SANZIONE PER VERSTAPPEN - Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Formula 1 del Messico e rosicchia altri 7 punti a Nico Rosberg, secondo al traguardo, che mantiene però un vantaggio di 19 lunghezze in classifica generale. Al termine della stagione restano le gare del Brasile e di Abu Dhabi, per 50 punti ancora da assegnare, ma al tedesco basterà “accontentarsi” della seconda posizione (con Hamilton sempre vincitore) per laurearsi campione del mondo: per lui sarebbe il primo titolo. La terza posizione è occupata da Daniel Ricciardo, che approfitta delle penalità inflitte prima a Max Verstappen e poi a Sebastian Vettel, sanzionati dopo il termine della gara: Verstappen prima delle celebrazioni, Vettel tre ore dopo la fine del gran premio, quando ormai sembrava che l’ordine d’arrivo fosse definito.Nei primi dieci sono giunti anche Raikkonen, Hulkenberg, Bottas, Massa e Perez.
VETTEL IN RIMONTA - Al via Hamilton conserva la prima posizione e respinge l’assalto di Rosberg, secondo nelle qualifiche, che non riesce comunque a mantenere il suo ritmo: al nono giro, dopo l’ingresso in pista della safety car, il pilota inglese ha già nove secondi di vantaggio rispetto al compagno di scuderia. Vettel non riscatta in partenza il brutto risultato delle qualifiche (partiva settimo), ma risale dopo la prima sosta ai box, grazie ad una strategia più coraggiosa rispetto agli avversari: il pilota tedesco si ferma al giro numero 33 e rimane in pista 16 giri più a lungo di Hamilton. Esce dai box in sesta posizione, ma con il vantaggio di poter amministrare i pneumatici e averli freschi nel finale. Non a caso ottiene il quarto posto al giro 52 e gira con decisione dopo aver messo nell’obiettivo Verstappen, fin lì terzo, autore di una gara senza sbavature fino al turbolento finale. La Ferrari sceglie per Raikkonen una gara con due soste e non riesce mai a farlo rientrare nella lotta per il terzo posto.
SCREZI E PENALITÀ - Il momento più esaltante della gara si verifica al giro 68: Vettel si porta nelle immediate vicinanze di Verstappen e tenta di sorpassarlo, ma il pilota olandese taglia una chicane e mantiene la terza posizione. Dai box lo invitano a far passare Vettel, perché il taglio della chicane rappresenta un’infrazione, ma Verstappen non dà retta al suo ingegnere e non alza il piede dall’acceleratore. Vettel si innervosisce e via radio insulta Verstappen, ma deve tornar lucido quando Ricciardo prova (inutilmente) a superarlo. Il giovane pilota olandese taglia il traguardo dietro a Hamilton e Rosberg. Si presenta anche nella saletta riservata a chi deve salire sul podio, ma i commissari non lo risparmiano e gli infliggono cinque secondi di penalità, facendolo scivolare in quinta (poi quarta) posizione. Al termine della gara, come riportato sul profilo Twitter della Formula 1, dirà a Vettel di ritornare a scuola e correggere il modo in cui si esprime. La protesta trova concorde Ricciardo, secondo cui Vettel non meritava di salire sul podio.
RECORD DI VITTORIE – Così sarà, perché a gara conclusa si verifica un altro ribaltone: tre ore dopo la fine della gara, dopo un lungo consulto, i commissari infliggono a Vettel una sanzione per aver cambiato traiettoria in frenata mentre Ricciardo stava provando a sorpassarlo, nello stesso frangente di gara in cui Verstappen avrebbe dovuto cedere la posizione a Vettel. La manovra del tedesco è vietata dal regolamento, quindi al suo tempo di arrivo vengono sommati 10 secondi: il ferrarista deve accontentarsi della quinta posizione, dietro a Ricciardo (terzo) e Verstappen (quarto). Per Hamilton è la vittoria numero 51 della sua carriera in Formula 1, che lo porta al secondo posto nella classifica assoluta: ora è alla pari con Alain Prost, mentre al vertice si trova Michael Schumacher con 91 affermazioni. La prossima gara è in calendario domenica 13 novembre a San Paolo, quella finale il 27 a Abu Dhabi.
GP DEL MESSICO: L'ORDINE D'ARRIVO
POS | NO | DRIVER | CAR | LAPS | TIME/RETIRED | PTS |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | MERCEDES | 71 | 1:40:31.402 | 25 |
2 | 6 | Nico Rosberg | MERCEDES | 71 | +8.354s | 18 |
3 | 3 | Daniel Ricciardo | RED BULL RACING TAG HEUER | 71 | +20.858s | 15 |
4 | 33 | Max Verstappen | RED BULL RACING TAG HEUER | 71 | +21.323s | 12 |
5 | 5 | Sebastian Vettel | FERRARI | 71 | +27.313s | 10 |
6 | 7 | Kimi Räikkönen | FERRARI | 71 | +49.376s | 8 |
7 | 27 | Nico Hulkenberg | FORCE INDIA MERCEDES | 71 | +58.891s | 6 |
8 | 77 | Valtteri Bottas | WILLIAMS MERCEDES | 71 | +65.612s | 4 |
9 | 19 | Felipe Massa | WILLIAMS MERCEDES | 71 | +76.206s | 2 |
10 | 11 | Sergio Perez | FORCE INDIA MERCEDES | 71 | +76.798s | 1 |
11 | 9 | Marcus Ericsson | SAUBER FERRARI | 70 | +1 lap | 0 |
12 | 22 | Jenson Button | MCLAREN HONDA | 70 | +1 lap | 0 |
13 | 14 | Fernando Alonso | MCLAREN HONDA | 70 | +1 lap | 0 |
14 | 30 | Jolyon Palmer | RENAULT | 70 | +1 lap | 0 |
15 | 12 | Felipe Nasr | SAUBER FERRARI | 70 | +1 lap | 0 |
16 | 55 | Carlos Sainz | TORO ROSSO FERRARI | 70 | +1 lap | 0 |
17 | 20 | Kevin Magnussen | RENAULT | 70 | +1 lap | 0 |
18 | 26 | Daniil Kvyat | TORO ROSSO FERRARI | 70 | +1 lap | 0 |
19 | 21 | Esteban Gutierrez | HAAS FERRARI | 70 | +1 lap | 0 |
20 | 8 | Romain Grosjean | HAAS FERRARI | 70 | +1 lap | 0 |
21 | 31 | Esteban Ocon | MRT MERCEDES | 69 | +2 laps | 0 |
NC | 94 | Pascal Wehrlein | MRT MERCEDES | 0 | DNF | 0 |