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Addio a Sergio Marchionne

25 luglio 2018

Il decesso a seguito di complicazioni durante l’intervento al quale si è sottoposto a Zurigo il 28 giugno. Il mondo dell’auto perde uno dei suoi manager più rappresentativi di sempre.

Addio a Sergio Marchionne

UNA STORIA - “Ha sgobbato sino alla pensione e poi se n’è andato prima di godersela”. Quante volte abbiamo sentito questa frase. Ma questa volta lo sfortunato è Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler Automobiles e della Ferrari, manager strapagato (la sua fortuna è stimata in circa mezzo miliardo di euro) e ammirato in tutto il mondo. Anche per il suo stile - “il manager col maglioncino” - ma soprattutto per come ha saputo prendere le redini del gruppo Fiat quando quest’ultimo era in stato comatoso, e riportarlo a un ruolo di protagonista, fino all’intuizione che l’altrettanto agonizzante gruppo Chrysler poteva essere l’occasione per un clamoroso rilancio. E l’operazione è riuscita, riportando all’onor del mondo anche la casa americana, con la sua “pepita d’oro” Jeep. Una storia manageriale e industriale esemplare e anche appassionante. Una storia che doveva concludersi nella prossima primavera con il ritiro soft di Marchionne, e che invece è arrivata al termine con un finale drammatico: il consiglio di amministrazione del gruppo FCA convocato d’urgenza per decidere la successione a Marchionne, ricoverato in condizioni gravi in un ospedale svizzero. 

PLURILAUREATO - Sergio Marchionne era nato a Chieti, in Abruzzo, il 17 giugno del 1952. Il padre Concezio era maresciallo dei carabinieri. Dopo il pensionamento decide di emigrare in Canada dove ci sono dei parenti che hanno avviato un’attività. Sergio ha 14 anni e si inserisce nel mondo scolastico canadese senza problemi. Fa i suoi primi studi superiori in filosofia, conseguendo la laurea preso l’università di Toronto. Poi intraprende studi in legge e un master in Business Administration. Inizia a lavorare come avvocato specializzato in materia economica. Si sposa con Orlandina, una conterranea emigrata in Canada (da cui si separa nel 2012), da cui ha due figli, Alessio Giacomo (28 anni) e Jonathan Tyler (23 anni).

NEL SETTORE ECONOMICO - Nel 1983 abbandona l’attività indipendente ed entra nel settore delle attività di controllo finanziario e gestionale. È assunto dalla Deloitte Touche come esperto in materia fiscale. Dopo due anni passa al Lawson Mardon Group, una importante società di Toronto, con l’incarico di controllore di gruppo e poi direttore dello sviluppo aziendale. Nel 1989 cambia ancora approdando alla Glenex Industries. L’anno successivo lavora per la Acklands come responsabile della finanza e per il gruppo Lawson, passato sotto il controllo alla Alusuisse Lonza, con incarichi sempre più di rilievo nel settore legale. Approda così in Svizzera, alla sede centrale di Alusuisse Lonza, a Zurigo, fino a essere nominato amministratore delegato.  

SEMPRE PIÙ IN ALTO - Dal 1989 al 1990 è nominato vice presidente esecutivo della Glenex Industries. Dal 1990 al 1992 ricopre il ruolo di responsabile dell'area finanza della Acklands e, contemporaneamente, la carica di responsabile per lo sviluppo legale e aziendale presso il Lawson Group, acquisito nel frattempo da Alusuisse Lonza (Algroup). Qui ricopre ruoli di crescente responsabilità, presso la sede centrale di Zurigo, fino a diventarne l'amministratore delegato.

ARRIVA IN SVIZZERA - Nel 2002 ha l’incarico di amministratore delegato del Gruppo SGS di Ginevra, leader internazionale nel campo delle certificazioni, delle ispezioni e delle verifiche aziendali. In quel contesto Marchionne si fa conoscere ai massimi livelli degli ambienti economici internazionali. Tra chi ne viene a conoscere le doti e le qualità c’è anche Umberto Agnelli, che nel 2003 lo chiamò nel consiglio di amministrazione della Fiat. L’anno successivo, il 1° giugno 2004, fu nominato amministratore delegato, con la casa automobilistica che versava in stato prefallimentare. Marchionne iniziò un profondo lavoro di ristrutturazione. 

