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Alfa Romeo, ora c’è la squadra di vertice

Pubblicato 08 marzo 2021

Jean-Philippe Imparato, ceo dell’Alfa Romeo, visita le fabbriche di Cassino e Pomigliano e nomina i manager alla guida delle varie divisioni.

Alfa Romeo, ora c’è la squadra di vertice

ALFA ROMEO, VOGLIA DI RILANCIO - Il marchio Alfa Romeo ha un passato glorioso e un presente non altrettanto brillante, fatto di una gamma che comprende solo due modelli, la berlina Giulia e la suv Stelvio. Ottime auto, ma largamente insufficienti a consentire quella massa critica di vendite che una marchio di questo calibro si merita (nel 2020 sono state solo 62.000 le vetture consegnate). Come è noto, il compito di rilanciare l’Alfa Romeo è stato assegnato a Jean-Philippe Imparato, nominato ceo a seguito della formazione del gruppo Stellantis. Il quale, dopo il museo (qui la news) ha visitato nei giorni scorsi le fabbriche di Cassino e Pomigliano d’Arco (nella foto qui sopra), rimanendo colpito. Imparato ha infatti pubblicato un Tweet (lo vedi qui) nel quale conferma che è stato “stimolante visitare gli impianti allo stato dell’arte di Cassino e Pomigliano. È straordinario vedere la passione dei nostri team nel portare qualità e innovazione ai nostri clienti, presenti e futuri”.

FACCIAMO SQUADRA - Ma dopo questa necessaria fase di valutazione preliminare, i manager devono iniziare a pianificare le prossime mosse. Per questo serve una struttura nuova, che è stata definita da Imparato e dai vertici di Stellantis, i quali hanno annunciato la squadra di top manager incaricati del difficile compito. Il responsabile di Alfa Romeo Products, Daniel Guzzafame, è in FCA dal 2006 e, fra gli altri incarichi, ha contribuito (è ingegnere meccanico) alla definizione del pianale Giorgio (qui per saperne di più) utilizzato per le Giulia e Stelvio. Arnaud Leclerc, il nuovo responsabile di Alfa Romeo Brand Strategy & Performance, è nel settore dal 1997, responsabile Honda per il Sud Europa. Dopo esperienze in PSA, entra in FCA dal 2018 per diventare due anni dopo Head of Alfa Romeo Brand per la regione EMEA.

LE SIGNORE DELLE AUTOMOBILI - Anche Erica Valeria Ferraioli, nuova responsabile Pricing di Alfa Romeo & Lancia, ha una lunga esperienza nell’industria. Ha ricoperto diversi ruoli in Automobili Lamborghini ed è entrata in FCA nel 2011. Fra i suoi vari ruoli segnaliamo quello di responsabile Pricing per Jeep e Alfa Romeo e quello di responsabile Business Intelligence and Commercial Processes per FCA EMEA. Roberta Zerbi, responsabile di Alfa Romeo & Lancia Europe, ha un’esperienza internazionale a tutta prova. Ha avuto infatti importanti incarichi in Ford e Toyota prima di entrare in FCA nel 2011.

I MERCATI PIÙ GRANDI - Stellantis vuole che Alfa Romeo conti di più anche negli importantissimi mercati del Nord America e della Cina, e per questo ha nominato due manager dedicati. Larry Dominique, il responsabile di Alfa Romeo North America, è un ingegnere elettronico laureato alla Lawrence Technological University del Michigan con esperienze in General Motors e Chrysler. Dopo vari incarichi in Nissan è stato nominato President & CEO di PSA North America: il mercato di Oltreoceano è quindo ben noto a questo manager. Massimiliano Trantini, responsabile di Alfa Romeo China, ha una laurea in Science in Change Management e dovrà gestire Alfa Romeo in una nazione da 1,4 miliardi di abitanti. Il Paese del Dragone non gli è sconosciuto, anzi. In FCA dal 2007, ha diretto FIAPL, la joint venture tra FCA e Tata Motors per diventare, in Cina, prima  Country Manager per Fiat Powertrain Technologies e poi ceo di Hangzhou Iveco Automobile Transmission. Nel 2019 è Presidente di GAC FCA, la joint venture tra FCA e GAC Group e poi assume il ruolo di Chief Operating Officer di FCA area Asia Pacifico, posizione che mantiene anche dopo questa recente nomina. Rimane ancora da nominare il manager di Alfa Romeo Brand Marketing & Communication, funzione attualmente assunta da Jean-Philippe Imparato.



