FALSI SCOOP - Era il 29 dicembre 2013 quando Michael Schumacher batté la testa contro una roccia e vide cambiare per sempre il corso della propria vita. Il suo lento percorso di riabilitazione è diventato spesso argomento d’attualità, complice l’affetto dei tifosi e le continue speculazioni della stampa più morbosa. L’ultimo falso scoop risale al 22 dicembre: il magazine Bunte scrisse a grandi caratteri che l’ex ferrarista riuscirebbe ad alzarsi dal letto ed a compiere piccoli passi, seppur aiutato dai fisioterapisti. Bunte citava un amico di Schumacher, ma tale ricostruzione è stata prontamente smentita dalla famiglia: la portavoce Sabine Kehm ha spiegato al settimanale Bild che “queste notizie ci costringono a sottolineare come l'affermazione che Michael possa camminare di nuovo sia priva di fondamento. Certe speculazioni sono irresponsabili”.
PRIVACY - La famiglia ed i più stretti collaboratori hanno sempre invocato il massimo riserbo, fornendo sporadici aggiornamenti sulle reali condizioni di salute: l’ultimo bollettino risale al maggio scorso, quando Kehm rivelò che il sette volte iridato “fa continui progressi. Sarà una lunga battaglia per lui e tutte le persone che gli stanno accanto. Noi siamo felici di affrontarla a testa alta”. Il pensiero della famiglia è stato riassunto nelle scorse ore dall’avvocato Felix Damm, che tutela Corinna Schumacher ed i figli Gina Marie e Mick. “L'incidente occorso a Michael Schumacher due anni fa è stato un evento di attualità che andava riportato - spiega il legale. Non vale altrettanto per il ricovero e per la convalescenza”.
SCHUMI-DAY - Con queste parole Damm indirizza un messaggio anche allo storico manager del campione tedesco, Willi Weber, che subito dopo Natale ha lanciato un duro j’accuse verso Corinna. “Mi nega qualsiasi contatto con Michael - le parole di Weber in un lungo post su Facebook. Ho chiesto più volte il permesso di fargli una visita, ma ogni volta senza successo. Non so cosa ci sia dietro. Recentemente mi è stato detto che era per paura dei batteri. La situazione per me è terribile”. Le parole di Weber sono mitigate da una bella iniziativa annunciata per l’estate 2016, quando sul circuito tedesco di Hockenheim si svolgerà il Gp di Formula 1 (29-31 luglio): un club di tifosi vuole organizzare lo Schumi Day, ovvero un incontro riservato a tutte le persone che hanno tifato il sette volte campione. I responsabile della pista hanno ammesso di tenere in considerazione l’iniziativa.
I FATTI - Schumacher ha riportato un grave trauma alla testa a Méribel, in Francia, nel corso di una giornata sugli sci in compagnia del figlio Mick e di alcuni amici. I medici notano subito danni al cervello e lo mettono in coma farmacologico. Nel luglio 2014 viene trasferito dal reparto di terapia intensiva a quello di riabilitazione, ma già il 16 dello stesso mese abbandona l’ospedale di Grenoble (dove si trovava fin dalle ore successive all’incidente) e si trasferisce nell’ospedale universitario di Losanna. Nel settembre 2014 viene trasportato nella sua casa di Gland, in Svizzera, dov’era stata costruita una sezione apposita per la riabilitazione. Schumacher è il pilota di maggior successo ad aver mai corso in Formula 1: detiene il record per il maggior numero di vittorie (91), per il maggior numero di pole position (68) e per il maggior numero di titoli mondiali (7), cinque dei quali vinti con la Ferrari.