GRANDE NEGOZIATORE - Come elemento fondamentale per l’avvio di questa opera ci sono i frutti del suo primo grande successo manageriale: mettendosi in evidenza come formidabile negoziatore ottiene dalla General Motors 1,5 miliardi di euro come sorta di penale per non avere portato a termine l’acquisto della Fiat. L’accordo di collaborazione tra Fiat e GM prevedeva infatti questa clausola. È l’occasione che fa parlare di Marchione in tutto il mondo dell’auto. E nel 2005 diventa anche amministratore delegato della società Fiat Auto, seguendo da vicino la ridefinizione dei programmi industriali. 

CRESCITA DI VALORE - Da allora la Fiat comincia un percorso di risanamento che dai 47 miliardi di euro di ricavi del 2004 arriva ai 141 miliardi del 2017 (considerando ovviamente l’insieme di FCA). La capitalizzazione borsistica ha seguito questo percorso di crescita: soltanto nel 2014 arrivava a 5,5 miliardi, mentre attualmente il gruppo FCA e le società sorte dalle varie separazioni dal gruppo (CNH e Ferrari) capitalizzano oltre 60 miliardi di euro.

PERCORSO DI SUCCESSO - La strategia di prodotto voluta da Marchionne ha visto la scelta di una gamma più redditizia, con grande rilievo al marchio Jeep, le cui vendite sono cresciute sino a oltre un milione, e con il rilancio della Maserati e della Alfa Romeo con una collocazione tra i marchi di prestigio. Fino al raggiungimento dell’obiettivo fondamentale degli ultimi anni: l’eliminazione del debito. Sotto la sua guida avviene lo sviluppo e il lancio della Fiat 500 nel 2007, che ha avuto il significato della svolta per il gruppo Fiat. Poi il grande colpo d’ala strategico: nel 2009, nel pieno della peggiore crisi attraversata dal settore auto, la Fiat acquisisce il gruppo Chrysler (che comprende i marchi Jeep, RAM e Dodge). L’accordo prevede che la Fiat abbia il 20% delle azioni della Chrysler, con possibilità poi di accrescere tale quota, come poi avverrà. Nasce così il gruppo Fiat Chrysler Automobiles che conosciamo oggi, che è stato capace di risanare le aziende, restituire i prestiti ricevuto dallo Stato americano per il salvataggio della Chrysler e diffondere in tutto il mondo i modelli Jeep, veicolo fondamentale dello sviluppo economico del gruppo.



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Ritratto di Prrrrr
25 luglio 2018 - 11:43
Poverino, mi dispiace è stato veramente un grande Manager, R.I.P.!
Ritratto di MAXTONE
25 luglio 2018 - 12:23
Un leader carismatico oserei dire. Economicamente parlando ha fatto l'impossibile per Fiat prima ed FCA poi. Abili e talentuosi come lui forse solo Carlos Ghosn.
Ritratto di Lancia Rulez
25 luglio 2018 - 11:48
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di Lancia Rulez
25 luglio 2018 - 12:14
Perché avete fatto eliminare il mio commento? Della morte di Lancia però nessuno ne parla, meglio fare articoli sul tizio l'ha fatta morire, bravi i miei complimenti, libertà d'espressione questa sconosciuta!!
Ritratto di UnAltroFiattaro
25 luglio 2018 - 12:24
Sono un Lancista anche io, ma la scelta non certo facile di mettere in stand-by il marchio era obbligata, bisognava per forza concentrare gli investimenti in marchi più globali per far crescere il gruppo... E comunque è molto meglio un marchio in stand-by piuttosto che venduto a qualche casa cinese che faceva come con Saab o Rover...!!!
Ritratto di Giuliopedrali
25 luglio 2018 - 13:25
Sinceramente Rover e tra un po' SAAB stanno rinascendo coi cinesi. E guarda Volvo o Jaguar Land Rover a cinesi e indiani: un successo dietro l'altro.
Ritratto di UnAltroFiattaro
25 luglio 2018 - 15:46
Solo Jaguar e Land Rover, che tra l'altro sono di proprietà indiana... Saab e Rover sono anni che devono "rinascere"... Per Volvo è vero, ma parliamo di un marchio molto più conosciuto nel mondo rispetto a Lancia.
Ritratto di Giuliopedrali
25 luglio 2018 - 16:31
Guarda Roewe e MG quanti milioni di auto vendono in Cina e MG cinese in Gran Bretagna vende già più di Alfa Romeo (Carsalebase.com o Bestsellingcars.blog).
Ritratto di Roomy79
25 luglio 2018 - 17:50
1
Si oppure come volvo e land rover-jaguar...
Ritratto di Fr4ncesco
25 luglio 2018 - 12:25
2
C'è differenza tra la libertà di espressione e la libertà di dire idiozie. Il diritto di parola non significa avere il diritto di stupidaggini ed offendere.
