La Volvo C40 è il primo modello solo elettrico della casa: deriva dalla XC40, rispetto al quale ha un tetto più “da coupé” (ma questo non riduce di molto l’abitabilità: dietro, solo chi è più alto di 190 cm tocca il soffitto con la testa). Ha dimensioni compatte e ben si destreggia nel traffico. Solo discreto, però, il bagagliaio; e quello davanti è alto appena 15 cm, nonché scomodo da usare: si apre tirando una leva vicino ai pedali e poi sollevando a mano un coperchio di plastica. Di qualità insonorizzazione e dotazione di sicurezza (la guida semiautonoma di Livello 2 è di serie). Gli interni sono ben fatti, ma un po’ austeri e poco luminosi (ci sono solo neri). L’auto può ricevere via internet aggiornamenti per ogni componente elettronico: dagli Adas ai sistemi di gestione della batteria passando per il sistema multimediale. Quest’ultimo è raffinato: si basa su Android Automotive e integra i servizi di Google (Maps per navigare, assistente vocale ecc.). Sicura e con una bella tenuta di strada, specie con i cerchi più grandi non filtra al meglio le asperità della strada. Lo sterzo è preciso ma non diretto; e risulta un po' faticoso da azionare. Non manca la funzione one-pedal, che aumenta di parecchio il freno motore (e quindi il recupero di energia), arrivando all'arresto della vettura; ma, anche senza usarla, la frenata è potente e ben modulabile.