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Ritratto di Meandro78
8 marzo 2021 - 13:16
Mah, certo siamo all'ultima spiaggia veramente...
Ritratto di impala
8 marzo 2021 - 22:17
... cosa sarà l'Alfa Romeo guidata dai Francesi ??? il solito SUV con il motore 1.2 puretoc ... con il disegni anonimo di una Citroen o di una Peugeot ??? come abbiamo potuto cancellare un patrimonio storico comè questo.
Ritratto di Meandro78
8 marzo 2021 - 22:54
Si chiama economia di mercato.
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 08:12
@ Impala Alternative ? Guardi che non è stato cancellato nessun patrimonio storico. Quello rimane nella storia. Il problema di alfa romeo e di altre marche ex italiane è che da sole, col loro patrimonio storico, son fallite. Le automobili, non si costruiscono per la storia che hanno avuto. Si costruiscono per venderle. Altrimenti si va gambe all’aria. Magari stellantis riuscirà a darle un nuovo volto, finalmente, ad alfa, che la porti nel mondo attuale, facendola uscire dai musei dei ricordi.
Ritratto di Meandro78
9 marzo 2021 - 09:31
Sei troppo ottimista.
Ritratto di NelloSaudelli81
9 marzo 2021 - 17:12
mi sono perso qualcosa? da quando Alfa Romeo non è più italiana? Se ad oggi mancano nuovi modelli è solo perché si è preferito non far uscire nulla che ha il ritrovato gusto Alfa, e senza modelli è normale che vendi poco, ma la situazione di Alfa comunque non è critica i nuovi modelli tanno arrivando anche se per momento due suv (Brennero e Tonale) e poco dopo la nuova Giulietta (che arriverà con i restailing di Giulia e Stevio) dopo sarebbero 5 modelli dei quali uno che può fare ottimi numeri (Tonale)
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 17:47
@ NelloSaudelli81 . Da parecchio tempo Alfa non è più italiana. Le riporto la risposta data ad un altro, anche per lei. Attenzione. Si è perso 25 anni di rivoluzioni ed evoluzioni industriali e finanziarie. Si informi. Vedrá è molto interessante come, il “mondo auto” ex italiano e non solo, sia radicalmente cambiato. L’unica marca di auto italiana rimasta è la Ferrari, diciamo tra le più conosciute. Le altre, Alfa, Lancia, Maserati, Innocenti, Autobianchi, fallite più volte nel corso della loro storia, sono state assorbite dalla Fiat. FCA nacque dalla fusione effettiva nel 2014, di Fiat S.p.A. in Fiat Investments N.V., ( che aveva nel frattempo acquisito la Chrysler group ). FCA è una società di diritto olandese; l'entità risultante venne appunto ridenominata Fiat Chrysler Automobiles N.V. Fiat Chrysler Automobiles riunisce in un'unica società di diritto olandese con domicilio fiscale nel Regno Unito due gruppi industriali del settore automobilistico: Fiat S.p.A. e la sua controllata Chrysler Group LLC. Qui avviene lo scorporo di Ferrari dal gruppone Anglo-Olandese. Ma non finisce qui, il romanzo industriale continua ed FCA dopo varie peripezie ( anche parecchie giudiziarie ) e possibili matrimoni con Opel, GM, Renault, finalmente nel 2020, trova un accordo con PSA dando alla luce Stellantis, un super gruppone di 15 marchi, dando vita ad una multinazionale di diritto olandese con sede legale ad Amsterdam. Molti analisti finanziari affermano, ed è un dettaglio anche tecnico, riconosciuto, che PSA abbia comprato FCA. Ed è per questo che agli azionisti di FCA sia stato dato un premio in denaro, sotto forma di dividendo straordinario di 5,5 miliardi, divenuti 2,5 a causa del COVID 19. Rimane interessante notare che, è assolutamente rilevante il fatto che Stellantis ha circa 400.000 dipendenti che producono 8,7 milioni di veicoli all'anno (8,1 nel 2019), mentre al confronto, la General Motors impiega 180.000 dipendenti per produrre 8,4 milioni di unità. Tutto questo, ad oggi 2021. Essendo un romanzo finanziario, staremo a vedere come evolverá. Avrá notato da sè, che di “ italiano “ è rimasto solo qualche sito produttivo ( fabbrica ) e basta.
