NESSUN LICENZIAMENTO - È durato circa dieci giorni il periodo di amministrazione controllata alla Force India, il team indiano di Formula 1 (ma con sede in Inghilterra) che quest'anno sta faticando a ripetere gli ottimi risultati delle ultime stagioni: è al sesto posto nella classifica costruttori, dopo aver finito al quarto i campionati 2016 e 2017. La società incaricata di trovare un nuovo proprietario ha raggiunto nelle scorse ore un accordo con un fondo di investitori guidato dall'uomo d'affari canadese Lawrence Stroll, padre di Lance, il 19enne che quest'anno corre il secondo campionato di Formula 1 per la Williams. I fondi messi a disposizione dai nuovi investitori serviranno per pagare i fornitori, mantenere operativi i 405 dipendenti della scuderia e far sì che i risultati sportivi della Force India non vengano compromessi.
IL PROPRIETARIO NEI GUAI - È noto da tempo che la Force India non sta attraversando un periodo fortunato a livello economico, complici le difficoltà personali del vecchio proprietario Vijay Mallya (ha acquistato il team nel 2007), arrestato a Londra una prima volta il 18 aprile dell'anno scorso con l'accusa di frode e una seconda il 3 ottobre con l'accusa di riciclaggio di denaro. Le difficoltà economiche e manageriali si sono riflesse sui risultati in pista, peggiori rispetto allo scorso anno nonostante il team non abbia cambiano né motori (arrivano dalla Mercedes) né piloti (sono Sergio Perez e Esteban Ocon). La situazione all'interno del team è precipitata venerdì 27 luglio, quando il pilota Sergio Perez ha deciso di intentare una causa in tribunale contro la Force India lamentando di non aver ancora ricevuto stipendi dell'anno scorso. Da qui la decisione del tribunale di nominare la società londinese FRP Advisory LLP, specializzata nel liquidare e risanare aziende anche in ambito sportivo: era già intervenuta in occasione del fallimento della scuderia Manor.