Ritratto di Sprint105
25 luglio 2018 - 12:30
Scusa @LanciaRulez ma penso che tu ti stia sbagliando. Ognuno può dire ciò che pensa, questa è la libertà di espressione, ma senza scadere negli insulti, come nel tuo post. Per questo credo che la redazione l'abbia rimosso. Io, per esempio, non condivido il tuo giudizio, ma lo rispetto perché è il tuo pensiero. Della morte della Lancia sono anche io molto dispiaciuto, anche perché ho avuto in passato auto di questa casa, di cui conservo un bel ricordo. Tuttavia, penso che Marchionne sia stato un grande. Senza di lui oggi non solo sarebbe morta la Lancia, ma probabilmente anche gli altri marchi del gruppo. Il mio timore per il futuro è che, dopo di lui, il gruppo perda la sua italianità e diventi troppo americano. Ho paura anche per il futuro degli stabilimenti italiani.
Ritratto di Prrrrr
25 luglio 2018 - 12:51
Perche c'è un limite a tutto, se è stato rimosso ci sarà stato un motivo... ma te pare il momento de fa polemica su ste cose? Dai più valore ad un Marchio di fronte alla Morte di una Persona? Ma come stai messo... Lancia è lustri che è agonizzante, Marchionne aveva altre priorità, ha risollevato il Marchio e magari in futuro chissà... ma Lancia resta comunque, Marchionne non più. In questo caso magari è meglio il silenzio non credi?
Ritratto di SZAGAMI
26 luglio 2018 - 10:15
Probabilmente per salvare il gruppo ha dovuto sacrificare un marchio.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
25 luglio 2018 - 18:45
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Ritratto di IloveDR
25 luglio 2018 - 18:57
3
non so cosa hai scritto Lancia Rulez, ma io ti sono solidale...per quello che può servire in questo mare di ipocrisia
Ritratto di MAXTONE
25 luglio 2018 - 19:59
Per me è stato un grandissimo, voglio dire: Ha risanato completamente un gruppo che era messo malissimo nel 2004, ancora ricordo le frasi di scherno di CEO di altri gruppi sul matrimonio con Chrysler: "Non è che se metti due malati a letto insieme ne vien fuori un individuo sano", non ricordo chi ma qualcuno lo disse e quelle parole se le è dovute rimangiare poi e con grande scorno, gli sta bene. È chiaro che è stato molto piu' facile il compito di altri CEO, Akyo Toyoda ad esempio quando ha preso in mano le redini del gruppo Toyota nel 2010 si è trovato un azienda che aveva tutti i conti a posto, profitti e ricavi alle stelle e una liquidità superiore a quella di tutti gli altri gruppi al mondo...ottimo CEO per carità, grandissimo appassionato di auto, ma a prendere in mano un azienda come la Toyota del 2010 era cosa ben più facile del compito riservato a Marchionne nel 2004.
Ritratto di Fr4ncesco
26 luglio 2018 - 09:42
2
Assolutamente sì, un personaggio che si è fatto da solo e che ha applicato una mentalità efficiente, seria e responsabile, "strapagato" citando l'articolo, ma meritatamente alla posizione e ai risultati raggiunti. Altro che tutti i manager fannulloni e mentecatti a cui siamo abituati, ce ne fossero di persone intellettualmente oneste e che lavorano sodo come lo è stato Marchionne.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
25 luglio 2018 - 11:48
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Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
25 luglio 2018 - 11:58
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Ritratto di Mattia Bertero
25 luglio 2018 - 11:52
3
Condoglianze alla famiglia.
Ritratto di Fr4ncesco
25 luglio 2018 - 11:53
2
Tragica notizia anche inaspettata, visto il riservo della famiglia e dell'azienda verso la malattia, anche se il decorso degli ultimi giorni non poteva che portare a male. Sentite condoglianze ai parenti, addio caro Sergio.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
25 luglio 2018 - 11:55
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Ritratto di Bruno91
25 luglio 2018 - 12:19
1
Sono molto dispiaciuto. È stata una persona che ha fatto una grande carriera e sarà ricordato per sempre.
Ritratto di UnAltroFiattaro
25 luglio 2018 - 12:19
Un grande maneger, odiato da molti anche se forse sarebbe più giusto ammettere invidiato (...) Ha fatto quello che nessun'altro AD è riuscito a fare e ha trasformato la FIAT in un'azienda veramente globale. Difficilmente sarà possibile trovare un sostituto di pari capacità. La sua è "la storia di un uomo che rimmarà nella storia" con un epilogo purtroppo in stile epico... Grazie Sergio, penso che tutti gli italiani dovrebbero esserti grato per quello che hai fatto per la più importante azienda del paese.