Ritratto di Miti
9 marzo 2021 - 22:26
1
@Oxygenerator# Infatti la FCA ha avuto una breve vita, dal punto di vista industriale. La unione con la PSA ( c'è chi vuol dire l'acquisto o da altri addirittura il contrario, che la FCA ha in un modo o l'altro acquistato la PSA ) potrebbe essere un'occasione per l'auto europea di andare avanti in un modo diverso di com'è andata finora. Che vuol dire ...male. E qui , da una parte la Alfa da l'altra parte la DS , come marchi di punta potrebbero fare la differenza. Prima, uscendo da quella stagnazione da decenni. L'altra, dimostrando di essere premium non solo nel prezzo. Si sa che per sviluppare nuove piattaforme per nuove tipologie di veicoli servono fondi che in questo momento nessuna delle due case automobilistiche non possedeva da sola. Visto gli aiuti statali che ogni una hanno avuto nel decorso degli anni senza concludere un colpo veramente eclatante poi anche con l'arrivo della pandemia si rischiava che da una parte la FCA da l'altra parte la PSA diventavano dei veri buchi neri che ingoiavano fondi al infinito. Senza concludere. Tagliare sempre i rami secchi come ha fatto Marchionne non è più un'opzione. Che sono dei nomi o tipologie di vetture non è più accettabile di abbattere ... perché se si vuole fare dei numeri nella nuova era del elettrico devi avere un ventaglio molto diversificato. Vedi le case tedesche. Marchionne ha tagliato quello che a lui sembrava fallito ma alla fine tutto che è rimasto non ha prodotto di più perché la richiesta di comprare di più non c'è stata. Il cambiamento della sede fiscale è stata la principale causa per la sfiducia italiana. Anche di più della chiusura di tanti stabilimenti. Produrre in altri paesi è stato un altro colpo basso all'industria italiana. Colpa delle tasse ? Sinceramente non sono così sicuro. No mi risulta che quando prendevano soldi dall'Italia si facevano tanti complessi di coscienza. Di sicuro anche la PSA è nella stessa situazione. Solo con la Peugeot e Citroen non puoi pretendere dei grossi numeri. Si poteva fare l'unione con la Renault ma di sicuro la Nissan &co sarebbero usciti di fretta. In conclusione Stellantis potrebbe essere un'opportunità per la FCA e PSA per fare numeri e toglie delle fette di mercato ai tedeschi in principale e poi a tutte le altre case. Producendo auto affidabili ed ecologiche a prezzi molto concorrenziali. Riguardo il segmento premium sarà da lavorare enormemente. Ma, come ho sempre detto, nel elettrico si riparte da zero in Europa. Perché nessuno non ha voluto capire che il futuro non poteva essere accanto al termico. Le nuove tecnologie dovranno finalmente dire la loro parola. E l'innovazione. I tedeschi come tutti si "battono con i pugni nel petto" se posso dire , sparando sui numeri e sulla velocità del cambiamento. Ma se guardi i loro listini il diesel ancora fa da padrone. Perché i propulsori a benzina turbo su grossi pezzi non attirano. Le pseudo ibride aggiungono altri soldi su prezzi d'acquisto già alti. Infatti se guardiamo le vendite dei tedeschi sono notevolmente calate nei stati uniti dopo lo scandalo della vag e visto i prezzi di listino abbastanza corposi. E anche perché Trump avrà fatto male in politica ma il populismo ha dato una bocca d'ossigeno all'industria automobilistica statunitense. Sono tante le sconosciute dei nuovi sviluppi nel industria auto europea. Un nuovo inizio. Con tante opportunità. Che devi cogliere. Se non lo fai semplicemente sparisci dal palco scenico. Che sei grande o piccolo. Per questo meno parole e più lavoro. Meno annunci mega galattici più realtà da toccare con la mano. Tempo da darsi da fare è arrivato.
