CONFERMA PERENTORIA - Ancora Mercedes. Questa volta con Lewis Hamilton (foto qui sopra), fortissimo sulla pista malese di Sepang. Dopo la pole position il pilota inglese ha dominato dall’inizio alla fine, realizzando anche il miglior tempo sul giro in gara (1’43”066) e senza mai essere impensierito dagli avversari. E a proposito della Mercedes si può ben parlare di strapotere, visto che alle spalle del vincitore si è piazzato il suo compagno di squadra Nico Rosberg (foto qui sotto), vincitore del primo Gran Premio in Australia e perciò ora leader dalle classifica provvisoria del campionato.
VETTEL IN RECUPERO - Al terzo posto ha concluso il campione del mondo Sebastian Vettel (foto qui sotto) con la Red Bull-Renault, a quanto si è visto, grazie a qualche miglioramento della monoposto e molto alla sua determinazione. Posizioni defilate per le due Ferrari: Alonso soltanto quarto, Raikkonen dodicesimo. Per quest’ultimo il risultato non la dice certamente tutta. Il finlandese infatti in un contatto con Magnussen nelle fasi subito dopo la partenza si è ritrovato con una gomma sgonfia che l’ha costretto a rientrare ai box, compromettendo tutta la gara.
ALONSO LOTTATORE, MA NON BASTA - Alonso (foto qui sotto) da parte suo è stato il solito grande combattente, ma i valori in campo delle monoposto non gli hanno consentito di andare al di là della quarta piazza. La partenza lo ha visto scivolare indietro di due posizioni e c’è voluta tanta grinta per recuperarle. Il sorpasso definitivo (su Hulkenberg) è stato a tre giri dal termine. Da notare che Hulkenberg corre con una Force India con motore Mercedes. E anche le monoposto dei quattro piloti finiti alle sue spalle, dal sesto al nono posto, sono tutte con l’unità di potenza Mercedes. Il dato forse più significativo della attuale situazione tecnica.
RICCIARDO: MISTER PENALITÀ - Detto del dominio Mercedes (e Hamilton) la cronaca non riserva spunti da raccontare. Da ricordare c’è la penalizzazione di un drive through con sosta di 10 secondi ai box inflitta al 46 giro a Ricciardo su Red Bull, perché nei giri precedenti dopo un pit stop resosi necessario per il distacco dell’alettone anteriore, è ripartito con una gomma non ben avvitata. Si è dovuto fermare lungo la pit lane per consentire la sistemazione del problema. Dunque bis di Ricciardo con le penalità dopo la squalifica in Australia, ed in entrambe le occasioni non per causa sua… Di che creare tensione nel team. E va detto che il pilota australiano in gara è stato molto determinato ed efficace. Quando si è dovuto fermare era quarto, davanti ad Alonso. Per il resto, le posizioni di testa durante tutta la gara sono rimaste sempre le stesse, a parte le momentanee variazioni dovute alle soste per le gomme.
GP DI MALESIA 2014. Ordine di arrivo
CLASSIFICHE MONDIALI PROVVISORIE
PILOTI
1. Nico ROSBERG 43 punti
2. Lewis HAMILTON 25
3. Fernando ALONSO 24
4. Jenson BUTTON 23
5. Kevin MAGNUSSEN 20
6. Nico HÜLKENBERG 18
7. Sebastian VETTEL 15
8. Valtteri BOTTAS 14
9. Kimi RÄIKKÖNEN 6
9. Felipe MASSA 6
11. Jean-Eric VERGNE 4
12. Daniil KVYAT 3
13. Sergio PÉREZ 1
COSTRUTTORI
1. Mercedes 68 punti
2. McLaren-Mercedes 43
3. Ferrari 30
4. Williams-Mercedes 20
5. Force India-Mercedes 19
6. Red Bull-Red Bull 15
7. Toro Rosso-Red Bull 7