Ritratto di UnAltroFiattaro
25 luglio 2018 - 12:25
(Manager)
Ritratto di news
25 luglio 2018 - 23:15
Un gigante della nostra storia,uno cosi ne nasce ogni 100 anni.grazie da italiano a Marchionne ...un Italiano vero.Figlio di un Carabiniere.
Ritratto di jiboom
25 luglio 2018 - 12:24
Insomma, a quest uomo, non gli è stato risparmiato proprio niente ! Dopo aver lavorato sodissimo per 15 anni per radrizzare un gruppo in perdizione assoluta, dopo aver subito tante e tante critiche da millioni di utenti (che spesso non ci capiscono una zecca di gestione..), dopo aver preso una decisione di finalmente poco a poco passare il bastoncino, arriva questa ricompensa ??? A volte, questa vita è proprio una porc** carogna !! Signore marchionne non avrà mica fatto un lavoro privo di nessun diffetto (Chi lo puo pretendere ???), ma almeno dobbiamo riconoscere che il gruppo FCA adesso puo ripartire su delle basi fortissimi, e anche se marchionne è stato fin troppo "razionale" a volte, almeno oggi, la situazione sembra più confortevole che 15 anni fa. Grazie signore Marchionne, per l'esempio che ci ha dato a tutti. RIP
Ritratto di Roomy79
25 luglio 2018 - 19:14
1
A mente fredda e giusto fare un’analisi sul suo operato, che come quello di tutti noi ha luci e ombre. Rispetto per la persona, per la famiglia, ma neppure inutili mitizzazioni e apologie. E stato un grande finanziere, il valore che ha creato deriva per lo più da questa abilità, nel mungere gm e governo usa al momento giusto, ha monetizzato il marchio ferrari portandolo in borsa. Niente da dire, un fuoriclasse. A livello di prodotto una gestione appena sufficiente, mai innovativi , sempre secondi o ultimi su tutto, suv, premium, rinnovo dei modelli (vedi punto o Giulietta) cifre sulle vendite e obiettivi di Alfa sparate a caso e mai centrate, per non parlare del ritardo notevole su ibrido e elettrico (leggetevi cosa diceca un e mezzo anno fa). Qui a Torino in 14 anni a Mirafiori la cassa integraZione non si è mai fermata...e i diritti degli operai sono stati ben ben calpestati in nome del tanto decantato profitto. Condoglianze alla famiglia, comunque un personaggio che rimarrà nella storia per carisma e capacità
Ritratto di Rieccomi
25 luglio 2018 - 12:31
I detrattori sono stati sconfitti dai fatti. Specie la FIOM e certa stampa. Ma queste cose saranno ancora più chiare tra pochi anni.
Ritratto di Giuliopedrali
25 luglio 2018 - 12:34
Mi dispiace anche perché oltretutto era anche simpatico. Speriamo che ora che i conti sono apposto FCA rinasca.
Ritratto di dottorstrange
25 luglio 2018 - 13:52
Quanta ipocrisia sono giorni che scrivi commenti vergognosi su quest'uomo, che era agonizzante in ospedale. Ora ti è simpatico pure? Non avete un minimo di decenza proprio, almeno zittitevi.
Ritratto di impala
25 luglio 2018 - 14:35
... quoto al 100%, grazie a te dottorstrange per questa risposta
Ritratto di probus78
25 luglio 2018 - 12:50
Persona e manager che ho da sempre ammirato. Probabilmente il salvataggio del gruppo Fiat (oggi Fca + Cnh + Ferrari) lo poteva raggiungere solo lui, ed in questo Umberto Agnelli è stato profetico. Un vero peccato averlo perso, umanamente ed anche professionalmente, visto che anche in pensione avrebbe continuato a collaborare in Exor. Quanto alle critiche, in Italia funziona da sempre così: più si è bravi e più letame si riceve addosso. E' tipico dell'italianità. Sentite e profonde condoglianze alla famiglia.
Ritratto di Roomy79
25 luglio 2018 - 19:19
1
Trovo che uno dei meriti maggiori sia stato opporsi fermamente a nuovi eco incentivi in periodo di governo Prodi, dicendo che erano una droga per il mercato e facevano piu danno che altro. Ogni casa doveva trovare la sia quota e stabilizzarsi in base alle richieste reali. In questo caso tanto di capppello...se poi avesse speculato un po’ meno sul ricorso alla cassa integ. Mentre il gruppo fa utili miliardari...
