STAGIONE COMPROMESSA - Dopo solo tre gare, i tifosi della Ferrari hanno già capito che il mondiale 2020 di Formula 1 sarà avaro di soddisfazioni: finora la monoposto SF-1000 non è stata all’altezza solo dell’imprendibile Mercedes W11, al primo posto in tutte e tre le gare, ma si è dimostrata più lenta anche delle Red Bull RB16, Racing Point RP20 e McLaren MCL35, tanto è vero che la Rossa è al quinto posto della classifica costruttori. Ma come può un team glorioso ed esperto come la Ferrari, che deve puntare sempre alla vittoria, aver concepito una vettura così deludente? Il tema viene approfondito dall’esperto giornalista di Formula 1 Giorgio Terruzzi, che in un articolo sul Corriere della Sera prova a spiegare la crisi della Ferrari.
MOTORE “TRUCCATO”? - Premesso che tutti i team di Formula 1 operano al limite del regolamento tecnico per cercare di avvantaggiarsi interpretandolo spesso a loro vantaggio, secondo la ricostruzione del Corriere, l’inizio di questo momento nero può essere fatto risalire a settembre 2019, dopo la vittoria della Rossa nel Gp d’Italia, perché alcuni team rivali iniziano a sospettare che la power unit della Ferrari possa nascondere irregolarità che le conferiscono più potenza. Ad esternare pubblicamente il sospetto è Max Verstappen della Red Bull, che all’inizio di novembre attacca il team di Maranello e lo accusa di barare. E proprio in autunno si sarebbe verificato un caso di spionaggio industriale, confermato successivamente da un tecnico della Federazione Internazionale dell’Automobilismo (la FIA): una persona a conoscenza dei segreti della Ferrari avrebbe passato informazioni compromettenti ad un team rivale, che a sua volta le avrebbe fatte avere alla FIA.
ACCORDO TARDIVO - Con in mano informazioni “scottanti”, la FIA si attiva per saperne di più e dopo mesi di indagini non riesce a provare nessun illecito, ma raggiunge un accordo con la Ferrari imponendole di rinunciare ad alcuni aggiornamenti per la sua power unit, privandola così di diversi cavalli di potenza. L’intesa arriva a fine febbraio, pochi giorni prima della gara di apertura della stagione (poi annullata a causa della pandemia), dopo che la Ferrari aveva concepito la SF-1000 nell’ottica di massimizzare il suo performante sistema ibrido. Una vera e propria mazzata, a cui la Ferrari non ha saputo porre rimedio nemmeno durante i mesi in cui la Formula 1 è rimasta ferma.
2021 DIFFICILE - E ora? La situazione pare davvero critica per la Ferrari, a maggior ragione dopo che è stata ritardata di un anno l’introduzione del nuovo regolamento tecnico, che avrebbe portato le scuderie a ridisegnare quasi da zero le monoposto: le vetture del 2020 correranno anche nel 2021, dunque la Ferrari sarà al via della prossima stagione con una vettura strettamente derivata dalla sfortunata SF-1000.