CHE VITTORIA! - Per Charles Leclerc (foto qui sopra) vale più di 25 punti il successo nel Gp d’Italia 2019 di Formula 1, perché il 21enne pilota monegasco riporta la Ferrari sul gradino più alto del podio nella gara di casa nove anni dopo l’ultima volta e rifila una batosta a Lewis Hamilton, che riesce a scavalcarlo dopo averlo tallonato per 42 giri su 53. Il campione del mondo si deve accontentare del terzo posto, alle spalle pure di Valtteri Bottas, suo compagno di scuderia alla Mercedes. Quarta e quinta le Renault di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg, ma c’è gloria anche per Antonio Giovinazzi dell’Alfa Romeo, che ottiene due punti tagliando il traguardo in nona posizione.
VETTEL ULTIMO - Leclerc difende la prima posizione al via e respinge il primo assalto di Hamilton, che poco dopo ingaggia un breve duello con Bottas: prima viene superato, ma poi rifà sua la seconda posizione. Sebastian Vettel fa lo stesso con Hulkenberg, ma il suo Gran Premio d’Italia è compromesso già dopo 7 giri, perché il tedesco si gira e nel rientrare in pista urta la Racing Point di Lance Stroll: dal quarto posto Vettel precipita all’ultimo, dopo essersi fermato a cambiare musetto e aver scontato la penalità dopo il contatto. Davanti invece Leclerc fa il possibile per lasciarsi alle spalle Hamilton, che staziona a circa 1/1,5 secondi.
GUERRA DI NERVI - Leclerc riesce a difendere la posizione dopo il pit stop di Hamilton, ma è al ventitreesimo giro che il ferrarista fa vedere di che pasta è fatto: il pilota inglese lo affianca ma Leclerc è bravo a chiudere la “porta”, mandando Hamilton sull’erba. La decisa manovra scatena il boato dei tifosi sugli spalti, ma non lascia indifferenti i commissari di gara, che decidono di “ammonire” il ferrarista sventolandogli la bandiera bianconera (una seconda manovra di quel tipo gli sarebbe costata la squalifica). Il testa a testa fra Leclerc e Hamilton diventa una guerra di nervi, che a sorpresa l’inglese perde: al quarantaduesimo giro va lungo nella frenata dopo il traguardo e si fa superare da Bottas. Quest’ultimo mette fiato sul collo a Leclerc, bravissimo però a restare glaciale e non farsi superare sfruttando la maggiore velocità in rettilineo della Ferrari.