Ritratto di Ercole1994
25 luglio 2018 - 12:55
Era perlopiù un uomo di finanza, anche se aveva una certa passione per l'automobile. Ha risollevato 2 aziende in crisi, facendone con impegno, pazienza e costanza, la settima azienda automobilistica FCA. Ha fatto ottime cose per l'Alfa (basti vedere Giulia e Stelvio), fatto diventare Jeep una gallina dalle uova d'oro. L'unico appunto, rimane la lenta agonía di Lancia, ma va bene così, di manager come Marchionne, ce ne saranno sempre pochi. R.I.P...
Ritratto di Claus90
25 luglio 2018 - 12:58
Un grandissimo uomo.....grazie di tutto Marchionne.
Ritratto di FOXBLACK
25 luglio 2018 - 13:10
Condoglianze alla famiglia. ..è stato un grande. ......riposi in pace. Si astengano coloro che fanno commenti idioti in questa giornata di lutto. ...e che si vergognino. ..un po di rispetto. ..
Ritratto di gilrabbit
25 luglio 2018 - 13:17
Ad averne di gente come lui. In piedi e un minuto di silenzio.
Ritratto di herm52
25 luglio 2018 - 13:25
Adesso gli avvoltoi della finanza avranno le mani e la coscienza libere a smembrare FCA per riportare la totale produzione dei marchi americani al cospetto di TRAMP. Addio alla produzione italiana della Jeep Renegade. Gli altri brand verranno seminati nell'area orientale India, Corea, Cina, Iran, Russia tramite la turca Tofas di Bursa.
Ritratto di dottorstrange
25 luglio 2018 - 13:55
Tocchiamoci tutti e subito. Ma quando mai? Ma la smettete almeno per un giorno di scrivere assurdità da Cassandre fuori tempo massimo? Niente, gli piace troppo prevedere disastri e annunciare morte e desolazione x tutti.
Ritratto di Dr.Torque
25 luglio 2018 - 13:41
Resterà nei libri di storia economica come un grande manager. E' sempre un dolore quando se ne va una persona capace che ha lavorato con serietà, impegno e profitto. Condolianze ai suoi cari.
Ritratto di herm52
25 luglio 2018 - 13:43
Adesso la nostra forza lavoro avrà ancora meno opportunità a richieste di reintroduzione di vecchi articoli che regolamentavano il rapporto di lavoro tra dipendenti e imprenditori; poi a cascata essendoci globalmente meno richiesta di acciaio in europa, anche perchè non si vogliono i gasdotti, non si vogliono le rotaie dell'alta velocità, perchè il nuovo pensiero dello sviluppo italiano è orientato a lanciare piattaforme mediatiche che possano garantire universalmente la democrazia, non ha senso mantenere in vita un'acciaieria così grande men che meno più piccola; sarebbe più conveniente investire in aziende informatiche magari amministrate da privati con a capo..........!!!!!!.
Ritratto di dottorstrange
25 luglio 2018 - 13:56
Manco si capisce cosa vuoi dire, ma un bel trattamento sanitario no?
Ritratto di Giuliopedrali
25 luglio 2018 - 14:06
Una cosa è la grandezza di chi ha salvato l'industria automobilistica italiana e insieme la terza industria americana, un'altra cosa è il volume che intanto in questi anni hanno guadagnato in Europa industrie straniere. Non mi sembrano pensieri vergognosi, speriamo si parta da qua.
Ritratto di Paolo.bravo
25 luglio 2018 - 14:16
Provo molto dispiacere per una persona cosi valida ed ancora giovane. Non mi esimo dal dare le condoglianze in primis alla famiglia e poi all' Italia intera.
Ritratto di impala
25 luglio 2018 - 14:34
... che piace o no, il fatto e chè ha salvato il gruppo Fiat al inizio 2000, poi se si parla anchè di Chrysler, è un vero sucesso. speriamo solo ora che la Fiat non finisce nelle mane di Hundai volkswagen, o non so qui
Ritratto di mike53
25 luglio 2018 - 14:48
Mi dispiace sinceramente. Penso che nessuno con un minimo di rispetto possa biasimare quanto ha fatto. Sempre defilato, semplice e rispettoso al massimo della propria privacy. Buon viaggio Sergio!
Ritratto di attilio66
25 luglio 2018 - 14:52
Un grande manager. Una persona che si alzava alle 3.30 del mattino e iniziava la sua frenetica giornata.Oggi in Italia molte persone perdono tempo innanzi ai bar e non sanno neppure che cosa significa lavorare per raggiungere un obiettivo.Ha ridato lustro all’ Industria automobilistica italiana salvando la Fiat dal baratro.Peccato che non abbia visto la Ferrari vincere il mondiale. Era più apprezzato negli Usa che in Italia: forse perché li’ si fanno più fatti e meno chiacchiere.