Ritratto di NelloSaudelli81
9 marzo 2021 - 17:03
intanto il francese è uno solo, non capisco perché parli al plurale, poi se parli di motori francesi sei fuori strada come anche nel dire che Alfa ricarrozzi auto francesi, la storiella che PSA conti di più di FCA in Stellantis è appunto una storiella, alla fine Alfa può solo beneficiare dall'avere un CEO di alto livello anche se francese
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 17:59
@ NelloSaudelli81 Lei assomiglia al giapponese ritrovato 20 anni dopo che il conflitto mondiale era finito, per tutti, tranne che per lui. Fa tenerezza. Cos’è questo puro misticismo intorno ad Alfa romeo ? Nella sua storia alfa è fallita parecchie volte. Passata da privato a privato, poi anche attraverso lo stato. Finita in Fiat, poi FCA, poi Stellantis. Negli ultimi 30 anni ha venduto meno di 3.000.000 di veicoli, più o meno tutti giulietta e mito e al 90 % sul suolo italico. All’estero è quasi sconosciuta. Stellantis è l’ultima opportunità per alfa di salvarsi e speriamo ci riesca. Ricarozzando auto francesi ? E chissene. Le ricordo che stiamo anche andando verso un mondo automotive elettrico. O oggi, o mai più. Non è più tempo di kazzeggiare con il blasone alfa o con lo spirito sportivo ed altre amenità del secolo scorso. Se alfa vuole sopravvivere. Se no, per la “ storia alfa “ esistono i musei.
Ritratto di Meandro78
9 marzo 2021 - 18:37
@Oxygenerator faccio presente che Hiroo Moda aveva come scusa essere in stato di belligeranza e che la giungla filippina non sia esattamente rinomata per avere ottimi media.
Ritratto di Meandro78
9 marzo 2021 - 18:38
Onoda, non Moda.
Ritratto di lovedrive
9 marzo 2021 - 20:40
oxygenerator , ti sbagli. le alfa vanno oltre il 50% all'estero e nel 2020 hanno venduto piu stelvio in usa che in italia. fca puo anche non piacerti , ma per quello non è giusto scrivere delle falsità.
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 21:45
@ lovedrive. Io parlavo di alfa romeo vendute in America prima dello Stelvio e della Giulia, dove di fatto vendeva per anni solo Giulietta e Mito. Comunque la situazione non è rosea neanche adesso. Di Stelvio, nel 2018 in usa venduti 12.000 auto, nel 2020 , 10.000. Per la Giulia, nel 2018 in usa venduti 11.000 auto e nel 2020, 8000 auto. In Europa le vendite sono pochissime ed in Italia tra Stelvio e Giulia i numeri in totale, sono 16.000 nel 2020. I dati sono di ClubAlfa. Certo negli ultimi 2/3 anni con Stelvio e Giulia, si, lei ha ragione, ma io mi riferivo agli ultimi 30 anni passati. Personalmente non ho niente contro FCA, non esiste neanche più, adesso è nata Stellantis. Quello che mi da fastidio è il tifo da stadio, ( nel senso più deleterio del termine ) per marche automobilistiche considerate “ italiane “ anche quando non lo sono più e anche quando per anni, ci hanno propinato prodotti di basso livello qualitativo. Pretendo rispetto per il mio denaro, che nessuno mi regala. Pretendo qualitá dagli oggetti che compro, e non mi piace, che si trovino scuse, qualsiasi esse siano, solo perchè il prodotto viene considerato “italiano”. Questo finto patriottismo da quattro soldi m’infastidisce e a mio avviso, alla fine, danneggia anche le aziende.
Ritratto di Check_mate
8 marzo 2021 - 13:16
Vorrei scrivere "speriamo bene", ma gli ultimi 15 anni mi frenano un po'.
Ritratto di Meandro78
8 marzo 2021 - 13:56
Facciamo 25, che pure la MiTo, lo scatolino infame su base Punto, non è proprio il massimo da ricordare.
Ritratto di Check_mate
8 marzo 2021 - 14:08
@Meandro, come darti torto. Ricordo ancora il suono della chiusura della porta della MiTo di un mio amico...la Panda è più premium.
Ritratto di Blueyes
8 marzo 2021 - 15:18
1
veramente la mito aveva le portiere senza montante superiore col vetro che si abbassava leggermente quando si apriva la portiera e si rialzava quando la chiudevi. Una chicca condivisa solo mi pare dalla Mini, certo se lo fa una anglo-crucca è oro, se lo fa un'italiana... Diciamo che le Alfa, come le fiat, lancia, ecc, scontano una gestione prodotto passata ben oltre il limite della tirchieria senza mai essere state aggiornate o spinte come si deve. Adesso si vedrà anche se non so cosa pensare sinceramente.
