SONO OVUNQUE - Telecamere piccolissime, installate in ogni angolo dell’auto per farci viaggiare più sicuri. È il futuro, ma ci sono già i primi esempi: si tratta di veri e propri “occhi elettronici” che vigilano su tutto ciò che accade fuori e dentro la vettura: inviano filmati (o foto) di alta qualità a centraline elettroniche, che li analizzano in tempo reale per riconoscere le situazioni di pericolo e avvisare subito il guidatore (oppure intervenire direttamente per evitare il peggio, agendo su sterzo, freni e motore).
UN BELL’AIUTO PER I DISTRATTI - Obiettivi (ne ha uno la VW Passat CC) che scrutano la strada evitando cambi di corsia involontari, o altri (come quello della nuovissima Opel Insignia) che riconoscono i cartelli stradali. Contro i danni da parcheggio, già oggi le telecamere di molte vetture “guardano” alle spalle della carrozzeria; in futuro controlleranno anche fiancate e “muso”
CI PROTEGGERANNO ANCHE DI NOTTE - Attualmente, ci sono automobili che migliorano la sicurezza di guida sfruttando l’obiettivo di una telecamera. Il dispositivo è montato, per esempio, su Volkswagen Passat CC, Lancia Delta e Honda Accord: viene utilizzato per “tenere d’occhio”, sopra una certa velocità (circa 70 km/h, a seconda del modello), le linee sull’asfalto che delimitano la corsia di marcia; una centralina analizza le immagini e, se riconosce un cambio di corsia involontario, mette in allerta il guidatore e “ordina” allo sterzo di correggere la traiettoria.
La stessa funzione, sulla nuova Opel Insignia, è svolta dal sistema Eye, che realizza filmati di 30 fotogrammi al secondo. Oltre che per non uscire di corsia, la serie di “scatti” viene analizzata per riconoscere (persino di notte) cartelli con limiti di velocità o segnali di divieto di transito. Il guidatore è avvisato con un segnale acustico e un’immagine al centro del cruscotto.
TERRANNO SVEGLIO IL GUIDATORE - Auto di prestigio, come la Mercedes Classe S e la BMW Serie 7, impiegano telecamere a infrarossi (abbinate a speciali fari): servono, di notte, per far vedere bene su uno schermo pedoni ed eventuali oggetti pericolosi lungo la strada. Mentre contro i colpi di sonno sono in arrivo i primi obiettivi che riprendono il viso del guidatore: dalle immagini, un computer capisce se chi guida è assopito, e attiva un allarme.
(prosegue a pagina 2)
POTREMMO DIRE ADDIO AI PICCOLI URTI IN PARCHEGGIO - Nate per camion e mezzi da cantiere, le telecamere per la retromarcia sono state introdotte abbastanza di recente sulle auto, anche perché la visibilità posteriore di molti modelli è veramente scarsa. Per effettuare riprese in un ampio campo visivo, utilizzano un obiettivo grandangolare: è per questo che l’immagine mostrata sullo schermo (lo stesso usato per il navigatore) appare un po’ deformata.
In molti casi l’immagine riporta anche delle linee che indicano dove arriverebbe la coda dell’auto retrocedendo a ruote dritte o sterzate. Interessanti le soluzioni scelte dalle Case per proteggere l’obiettivo dallo sporco quando non è utilizzato: quello della VW Passat CC, per esempio, è nascosto sotto il marchio sul cofano posteriore (la sigla “VW” si solleva elettricamente solamente inserendo la retromarcia).
Sopra uno schema del campo visivo "sorvegliato" dalle telecamere poste su un'auto.
SORVEGLIERANNO OGNI ANGOLO - Un ulteriore passo è l’uso di più “occhi elettronici” per tenere sotto controllo anche ciò che avviene davanti e di fianco all’auto. Per la Toyota Corolla Verso sono disponibili due piccoli obiettivi sul frontale che guardano a destra e a sinistra: utili anche uscendo da un passo carrabile, se non si ha sufficiente visibilità dal posto di guida. La Nissan, invece, sta studiando un sistema che abbina telecamere e ultrasuoni per controllare ogni angolo intorno all’auto. Uno speciale schermo, diviso in quattro, fornisce tutte le immagini contemporaneamente.