru
10 aprile 2014 - 19:55
La mia Astra è GPLTech, nessuna manutenzione straordinaria: tagliando ogni 30.000 km, filtri idem, nessuna regolazione valvole: diesel, benzina o gpl hanno tutti i tagliandi a 30.000 km in Opel. In più, provengo da un'A4 2.0 TDI 140cv e posso dire che, oltre a costare meno, ha anche molto più comfort rispetto ai diesel, impiega meno a raggiungere la temperatura d'esercizio, posso circolare sempre e, non per ultimo visto che faccio 10.000 km/mese circa, la frizione è pure più leggera. Ora la mia Astra ha 132.000 km e nessun problema (ma mai dire mai ...). All'A4, a 180.000 km, ho dovuto rifare mezzo motore - che ha pagato l'azienda, ok, ma sono sempre disagi ....
Ritratto di Fojone
10 aprile 2014 - 22:50
il motore a ciclo Diesel consuma meno dei motori a ciclo Otto! attualmente gpl e metano costano meno del gasolio, ma anche il gasolio una volta costava poco, e ora è salito quasi al prezzo della benzina! per quanto riguarda la manutenzione straordinaria è solo quella del impianto. se ci sono un serbatoio ad alta pressione, una valvola e dei tubi che portano il gas al motore, prima o poi dovrai farli controllare... se invece non ci sono non li devi controllare!
Ritratto di mecner
8 aprile 2014 - 14:59
Nella scelta di questi motori alimentati a gas (metano/GPL), occorre tenere presente un fattore. E cioè che quel tipo di 'carburante' sviluppa temperature superiori o doppie, rispetto all'alimentazione a combustibile (benzina/gasolio), le quali potrebbero, intorno ai 3/4 anni o forse più, danneggiare il blocco motore. E richiedere, comunque, una maggiore manutenzione della vettura. Nei costi di gestione, occorre considerare anche questo.
Ritratto di d.paciotti
9 aprile 2014 - 07:27
2
Perché il metano e il gpl hanno meno potere lubrificante della benzina e questo porta ad una precoce usura delle sedi valvole. Ma sui motori attuali che sono progettati ad oc e che hanno le sedi valvole autolubrificanti e rinforzate, questo non succede a patto di eseguire una manutenzione regolare così come deve essere fatta per qualsiasi altro tipo di motore sia esso a gpl che a metano oppure diesel, benzina, elettrico ecc ecc ecc.

DA SAPERE PER CATEGORIA

listino
Le ultime entrate
  • Toyota Yaris
    Toyota Yaris
    da € 24.550 a € 75.000
  • Mercedes GLE
    Mercedes GLE
    da € 84.879 a € 162.664
  • Mercedes GLC Coupé
    Mercedes GLC Coupé
    da € 71.032 a € 133.243
  • Land Rover Range Rover Sport
    Land Rover Range Rover Sport
    da € 91.200 a € 147.300
  • Land Rover Discovery Sport
    Land Rover Discovery Sport
    da € 55.300 a € 75.100

PROVATE PER VOI

I PRIMI CONTATTI

  • Volkswagen T-Cross 1.0 TSI Style DSG
    € 30.900
    Il restyling ha portato alla piccola crossover Volkswagen T-Cross un motore più potente e, soprattutto, miglioramenti alle finiture. Alti e bassi nella dotazione.
  • Hyundai Ioniq 5 84 kWh N Performance AWD
    € 76.900
    La Hyundai Ioniq 5 in versione sportiva ha prestazioni “esagerate” e impressiona per frenata e velocità in curva, a dispetto del peso elevato. Realistico e intrigante il software che simula il sound e le cambiate di un’auto a benzina. Poi, certo, è vistosa: può piacere. Oppure no.
  • Skoda Superb Wagon 2.0 TDI Laurin&Klement DSG
    € 54.950
    La nuova Skoda Superb, in vendita in Italia solo nella versione Wagon, è una famigliare spaziosa, silenziosa e ricca di accessori. Lunga ben 4,90 metri, punta più sul comfort che sull’agilità; com’è giusto che sia…