Ritratto di Pompilio
25 luglio 2018 - 14:58
Un grande finanziere, un po' meno grande come produttore di auto... Riposa in pace..m
Ritratto di money82
25 luglio 2018 - 15:05
1
Onestamente non ero d'accordo con molte delle sue politiche, ma dispiace molto questo avvenimento. Discussioni pro o contro, in questo momento le trovo di cattivo gusto e senza senso.
Ritratto di Montreal70
25 luglio 2018 - 15:35
Addio Sergio, sei stato indubbiamente il miglior manager che la Fiat potesse avere, hai compiuto dei miracoli, sei stato ripagato da soddisfazioni immense ma anche da tanto odio da parte di chi non capiva cosa volesse dire stare nei tuoi panni. Un finale tragico per il capolavoro che hai scritto. Che i tuoi successori sappiano valorizzare o no ciò che hai lasciato, tu resterai sempre colui che ha salvato l'auto italiana, e ti sei guadagnato un posto di prestigio nella storia automobilistica. Eri un gran lavoratore e in un certo senso ti sei evitato la pensione, che di sicuro non sarebbe stata nel tuo stile. Grazie Sergio
Ritratto di bridge
25 luglio 2018 - 17:08
1
Ciao Sergio :(
Ritratto di bridge
25 luglio 2018 - 17:08
1
Ciao Sergio :(
Ritratto di Isogrifo70
25 luglio 2018 - 17:17
2
Santo Subito! uno cosi' arriva ogni 100 anni
Ritratto di Davelosthighway
25 luglio 2018 - 19:42
Personalmente il miglior modo per ricordarlo per me é stata la lettura di questa sua lettera ai nuovi assunti in azienda riportata sul sole24 di oggi. Un messaggio in cui vedo le grandi qualità dei grandi imprenditori (alla pari di Olivetti , Jobs..). Quelli che cercano quel qualcosa in più di ciò che gli viene chiesto e non solo di svolgere il compitino. Di tutti quelli che reggono il timone e guardano l orizzonte in acque avverse ma con grande consapevolezza delle proprie capacità e risorse. Non c É dubbio che il cambio di passo repentino avvenuto con Marchionne era destinato a collidere contro un sistema sia politico e sia sociale-mediatico stantio ,sostanzialmente lento se non totalmente fermo e retrogrado. Creare discussioni e farci sentire tutti quanti bravi e appassionati a discutere di automobili come ingegneri e progettisti, oppure di finanza,strategie aziendali ,corse sportive senza mai aver letto una riga del bilancio aziendale in questione e delle motivazioni delle scelte in una sorta di immedesimazione collettiva. Che dire, una magia! Ha introdotto il sistema WCM in Italia quasi fosse un U.F.O. (e vediamo pure se il coro loggione dei Santoro Landini Camusso sanno spiegarci una buona volta senza urlarci in Tv cosa sia il World Class Manufacturing e se migliora gli standard qualitativi del lavoro in fabbrica) senza magari l aiuto di un geroglifico preistorico di Vauro. E si che di spunti per Vauro ce ne sarebbero....Dai manager che passano nel totale anonimato, altri che causano disastri (Alitalia..) altri si suicidano, alcuni finiscono in galera (VW) ,molti si dimettono e alcuni stramazzano per terra presentando auto nei saloni (BMW). E invece é più comodo disegnare operai stanchi dal proprio attico milionario e far parte della macchina mediatica del fango che macina astio contro il manager che si prende tutti i soldi. Ha investito e creduto in poli industriali dove prima giravano cani randagi e si rischiava di prendersi la rabbia nel far-west di Pomigliano , dove alle 6 del mattino nei primi anni 2000 si presentò parlando con un collaudatore su una croma chiedendo come va la macchina e poi andando a vedere la “qualità “ dei servizi igienici dello stabilimento. Ma torniamo alla lettera... la lettera che Sergio Marchionne inviava ai nuovi assunti Cara Collega, Esiste un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Non dimenticano i propri sogni nel cassetto, li tengono stretti in pugno. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. È un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l’opportunità di creare un futuro migliore. Chi abita in quel luogo, non vive mai lo stesso giorno due volte, perché sa che è sempre possibile migliorare qualcosa. Le persone, là, sentono di appartenere a quel mondo eccezionale almeno quanto esso appartiene loro. Lo portano in vita con il loro lavoro, lo modellano con il loro talento. V’imprimono, in modo indelebile, i propri valori. Forse non sarò un mondo perfetto e di sicuro non è facile. Nessuno sta seduto in disparte e il ritmo può essere frenetico, perché questa gente è appassionata – intensamente appassionata – a quello che fa. Chi sceglie di abitare là è perché crede che assumersi delle responsabilità dia un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita. Benvenuta in quel mondo Benvenuta in Fiat Chrysler Automobiles Sergio Marchionne Chief Executive Officer
Ritratto di IloveDR
25 luglio 2018 - 20:10
3
probabilmente fra 20 anni, in un esclusivo servizio di Report, un anziano signore di 86 anni, che abita in una esclusiva villa nell'entroterra delle Isole Vergini statunitensi, racconterà la sua storia e di come sia stato abile nel "bluffare" il mondo intero, abile nel salvare gli Agnelli e nel salvare se stesso...Ciao Sergio
Ritratto di mariofiore
26 luglio 2018 - 11:02
Cosa vuoi dire che Report si inventa le notizie? Oppure vuoi dire che Marchionne non è morto? In entrambi i casi il tuo commento non mi piace. Onore al miglior manager automobilistico italiano degli ultimi 30 anni. Un esempio per tutti. Grandissimo lavoratore.
