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Akio Toyoda: “con le auto elettriche a rischio milioni di posti di lavoro”

Pubblicato 23 settembre 2021

Il presidente dell’associazione giapponese dei costruttori e della Toyota mette in guardia il suo governo su una transizione troppo veloce verso l’auto elettrica.

Akio Toyoda: “con le auto elettriche a rischio milioni di posti di lavoro”

UNA QUESTIONE CHE STA A CUORE - Akio Toyoda (nella foto) torna sulla questione della transizione verso l’auto elettrica dopo una presa di posizione nel dicembre del 2020 (qui la news) nella quale, in qualità di presidente della JAMA, l’associazione dei costruttori giapponesi, si diceva scettico sui tempi troppo ristretti che le autorità stanno ipotizzando per l’eliminazione dei motori termici. Nei giorni scorsi il presidente della Toyota è tornato su questo tema parlando dell’aspetto più industriale della questione. Secondo quanto riporta Autonews, Toyoda osserva che il percorso stabilito dal governo giapponese, che vuole una sostanziale ridurre delle emissioni di gas serra nazionali già entro il 2030 per poi arrivare alla neutralità nel 2050, dovrebbe essere armonizzato meglio alla realtà produttiva, vera linfa vitale del Giappone.

ESPORTAZIONI, ADDIO? - Toyoda ha ricordato, durante una riunione della Japan Automobile Manufacturers Association, che “il Giappone è un paese dipendente dalle esportazioni. La neutralità del carbonio pone quindi una grave questione occupazionale. Alcuni politici dicono che dobbiamo trasformare tutte le auto in veicoli elettrici o, addirittura, che l'industria manifatturiera è obsoleta. Io non ritengo che questo sia giusto né vero. Per proteggere i posti di lavoro e la vita dei giapponesi, penso invece che occorra mettere il nostro futuro sulla stessa linea degli sforzi fatti finora". Toyoda ha ricordato che il Giappone produce circa 10 milioni di veicoli all'anno, di cui circa il 50% viene esportato. Le previsioni al 2030 indicano che il Paese produrrà 8 milioni di veicoli l'anno con motori a combustione, inclusi ibridi e plug-in: se essi venissero cancellati per legge questo paralizzerebbe il mercato del lavoro.

NOI RIDUCIAMO LA CO2 - Toyoda conclude quindi che "questo significa che la produzione di oltre 8 milioni di unità andrebbe persa e quindi la nostra industria automobilistica metterebbe a rischio buona parte parte degli attuali 5,5 milioni di posti di lavoro. Se dicono che i motori a combustione sono il nemico, la maggior parte dei veicoli sarebbe semplicemente non prodotta". Toyoda osserva poi che "il governo giapponese ha fissato vari target ma essi sembrano più in linea con le tendenze normative Europee che con la situazione giapponese. Ogni Paese dovrebbe avere un approccio alla neutralità del carbonio basato sulle proprie situazioni". Secondo i calcoli di Toyota, i suoi 18,1 milioni di veicoli ibridi venduti nel corso degli anni hanno avuto lo stesso impatto sulla riduzione dell'anidride carbonica di 5,5 milioni di auto a batteria, una quantità che nessuna casa automobilistica ha finora raggiunto.

ANCORA INDIETRO SULLE ELETTRICHE - Notiamo poi che in Giappone le auto elettriche sono ancora molto poco diffuse: nel primo semestre sono stati consegnati 777.000 veicoli elettrificati (circa il 40% del totale immatricolato) ma le elettriche non sono arrivate a 8.500 e di queste circa 3.200 erano d’importazione. Quindi il 97 percento di tutti i veicoli elettrificati erano ibridi, cioè con un motore endotermico. La Toyota, nello stesso periodo, ha venduto poco più di 500 elettriche in Giappone: 497 crossover Lexus UX 300e e 74 minicar Toyota C+pod, veicoli agli antipodi come tipologia.



