19 RECORD - Vincere il titolo arrivando nono al traguardo (qui per saperne di più) non rientrerà fra i record che Lewis Hamilton ha stabilito in Formula 1, a partire da quelli ottenuti in gioventù (a 22 anni, 4 mesi e 6 giorni fu il più giovane in testa al campionato) fino ai risultati della stagione in corso: il pilota inglese detiene da poche settimane il primato assoluto per numero di pole position (72) e partenze dalla prima fila (117). Hamilton ha stabilito 19 record in 11 stagioni nella massima categoria dell’automobilismo e ieri quasi non si capacitava di aver vinto il titolo finendo la gara così in fondo, soprattutto alla luce dei risultati a cui è abituato da quando corre alla Mercedes, il team che lo ha reso grande nelle ultime 5 stagioni: il 32ene inglese è andato a podio in 70 gare delle 95 che ha disputato con il team tedesco.
1 DEI 5 - Hamilton da ieri appartiene alla ristretta cerchia di piloti con almeno quattro titoli in Formula 1, riconoscimento che vale ben più di ogni altro record, perché lo mette alla pari di altri due campionissimi: solo Alain Prost e Sebastian Vettel hanno conquistato 4 allori, mentre Juan Manuel Fangio (5 titoli) e Michael Schumacher (7) sono quelli che ne hanno vinti di più in assoluto. Hamilton è inoltre l’unico britannico con 4 titoli in Formula 1. Avendo 32 anni, il pilota inglese è ancora relativamente giovane e ha tutto il tempo per ritoccare altri record, a partire dal numero assoluto di vittorie: gliene mancano 29 per arrivare 91 alle di Schumacher. Ciò significa correre almeno 3 o 4 anni, quanto basterebbe per avvicinarsi al numero di titoli vinti in carriera dall’ex ferrarista, che si aggiudicò il 4° alloro a 32 anni ma vinse gli altri 3 di fila.
AL TAVOLO DA VINCENTE - Hamilton ha prolungato il suo contratto con la Mercedes per l’ultima volta nel 2015 (l’accordo scadrà nel 2018) e può sedersi ora al tavolo delle trattative in posizione di forza, ben sapendo che il team tedesco difficilmente si risparmierà davanti alle sue richieste. È difficile infatti pensare a un epilogo diverso rispetto al prolungamento della scadenza e al rialzo del compenso: Vettel ha rinnovato pochi mesi fa il suo accordo in scadenza con la Ferrari e messo fine a fantasiose ipotesi di mercato, che coinvolgevano anche Hamilton, nell’ambito di un possibile “scambio” di sedili. È ancor più difficile pensare all’ipotesi del ritiro, a cui l’inglese aveva accennato nel corso di un’intervista a fine giugno, smentendo però le sue parole nell’arco di pochi giorni.