Ritratto di IloveDR
26 luglio 2018 - 11:46
3
mariofiore lascia stare, non sforzarti di capire concetti al di sopra dei tuoi limiti...è un post ambiguo, ognuno può interpretarlo come più gli conviene...
Ritratto di Moreno1999
25 luglio 2018 - 20:13
4
Nonostante più di una volta sia rimasto spiazzato dalle sue scelte, sono molto dispiaciuto per questo avvenimento. Senza ombra di dubbio non è un bel giorno per il mondo dell’automobile. Rimango altresì disgustato da coloro che anche in questa occasione hanno perso la chance di tenere chiusa la bocca, scegliendo di mancare di rispetto: vergognatevi
Ritratto di grande_punto
25 luglio 2018 - 21:29
3
Condoglianze alla famiglia... Addio Sergio!
Ritratto di Boys
25 luglio 2018 - 22:10
1
Mi spiace tanto, ha fatto molto per la FIAT ..vista l'incapacità degli Agnelli, era un grande manager sopratutto finanziario e i dati lo dimostrano...invece a livello produttivo e quindi con prodotti nuovi tipo la nuova punto, la Lancia etc.. un po meno, ma sicuramente ha avuto dei compromessi ....lasciati dai predecessori incapaci...
Ritratto di manuel1975
25 luglio 2018 - 22:59
https://www.youtube.com/watch?v=n-Nb_mEwfSs guardate il video
Ritratto di news
25 luglio 2018 - 23:19
Mai parole furono piu' profetiche.....L'Italia ha un potenziale enorme,ma gli Italiani non sanno sfrutTarlo e si fanno del male.SERGIO MARCHIONNE.
Ritratto di Davelosthighway
26 luglio 2018 - 06:56
Marchionne é stato l’uomo giusto per i “giovani” Agnelli , non ancora adeguatamente attrezzati per dirigere la giostra . Avevano bisogno che oltre di competenza anche e forse soprattutto di uno spirito rassicurante e di chi riesce a vedere il mondo con saggezza e lungimiranza e che sappia come e quando usare senza paura la forza decisionale. Parabola quella di Sergio non tanto distante da quella di Steve Jobs per quel modo di esporre comunicare e raccontare con passione il lavoro svolto ben conscio del fatto che con la comunicazione stessa riusciva ad ottenere quel qualcosa e quel efficacia in più.
Ritratto di Agl75
26 luglio 2018 - 07:05
È troppo banale scrivere qui ma non saprei dove altro farlo. Mi spiace veramente che Marchionne non ci si più. Condoglianze alla famiglia.
Ritratto di SZAGAMI
26 luglio 2018 - 10:13
Beh, è stato uno di quei manager per il quale si può dire senza retorica "ne nasce uno ogni 50 anni". Aveva doti manageriali innate che non si possono acquisire solo con gli studi. Speriamo che il successore non lo faccia rimpiangere troppo. Dopo Gianni Agnelli ed il povero Giovannino che non ha potuto dimostrare tutto il suo valore perchè prematuramente scomparso, è sttao il migliore.
Ritratto di SZAGAMI
26 luglio 2018 - 10:16
Dopo Gianni Agnelli è stato il manager più illuminato che abbiamo avuto. Le sue capacità erano innate e non solo frutto di studi del settore.
Ritratto di palazzello
30 luglio 2018 - 09:56
Gianni Agnelli Illuminato? non direi. intanto ha preso Fiat e l'ha fatta amministrare da altri tipo Romiti, Ghidella etc. Lui era solo famoso per la movida, per le macchine che si faceva modificare ma per il resto non credo abbia dato a fiat chissà cosa. Se proprio voglio fare un paragone direi che Gianni Agnelli era il Lapo Elkan del suo periodo.
