COME UN PROIETTILE - Un sassolino “sparato” da un pneumatico dell’auto che ci precede, e addio parabrezza. Non va in pezzi (il vetro stratificato è formato da due lastre unite a sandwich tramite trattamento termico con una pellicola di PVB), ma si crepa. Se il danno è limitato a una superficie non più larga di un centimetro, si può farlo riparare con una speciale resina trasparente: mezz’ora circa di lavoro e una spesa fra 50 e 80 euro.
LA SICUREZZA È COMPROMESSA - Se, invece, la crepa è più estesa, il parabrezza va sostituito: al minimo urto (per esempio, una buca nell’asfalto) l’incrinatura potrebbe allargarsi fino ad annullare la protezione offerta dall’airbag del passeggero che, gonfiandosi, romperebbe il vetro.
UN ESBORSO PESANTE - Cambiare un parabrezza non è troppo complicato e richiede un paio d’ore; per contro, la spesa è pesante
(in media 500 euro). Visto l’abbordabile costo delle polizze, il consiglio è di assicurarsi contro questo rischio.
MEGLIO ASSICURARLI - Per la riparazione ci si può recare in un centro specializzato o in una carrozzeria. Chi ha la “polizza cristalli” non può che rivolgersi a un riparatore specializzato: non spenderà nulla, dovrà solo firmare un documento che autorizzi l’officina a incassare dalla Compagnia assicuratrice l’ammontare della fattura. Con le carrozzerie serve più tempo: bisogna compilare un modulo per l’assicurazione in cui si descrive il danno (alcune società chiedono che sia corredato di una foto), pagare il conto di tasca propria e chiedere il rimborso alla propria Compagnia.
RIPARAZIONI A DOMICILIO - Molti centri di sostituzione rapida sono attrezzati per offrire un comodo servizio: la sostituzione del parabrezza direttamente a casa del cliente. La spesa cambia di poco e il risultato del lavoro è garantito. La qualità dei cristalli di sostituzione è analoga a quella dei ricambi originali impiegati dalle Case automobilistiche: vengono prodotti nelle stesse fabbriche.
ALLA FINE SI RISPARMIA - Come si è visto, la polizza cristalli permette di evitare un pesante esborso: la sostituzione del parabrezza costa da 350 a oltre 1.000 euro. Per stipularne una, abbinandola a una normale Rc auto, si spendono cifre ragionevoli: da 30 a 60 euro l’anno, a seconda della Compagnia assicuratrice.
IL “TETTO DI SPESA” - Spesso queste polizze prevedono un limite di indennizzo (in genere di circa 550 euro): se il costo della sostituzione lo supera, la differenza la deve aggiungere l’assicurato. Più rara la richiesta della franchigia (un centinaio di euro che vanno sottratti al costo della riparazione). A volte le Assicurazioni che offrono le polizze cristalli sono convenzionate con una catena di centri specializzati. In questi casi, se il cliente effettua la riparazione altrove, il rimborso non è totale.
Vediamo come fare:
SE È COSÌ, VA CAMBIATO - Se la “ragnatela” sul vetro è estesa, il parabrezza va cambiato, anche perché impedisce una corretta visibilità e si rischia una multa di 80 euro (articolo 79 del Codice della strada).
VIA QUELLO CHE NON SERVE - Prima di tutto bisogna smontare la guarnizione in gomma del parabrezza danneggiato, il tergicristallo e le griglie di plastica fra il cofano e la base del vetro.
PER EVITARE DANNI - Durante la lavorazione, plancia e sedili vengono protetti da coperture di plastica. Per non rigare il cofano, vi si stende sopra uno spesso telo di gomma.
SI “TAGLIA” LA COLLA - Per staccare il parabrezza lo si incornicia con un filo d’acciaio collegato a delle carrucole (fissate con due ventose). Riavvolgendosi, il cavo taglia il collante che collega il vetro al telaio.
VERRÀ RICICLATO - Eliminata la colla, si rimuove il cristallo. Un’azienda specializzata provvederà a smaltirlo e, in parte, a
riciclarlo (proprio come si fa con la carta e la plastica)
MASSIMA PULIZIA - Prima di incollare il nuovo cristallo, si pulisce con cura la parte della scocca su cui poggerà; poi si stende “l’attivatore”, un composto chimico che incrementa il potere adesivo del collante.
GUARNIZIONE E COLLA - Si prepara il parabrezza per applicarlo all’auto: prima s’inserisce la guarnizione di gomma che lo circonda, poi si stende il potente adesivo.
IL GIOCO È FATTO - Si monta il nuovo vetro aiutandosi con doppie ventose. Per evitare che si sposti mentre il collante asciuga, lo si blocca alla carrozzeria con uno speciale nastro adesivo: non lascia tracce sulla vernice.