VIGILARE SEMPRE - Immaginiamo di essere coinvolti in un incidente senza averne responsabilità: può capitare, per esempio, se un’altra auto ci taglia la strada passando col rosso. In teoria, la procedura per ottenere il risarcimento è semplice: basta compilare il Modulo blu della constatazione amichevole, con la firma dei guidatori coinvolti. Non è obbligatorio compilare e firmare questo documento; ma è utile per spiegare la dinamica del sinistro, e mettere nero su bianco di chi è la colpa. In questo caso, entro un mese la Compagnia del danneggiato risarcirà l’automobilista.
FIDARSI È BENE, NON FIDARSI È MEGLIO - Purtroppo, nella realtà, le cose possono andare diversamente. Infatti, c’è anche chi arriva ad approfittare del nostro momentaneo stato di choc dovuto all’incidente per “rovesciare la frittata”: sul Modulo blu, scrive che siamo noi i responsabili dell’incidente e ce lo fa firmare. Risultato, non vedremo un euro di rimborso e, alla scadenza dell’annualità della Rca, saliremo di due classi di merito: la nostra tariffa sarà molto più costosa. Mentre l’altro guidatore verrà risarcito per intero, ottenendo pure un ribasso della Rca!
Se si è stati raggirati, serve un verbale delle Forze dell’ordine che ristabilisca la verità. Vanno contattate quanto prima: se l’incidente avviene in città, telefonate ai Vigili urbani. Se non avete il numero sottomano, chiamate il 113 (Polizia) oppure il 112 (Carabinieri): vi verrà fornito. In ogni caso, Polizia e Carabinieri sono da contattare se l’incidente si verifica fuori dai centri urbani.
L’ASSICURATORE VA AVVISATO - L’importante è tenere al corrente di tutto il proprio agente assicurativo. Dopodiché, bisogna attendere il verbale (arriva a casa dell’assicurato entro 150 giorni dall’incidente), che conterrà anche la versione dell’altro guidatore. Gli agenti faranno i rilievi sul posto (foto a destra): se dal verbale emergeranno le responsabilità dell’incidente, spetterà all’Assicurazione rimborsare chi ne ha diritto.
Per avere più probabilità di vedersi riconoscere il risarcimento, sono preziosi i testimoni, purché non interessati al rimborso: coniuge, parenti e proprietario del veicolo (qualora non coincida con chi guidava) difficilmente verranno presi in considerazione dalla Compagnia.
Vediamo alcune regole da seguire per ottenere il risarcimento:
1) Non è detto che il testimone debba per forza essere una persona che si trovava con noi in auto. Va bene un qualsiasi passante.
2) Utilissime le foto del luogo dell’incidente: l’incrocio, i vari cartelli, il numero civico della via.
3) Troppo spesso, non si dà il giusto peso alla segnaletica orizzontale (foto a destra), cioè alle strisce bianche riportate sull’asfalto. Le due più importanti sono la scritta Stop e il triangolo con la punta all’ingiù del “dare la precedenza”: possono essere anche più d’uno, specie all’ingresso di ampie rotatorie.
Sono le Assicurazioni a ripeterlo spesso: una Compagnia non va valutata soltanto in base alla tariffa Rca. E uno degli obiettivi dell’indennizzo diretto (prevede che dal 2007 gli assicurati vengano risarciti dalla propria Compagnia) è quello di consentirci di valutare come l’assicuratore ci aiuta dopo un incidente. Ebbene, la disavventura del Modulo blu sbagliato diventa un’occasione per farci un’idea della qualità di Compagnia e agente assicurativo.
VERIFICHIAMO...
1)...la loro disponibilità ad aiutarci per rimediare al nostro errore;
2)..quanto tempo trascorre fra l’incidente stradale e l’uscita del perito assicurativo (foto a destra), che dovrà stimare i danni alla nostra auto;
3)...la rapidità e l’ammontare del rimborso, incluso quello per eventuali lesioni fisiche (che, però, segue un percorso più complesso).
Sono gli stessi agenti assicurativi a raccontare esperienze vissute sulla pelle dei propri clienti, che da vittime si sono trasformati in responsabili di un incidente: ecco gli errori più frequenti commessi nella compilazione del Modulo blu. Vediamoli insieme.