Ritratto di Giuliopedrali
26 luglio 2018 - 11:17
Dopo Valletta, Ghidella e Cantarella, o forse prima di questi, non di Gianni Agnelli.
Ritratto di WD42 Racing
26 luglio 2018 - 11:28
R.I.P. Sergio, ci mancherai. Grazie di tutto. ...ma dove sono finiti tutti quelli che lo chiamavano "maglionne" o altro???
Ritratto di UnAltroFiattaro
26 luglio 2018 - 14:40
Fortunatamente almeno in questo contesto hanno avuto la decenza di non offendere una persona che HA FATTO VERAMENTE qualcosa...
Ritratto di tody
26 luglio 2018 - 15:16
2
Mi dispiace molto per questo avvenimento. Inutile in questo momento aprire dibattiti politici.
Ritratto di silvano 103
26 luglio 2018 - 15:25
R.I.P. Sergio, al di là degli elogi e delle critiche, rimarrai comunque un protagonista assoluto nella storia dell'auto.
Ritratto di otttoz
26 luglio 2018 - 15:30
un miliardo di eredità...il Papa si era pronunciato sulle eccessive prebende dei manager ma ora ci penserà il buon Padre di tutti noi!.
Ritratto di Riccardo Premoli
26 luglio 2018 - 18:34
1
Addio grande uomo e grande manager. Hai creato grandi auto ma purtroppo è venuta la tua ora R.I.P Sergio Marchionne
Ritratto di Ale94
26 luglio 2018 - 21:35
Riposa in pace a colui che ha salvato la Fiat e la Chrysler dalla crisi. Alcune scelte sono state discutibili ma non voglio stare a polemizzare dopo questa notizia.
Ritratto di lucios
26 luglio 2018 - 22:54
4
Io credo che bisogna distinguere le operazioni finanziarie e capitalistiche dagli aspetti prettamente industriali. Sui primi è stato un grande.
Ritratto di Angi0203
29 luglio 2018 - 11:03
sfortunato è chi ha lavorato aspettando la pensione su cose che non considerava. Mi auguro per lui (e me lo auguro per tutti) che abbia fatto fino a quel punto quello che gli ha fatto piacere fare e che lo abbia fatto al 100%. Cosa di cui, considerando la Persona; sono ragionevolmente sicuro, quindi far away from unlucky. Con rispetto.
Ritratto di palazzello
30 luglio 2018 - 10:04
Sicuramente un grande manager, sicuramente un uomo di finanza, sicuramente un uomo non di macchina nel senso che non era colui che intercetta ciò che vuole il consumatore e infatti per quello c'era un apposita squadra. E' stato bravo a raddrizzare le sorti di un gruppo che altrimenti sarebbe scomparso dalla galassia automobilistica. Io personalmente non ho condiviso molte sue decisioni ma evidentemente c'erano dei motivi che io magari ignoro. Tipo per esempio non condivido la sparizione del marchio Lancia, non condivido ancor prima quella di aver rimarchiato una Chrysler 300 con Lancia Thema, non condivido la scelta di non produrre la nuova generazione della Punto "auto del popolo" come la Panda. Tutto quiesto è confermato dal fatto di essere lui uomo di finanza e non di macchina. A parte tutto ciò cmq devo lui attribuire onore e ammirazione per aver salvato un pezzo di Italia e quindi molti posti di lavoro anche se non tutti.
Ritratto di silvano 103
30 luglio 2018 - 14:47
Mini, Land Rover, Jaguar, Lamborghini, Ducati ecc. non hanno avuto il "salvatore della patria", sono finite in mano straniera eppure oggi le loro fabbriche sono rimaste in madre patria, lavorano a pieno regime e sfornano nuovi modelli in continuazione e sempre al top.
Ritratto di palazzello
31 luglio 2018 - 08:24
Mini, Land Rover, Jaguar, Lamborghini, Ducati sono state comprate e così con capitali freschi si sono rialzate puntanto poi su modelli riuscitissimi. Fiat invece non è stata venduta, non ha avuto capitali freschi, ma semplicemente con grande lungimiranza da parte di marchionne è uscita dalla nebbia.
Ritratto di silvano 103
31 luglio 2018 - 16:55
Fiat non è stata comperata perchè dopo il tentativo sfumato con GM (che rinunciò ad acquisire Fiat e preferì pagare la penale perchè aveva anch'essa dei problemi), non è stata più messa in vendita.