In questo articolo vi parleremo di un innovativo sistema originariamente sviluppato per l’aeronautica militare, per poi essere utilizzato anche dall’aviazione civile e che infine ha trovato applicazione anche nell’automotive: questo sistema prende il nome di head-up display, noto anche con il suo acronimo HUD o con altri nomi (a seconda della casa produttrice delle auto che ne dispone), che tradotto letteralmente significa “visore a testa alta”, declinato anche in “visore in sovrimpressione”.
L’head-up display è un dispositivo di visualizzazione che permette di avere davanti agli occhi una serie di informazioni, senza dunque che il pilota o il guidatore distolga lo sguardo. Questo sofisticato sistema è stato inizialmente pensato e sviluppato per l’aeronautica militare, poi utilizzato anche dall’aviazione civile e infine applicato anche ad altri tipi di veicoli, marittimi o terrestri. Il pilota, grazie a questo sistema, può visualizzare dati importanti come la quota o la velocità, senza distogliere lo sguardo dal fronte, poiché tali informazioni sono contenute nel suo campo visivo.
L’head-up display può essere fornito in dotazione con i veicoli di moderna generazione, oppure può essere appositamente richiesto, rientrando nel catalogo di optional, o ancora può essere installato in seguito.
Questo sistema permette di visualizzare informazioni proiettando delle immagini sul parabrezza o su un vetrino apposito che emerge dalla plancia, noto anche come “combiner”: queste immagini, in forma di icone o numeri, simboleggiano alcune informazioni di guida importanti, come la velocità in tempo reale, la navigazione GPS, il livello di carburante, la segnaletica stradale, in modo tale che il guidatore possa tenerle sott’occhio senza distrarsi.
Le informazioni che devono comparire sul pannello sono gestibili e selezionabili tramite un apposito pannello di controllo, per mezzo del quale il guidatore può scegliere anche il livello di luminosità o contrasto.
Questo sistema ha creato alcune correnti di pensiero opposte, alcune delle quali ne certificano la sicurezza e l’utilità, mentre altre lo considerano un mezzo di distrazione. Mentre le seconde portano avanti la tesi secondo la quale lo schermo (o una parte sovrapposta allo schermo) mostra informazioni che potrebbero distrarre l’automobilista mentre guida, le prime insistono sulla maggiore sicurezza che questo sistema fornisce, perché consente al guidatore di non distogliere lo sguardo da davanti a sé, e quindi dalla strada, per vedere ad esempio un’indicazione sul quadro strumenti o sul GPS, generalmente posizionato in un punto che spinge il guidatore ad allontanare lo sguardo dalla strada. Inoltre, se non guardate direttamente, le informazioni presenti sul display dovrebbero risultare poco visibili quando l’occhio è rivolto sulla strada.
Il funzionamento dell’head-up display si basa su un visore di dimensioni compatte capace di creare immagini in modo istantaneo, per poi proiettarle su un piccolo display trasparente o direttamente sul parabrezza grazie all’aiuto di una lente convessa o uno specchio concavo e della tecnologia laser, che contribuisce a rendere più chiare e nitide le immagini.
Il guidatore può scegliere quali informazioni fa mostrare: tra queste possono esserci l’indicatore di velocità, i limiti di velocità sulla strada che stiamo percorrendo, il navigatore GPS, segnali stradali o di pericolo, il brano musicale trasmesso, l’icona della chiamata e molto altro ancora. Si tratta di un sistema che nel corso del tempo sarà sviluppato ulteriormente, interagendo e dialogando con la Realtà Aumentata, che diventerà sempre più preponderante nelle nostre vite.
Esistono due tipi principali di head-up display:
Il sistema head-up display nasce nel 1958, dal team di ricerca e sviluppo del Ministero della Difesa Britannico, rappresentato dalla Royal Aircraft Establishment e da Rank Cintel. In quest’anno, ci si focalizzò su uno strumento che effettivamente già esisteva da alcuni anni, anche se in forma molto rudimentale, utilizzato sui jet di combattimento.
Il concetto di questo sistema si basava sulla possibilità di fornire la maggior parte delle informazioni utili (accuratamente selezionate) al pilota, senza che questi dovesse distogliere lo sguardo. Sulla parte frontale, il pilota veniva messo al corrente di dati importanti, come ad esempio la velocità, l’altitudine o altro ancora: una serie di informazioni utili e stringate che l’occhio poteva registrare e trasmettere al cervello in pochi secondi, alleggerendo così l’impegno cerebrale del pilota, già impegnato nella guida di un velivolo.
Inizialmente pensato per l’aeronautica militare, questo sistema sbarcò anche sull’aviazione civile, nonché sui mezzi di trasporto marittimi e terrestri. A tal proposito, nel 1988 fu la General Motors a puntare per la prima volta su questo sistema, sperimentandolo in una safety car nel campionato Oldsmobile Cutlass Supreme della serie Indycar. Evidentemente la sperimentazione funzionò, perché da lì in avanti diverse case automobilistiche iniziarono a lavorare su questo sistema, rendendolo sempre più preciso e meno invasivo o disturbante.
Oggi, come detto, è possibile trovarlo già di serie o come optional e nel corso dei prossimi anni, grazie al miglioramento delle tecnologie di realtà aumentata e al dialogo continuo con l’Intelligenza Artificiale, sono già previsti nuovi interessanti sviluppi.
Esistono diversi fornitori aftermarket, ovvero post-vendita, che offrono sistemi head-up display dedicati. Si tratta di dispositivi in forma di scatola che si possono collegare sul cruscotto e svolgono la loro funzione di proiezione di informazioni. Si collegano al veicolo tramite porta di alimentazione da 12 Volt o porta OBD-2 e sono portatili, quindi trasferibili anche presso altre auto. Vi è un altro tipo di sistema, che funziona con collegamento allo smartphone via bluetooth.
I prezzi online di questi dispositivi partono da 50 € per prodotti non di marca (il triplo per marche più note).
Per sapere come attivare il sistema HUD è bene consultare il libretto d’uso e manutenzione della propria auto. Tuttavia, l’attivazione dell’Head-up display è piuttosto comune su tutti i modelli di auto che ne dispongono, fatte alcune logiche differenze.
Generalmente, il sistema HUD si attiva dal computer di bordo, recandosi sulle impostazioni e selezionando head-up display, che può essere attivo (“On”) o disattivo (“Off”). Spesso, questo sistema è contrassegnato da un’icona, che simboleggia il parabrezza, con al suo interno un quadratino riempito, solitamente in basso a destra, ovvero davanti al posto del guidatore.
Se il sistema HUD non è di serie, ma si vuole comunque “installarlo” sulla propria auto, è possibile procedere con due soluzioni.
Maggiori sono le funzioni e le informazioni che il dispositivo è capace di trasmettere, maggiore sarà il costo.
Per quanto riguarda la prima soluzione, invece, un grande contro è l’utilizzo della batteria dello smartphone. Inoltre, spesso la visione delle informazioni non è molto chiara, poiché i dati proiettati possono risultare scarsamente luminosi e con contrasto debole, soprattutto in condizioni di eccessiva luminosità.