UMILIAZIONE - Giunto alla settima gara, il campionato Formula 1 2020 fa tappa in Belgio, gara storicamente favorevole alla Ferrari: il team di Maranello ha vinto nel 2018 e 2019, ma sono stati ben diciotto i successi dal 1950 (quando si svolse la prima edizione valida per il campionato Formula 1), contro i quattordici della McLaren e gli otto della Lotus. Quest’anno arriva un nuovo record, ma in negativo, perché il Cavallino non era mai andato così male nel Gran Premio del Belgio: dopo una gara incolore, arrivata dopo qualifiche altrettanto opache, Sebastian Vettel ha tagliato il traguardo al tredicesimo posto e Charles Leclerc al quattordicesimo, entrambi fuori dalla zona punti.
DOPPIETTA MERCEDES - A gioire sono le imbattibili Mercedes, entrambe sul podio: la vittoria è andata a Lewis Hamilton vincitore del quinto Gp della stagione e dell’ottantanovesimo in carriera, due in meno rispetto al record assoluto di Michael Schumacher, mentre alle sue spalle è arrivato Valtteri Bottas. Terzo Max Verstappen della Red Bull, davanti alle ottime Renault di Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon; il team francese sembra aver finalmente trovato la competitività e può consolidare il ruolo di terza scuderia del campionato, alle spalle di Mercedes e Red Bull. Seguono Alex Albon della Red Bull, Land Norris della McLaren, Pierre Gasly della Alpha Tauri e le Racing Point di Lance Stroll e Sergio Perez.
TUTTO LISCIO - Hamilton si impone con grande autorevolezza, perché difende la prima posizione al via e inizia fin da subito a guadagnare terreno su Bottas, bravo a respingere l’attacco di Verstappen. Il via è anche l’unico momento di “vitalità” delle Ferrari: grazie all’ottimo spunto, Leclerc guadagna quattro posizioni e passa dalla tredicesima alla nona. Fin dai primi giri, però le iniziano a denotare problemi di velocità nei rettifili e in sette giri Leclerc viene superato agevolmente da Gasly, Perez, Norris e Kvyat, ritrovandosi dunque in tredicesima posizione, la medesima da cui partiva; in questa fase della gara, le Ferrari fanno segnare i tempi peggiori fra tutte le monoposto in gara. All’undicesimo giro, dopo un contatto fra Giovinazzi dell’Alfa Romeo e George Russell della Williams, entra la safety car e molti piloti ne approfittano per cambiare pneumatici.
FERRARI “SVERNICIATE” - Alla ripartenza, dopo l’ingresso ai box della safety car, Hamilton è ancora il più lesto e dopo poche curve ha già un secondo di vantaggio su Bottas. Al diciassettesimo giro, Vettel viene superato in rettifilo da Kimi Raikkonen dell’Alfa Romeo, monoposto fra le meno competitive dello schieramento: un’umiliazione. Il medesimo copione si ripete al trentatreesimo giro, ma questa volta è Gasly a “sverniciare” Vettel. La gara sembra non dover regalare altre emozioni, ma Hamilton ci mette del suo per riaprirla: al sestultimo giro, il pilota inglese va lungo alla prima curva, ma il vantaggio su Bottas è tale da non farlo preoccupare. Da questo momento in poi, però, il campione inglese alza il ritmo e decide di non correre altri rischi fino alla bandiera a scacchi.