INTRATTENIMENTO E RICERCA - Il tema dello sviluppo della mobilità elettrica è sempre più rilevante e occasioni come la tappa romana del campionato di Formula E avvicinano il grande pubblico a questo argomento. Michael Carcamo (foto qui sopra), direttore generale di Nissan Motorsport ci spiega l’importanza per il marchio giapponese di partecipare a questo campionato e il rapporto tra le corse e lo sviluppo delle future auto di produzione a batterie.
Quali sono le ragioni che hanno portato la Nissan a competere in Formula E?
“Tra i motivi che hanno spinto la Nissan a partecipare a questo campionato, la volontà di portare la nostra esperienza, accumulata con le auto stradali elettriche, nelle corse. Ma l’aspetto più interessante di questa esperienza è quello di sapere che imparerai tutto molto velocemente: in gara il tempo è limitato e la pressione non è quella con cui lavori nello sviluppo di un’auto di produzione. Qua possiamo provare nuove idee molto più velocemente e vedere in poco tempo se funzionano”.
Che travaso tecnologico è possibile tra, per esempio, il powertrain di un’auto di Formula E e una EV stradale?
“I fondamenti del motore elettrico di un’auto da gara e di una ‘normale’ sono gli stessi, e questo è molto importante per lo sviluppo delle nuove tecnologie. Al momento le differenze più importanti sono la maggiore leggerezza ed efficienza del motore da corsa, ma la tecnologia sviluppata per la Formula E sarà sempre trasferibile sulle auto di produzione”.
Per quanto riguarda la carica, invece, il regolamento impone a tutti i team l’utilizzo dello stesso pacco batterie; Carcamo indica la ragione di questa scelta affermando che “tutti utilizzano le stesse batterie per potersi concentrare unicamente sullo sviluppo del motore elettrico. Si potrebbe ovviamente utilizzare la propria tecnologia anche in questo caso ma secondo me distoglierebbe l’attenzione dal focus principale del lavoro di sviluppo, ovvero proprio il motore”.
Secondo lei, nel prossimo futuro, la Formula E potrà diventare più importante della F1?
“La Formula E non ha bisogno di competere con gli altri campionati per stabilire quale sia migliore. Ciò che conta è l’audience, specialmente in un periodo come questo dove il pubblico di tutte le competizioni automobilistiche è andato riducendosi. La mia idea è che la Formula E coinvolgerà una platea unica, che aiuterà tutto il motorsport in generale a tornare a crescere”.
Tornando al discorso sull’implementazione delle soluzioni utilizzate nelle corse alle auto di produzione in comparazione tra Formula E e Formula 1, Carcamo afferma nuovamente che “è più facile e pertinente il passaggio dalle corse alla strada con le vetture elettriche perché in Formula 1 si cerca di ottenere il meglio da tecnologie che non sono direttamente utilizzate dalle auto di produzione mentre è molto più semplice prendere un’innovazione dalla Formula E e portarla su un’auto di produzione visto che i principi di funzionamento sono gli stessi”.