La Aston Martin DB11 è il primo frutto della gestione congiunta fra il gruppo Investindustrial dell'italiano Andrea Bonomi, che detiene la maggioranza del pacchetto azionario della casa inglese, e la Mercedes (anch'essa proprietaria di una quota, e che fornisce un supporto tecnico). Come è tradizione per le Aston Martin, questa raffinata granturismo ha la scocca in alluminio; è invece una novità l'adozione del turbo per i motori, che sono un 12 cilindri 5.2 (inizialmente con 608 CV, poi passati a 639) o un 8 cilindri 4.0 con 510 cavalli (quest'ultimo, di origine Mercedes). Pur richiamando il classico stile delle GT inglesi, l'aspetto della DB11 è molto moderno e vanta un'aerodinamica avanzata; degno di nota lo spoiler posteriore "invisibile" (per generare l'opportuna deportanza, i flussi dell'aria sono incanalati all'interno della carrozzeria). L'opulento interno, rivestito praticamente tutto in pelle, offre due posti più due "di emergenza"; le prestazioni sono entusiasmanti per la V8 ed eccezionali per la V12; eccellente la guidabilità, pur in presenza di un comfort di buon livello.