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Ritratto di Matteo1908
24 settembre 2021 - 08:58
2
voglio guidare un auto non una aspirapolvere. Sarà anche un commento del Ca**o ma quelle a batteria NON sono auto.
Ritratto di Trattoretto
24 settembre 2021 - 09:22
Toyoda o Toyota che dir si voglia, se cree che il mondo rimanga fermo al fallimentare periodo del termico farà la fine di Nokia telefoni. Evidentemente sa di aver accumulato un ritardo tecnologico importante e agita le acque nella speranza di guadagnare tempo. Ma gli altri costruttori hanno capito benissimo che coi cambiamenti climatici in atto e l'evoluzione tecnologica, il motore termico è già adesso un morto in piedi, anzi un morto con le ruote. Persino Tavarez ha smesso di lamentarsi ed ha cominciato a correre, e tanto anche, perché sa che se davanti corrono, lui deve correre il doppio.
Ritratto di gianno
24 settembre 2021 - 09:25
ha ragione, l'elettrico non è una soluzione, è solo una moda che potrebbe essere anche molto dannosa nel medio termine. Ci sono altri modi per combattere il riscaldamento globale che non distruggono un settore e probabilmente sono pure meno impattanti. Con un ettaro di terreno a biometano ci fai andare un'auto per 50mila km a impatto zero. Se poi invece delle coltivazioni usi scarti è pure positivo lo scambio per la bilancia ecologica
Ritratto di offon
24 settembre 2021 - 09:52
Il destino di Toyota e della sua storica soluzione ibrida si incrocia beffardamente, compreso come livello di soddisfazione dei sostenitori e di quelli contrari, con l'avanzata dell'elettrico. Quelli che erano i patiti dell'ibrido Toyota sono per il livello di assoluta convinzione in una certa tecnologia, specchiatamente gli antenati, se non spesso loro proprio stessi in persona, che ora tengono per l'elettrico e basta senza appello. Per tempo la tecnologia Toyota è stata tanto sostenuta dagli "ibridini" quanto snobbata commercialmente da tutti gli altri automobilisti, e proprio ora che dovrebbe essere soppiantata nella pratica, e nei cuori degli avanguardisti tecnologici, dalla nuova frontiera dell'elettrico, è invece il momento migliore per Toyota che sfrutta gli ecoincentivi per spingere meglio che mai commercialmente il suo ibrido, che infatti ha successo a differenza di quasi l'intera marea di elettriche. Quale destino beffardo
Ritratto di Corsari
24 settembre 2021 - 11:06
Più che altro (vedi su RAIPlay la replica di PRESADIRETTA di lunedì 21.09.21) con il monopolio TOTALE che hanno i cinesi sulle materie prime per le batterie... ...passeremo da essere tenuti per le p**le dagli Emirati alla Cina La vera auto ecologica é quella che stranamente NON fanno Full-hybrid Diesel Dual Fuel perché.. parliamoci chiaro.. se la fatina di Cenerentola stanotte trasforma , dico poco, il 30% del parco circolante in elettrico .. a noi la corrente , Francia , Austria e altri , non ce la possono più vendere, servirà al loro parco auto quindi, alla faccia dell'ecologia, si faranno centrali nucleari per soddisfare il fabbisogno "Ma mi faccia il piacere" direbbe il buon vecchio Totò Che prese per i fondelli ipocrite Con l'impianto dual fuel , un auto diesel dimezza di netto le emissioni per chilometri percorsi E allora? Come hanno incentivato questa scelta ecologica??? Con delega COMUNALE!!!!!!!! La mafia é per prima nelle istituzioni. Siccome i diesel euro 4 ed euro 5 diventerebbero puliti... eh cacchio, poi non si potrebbero far rottamare tutte le auto che con una estorsione di massa stanno facendo rottamare no!? Sveglia ragazzi sveglia Date un occhio agli impianti Diesel Dual Fuel , in Francia sarebbero già in piazza coi gilet gialli che devastano tutto
Ritratto di Vincenzo Mastrangeli
24 settembre 2021 - 18:40
Ho l’impressione che si passa dal: “voglio dare un auto ad ogni tedesco” al “non vogliamo più che i cittadini acquistino auto”
Ritratto di Probos
24 settembre 2021 - 23:55
Ma qualcuno che dica che siamo troppi e che pretendiamo di fare le stesse cose insostenibili in maniera fintamente ecologica non c'è? Se non si vuole inquinare si deve decrescere e rinunciare, il resto dei discorsi porta solo ad una bella pulizia della coscienza mentre continuiamo a fare quel cavolo che ci pare.
Ritratto di vergassivellauno
25 settembre 2021 - 00:06
