DUE ANNI DI CONSULTAZIONI - A due anni di distanza dalla Legge che introduceva il “Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica”, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha firmato nei scorsi giorni il decreto attuativo che rende operativo il provvedimento. Un biennio durante il quale il Governo a definito nei dettagli il progetto di sviluppo delle infrastrutture di ricarica dopo il confronto con la Commissione Europea e la consultazione pubblica al quale hanno partecipato diverse società, tra le quali Renault, Mitsubishi e Toyota.
REGOLE PUBBLICHE E PRIVATE - Con il via libera al provvedimento diventano definitive le linee guida per la razionalizzazione delle reti di ricarica, fino ad ora lasciate alla discrezione di amministrazioni locali e operatori del settore energetico. Una pianificazione con il quale si stabiliscono le modalità di ricarica (lenta, veloce e rapida) e il numero degli spazi cittadini riservati al “rifornimento” di auto, scooter e biciclette a pedalata assistita in base alla reali esigenze. Oltre alla rete di colonnine pubbliche il decreto fornisce norme precise per gli impianti privati e domestici e introduce regole che dovrebbero favorire il recupero del patrimonio edilizio per l'integrazione della mobilità elettrica. I dettagli sui contenuti effettivi della normativa saranno diffusi nelle prossime settimane.