Questa supercar racchiude in sé due vetture: un’affascinante spider dalle forme sinuose e, chiudendo il tetto retrattile in metallo, una “cattivissima” coupé. La raffinata soluzione della capote rigida (di realizzazione tutt’altro che facile per un’auto con motore posteriore centrale) è ripresa dalla precedente 458 Spider, ma con un vantaggio in più: nella Ferrari 488 Spider si può azionare con l’auto in movimento fino a 45 km/h. L’aggravio di peso rispetto alla coupé è di soli 50 kg, tra l’altro in posizione vicina al baricentro, quindi non disturbano il comportamento della vettura nelle curve. E infatti le prestazioni sono pari a quelle della versione chiusa, che monta lo stesso V8 biturbo da 721 cavalli: ovviamente, in questo caso il grintoso rombo si sente ancora meglio. Identiche le raffinate soluzioni tecniche che riguardano l’aerodinamica (come il flap a controllo elettronico sotto la vettura o lo spoiler posteriore “soffiato”, un brevetto della Ferrari). L’elettronica entra anche pesantemente nella gestione della dinamica di guida, ma senza togliere un briciolo di piacere al “pilota”: cambiando la posizione del manettino si varia la risposta del cambio robotizzato a doppia frizione a sette marce, del differenziale autobloccante, del sistema di trazione e degli altri controlli. Potentissimi i freni carboceramici. Ciliegina sulla torta, i sette anni di manutenzione ordinaria gratuiti (come per le altre Ferrari di serie).