C'è chi dice che l'auto elettrica dovrà necessariamente costare di più, diventando non un bene necessario. Il "popolo" deve imparare ad usare altri comportamenti più ecologici e consoni al suo livello. L'auto costosa sarà prerogativa di una classe superiore, che avrà diritto e possibilità di usarla. Quindi l'industria ne risulterebbe grandemente ridimensionata, con la crisi che ne conseguirebbe. Se invece l'auto elettrica diventerà un prodotto di massa, come le industrie sembrano credere, il suo prezzo risulterà via via più abbordabile. Ma il problema tecnico, se nel caso dell'auto elitaria, per il suo numero limitato, sarebbe minore, per l'auto di massa esploderebbe. Basta pensare a cosa succederebbe se tra qualche anno solo il 25% delle auto fosse elettrico in Italia (come si augurano i costruttori). Nessuno più si muoverebbe. Dovrebbero nascere 4 o 5 colonnine per distributore benzina (ma dove?), la rete elettrica nazionale dovrà essere ridimensionata per l'assorbimento. Inoltre una grande dose di pazienza dovrà essere acquisita, per i tempi biblici di ricarica (e le code). Quindi penso con dispiacere che il pur eccezionale motore elettrico, non potrà avere grande diffusione.
Ritratto di Spock66
25 settembre 2021 - 00:06
Ahahahah..non ho letto manco un commento, tanto le campane sono sempre le stesse..mi piacerebbe solo sapere se è già arrivato il saputello di turno a dire che Toyoda è un terrapiattista, che crede alle cospirazioni rettiliane e altre panzane simili che fanno parte del bagaglio culturale del troll pagato a numero di post..troll che naturalmente ha sotto mano tutti gli abstract del Politecnico di Milano a dimostrare che Toyoda ha frainteso, non capisce, è vecchio, magari ha l'Alzheimer come Luc Montagner (questa l'abbiamo già sentita altrove)..invece il dottorando di ingegneria, schiavo del sistema e che deve ripetere a pappagallo la lezioncina mainstream, quello ha capito tutto..Toyoda, poverino, torna a fare le tue 3-4-5 milioni di macchine, che la Tesla ti manderà in pensione...ahahahah
Ritratto di giocchan
26 settembre 2021 - 00:04
Cara Toyota, le tue auto ibride sono il passato... ora il re è nudo, ed è chiaro che le miracolose auto full-hybrid sono delle auto benzina che consumano di meno (molto di meno in città, poco di più in autostrada). Purtroppo per te però non sono il futuro, ma il passato. Secondo me Honda già si stà adeguando - è evidente che il signor Toyoda vuole portare acqua al suo mulino. Non solo, Volkswagen mi stà tutto tranne che simpatica, ma è evidente che si è mossa in maniera molto più decisa con id.3 e soci - se non ti dai una svegliata addio alla leadership mondiale...
Ritratto di palazzello
27 settembre 2021 - 15:04
Come non dargli torto??!! Ha perfettamente ragione e il fatto che sia uno che rappresenta l'auto la dice lunga su dove porterà questa strada forzata verso l'elettrico. Meno posti di lavoro significa anche meno auto vendute in quanto le elettriche costano moltissimo, è vero che la manutenzione è ridotta al minimo ma se si rompe la batteria sono cavoli amari!!! dubito che da qui a dieci anni le elettriche saranno abbordabili!! per uno come me che ama le auto è veramente triste questo destino, non ci saranno differenze, non ci sarà l'odore dei motori etc....che tristezza!!
Ritratto di Antonioori
7 giugno 2023 - 19:09
Ogni volta che Toyoda parla come presidente degli industriali dell'auto, quindi a nome di TUTTI i produttori di auto e componentistica Giapponesi, una buona parte dei commenti è "certo, lo dice perché non lui non sa fare le elettriche". Vi manca il tassello che vi faccia comprendere che parla a nome di Nissan, Honda, Suzuki,Mazda, Subaru, ecc. oltre ai produttori di parti con cui si costruisce un'auto in Giappone. Qui è il capo di un sindacato di produttori, non il sig. Toyota che parla per sé per difendere un prodotto che vende benissimo e ancora venderà per una decina d'anni (tempo in cui tutti svilupperanno elettrico, anche Case cinesi, turche o indonesiane) Il problema non è Toyota è indietro, ma tutto il mondo industriale Giappone ha bisogno di tempo e materie prime per convertirsi TOTALMENTE all'elettrico, esattamente come quello italiano: solo che in Italia non c'è più un "sig. Toyota" perché comandano i francesi e nessuno se ne preoccupa.
Ritratto di Flynn
7 giugno 2023 - 19:12
Scusami eh… ma guarda che Toyoda l’hanno silurato da un pezzo.