Ritratto di Meandro78
8 marzo 2021 - 15:26
Con la sola differenza che la Mini nasce Mini, mentre la Alfa Romeo aveva un certo retaggio se proprio blasone non si vuole dire...
Ritratto di Check_mate
8 marzo 2021 - 15:58
Il rumore di plastica, lamiera e vetro cigolanti dopo 15 Mila km non me lo dimentico. E non è che siccome è italiana allora non va bene, per carità. Ma la chiusura della porta dovrebbe avere un suono secco, come avviene già in una Panda. Non cigolante e plasticoso.
Ritratto di Giuliopedrali
8 marzo 2021 - 16:21
Anche il mio Maggiolino ha il vetro senza cornice che si alza e abbassa ad ogni chiusura e funziona perchè è VW anche se non mi fido al 100%.
Ritratto di Roomy79
8 marzo 2021 - 19:12
1
La mito era una punto ricarrozzata...
Ritratto di Oxygenerator
8 marzo 2021 - 16:31
Tutto vero quello dite della mito. Ma personalmente, come design, è una delle poche alfa che mi siano piaciute.
Ritratto di Check_mate
8 marzo 2021 - 16:41
Non è brutta neanche per me, ma era troppo una Punto ri-allestita.. ricordo ancora la delusione di quando ci entrai la prima volta.
Ritratto di zero
9 marzo 2021 - 01:18
Delusione... per cosa? Che aveva che non andava? Non c'era una sola vite in comune con la Punto. E preciso che non ho niente contro la Punto.
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 11:51
Non posso essere deluso entrando in una MiTo?! Non sto denigrando una tua scelta, per carità, non vuole essere una mancanza di rispetto ma un semplice parere personale. Forse avevo aspettative fin troppo alte, ma mi aspettavo come minimo di avere sensazioni che richiamassero quelle tutto sommato positive della Giulietta. Invece mi è sembrato che siano state fatte scelte in economie, dalle plastiche fin troppo simili a quella di una comunissima Fiat fino ai componenti. E poi non è che siccome hanno cambiato le sospensioni e riadattato il pianale, ora non condivide mezza vite con la Punto, già i motori erano condivisi.
Ritratto di Meandro78
9 marzo 2021 - 16:04
Ecco il fallimento delle economia di scala... Dico, Seat e Skoda sono sostanzialmente VW rimarchiate. E non di rado migliori dell'originale.
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 16:37
@Meandro e negli ultimi tre anni questo ragionamento è ancora più vero.
Ritratto di zero
9 marzo 2021 - 01:16
Veramente, proprio la Mito aveva un suono di chiusura porta che definirei... granitico. Mi chiedo di che Mito si parli. La mia (una Turbo Benzina 155cv), dopo la bellezza di 13 anni che la ho in garage, non cigola e cammina ancora alla grande. Al punto che rinvio di anno in anno l'idea di cambiarla. Poi, ovvio, bisogna vedere come le auto si trattano. Da parte sua, il pianale della Grande Punto è un gran bel pianale, rigido e solido: in strada mi ha dato solo soddisfazioni. Pure gli interni... Non so come si possa dire che li si confonda con quelli della Punto: stile e componentistica sono completamente differenti... Non c'è una sola vite in comune.
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 08:49
@ zero Riporto pari pari, uno dgli innumerevoli articoli sulla Mi-To, scritti dai giornali specializzati. Gli interni. I materiali non sono di altissima qualità e nei periodi freddi potrebbero scricchiolare. Sono anche relativamente predisposti ai graffi. Affidabilità : Molte delle componenti utilizzate sulla Alfa Romeo Mito sono prese dalla Fiat Grande Punto. In particolare troviamo stessi cambi e motori. Questo ha permesso di risparmiare sulla progettazione e produzione. Cambio: Il cambio manuale non è ideale. Si potrebbero bloccare alcuni elementi e a causa di questo diventa impossibile inserire le marce. Questo generalmente capita quando la temperatura va sotto lo zero. La causa è il congelamento dell’umidità che ci entra a causa della cattiva impermeabilità o a causa di crepe . Poi c’è tutta una sequenza che le risparmio di varie e molte rotture e infiltrazioni che hanno alcuni modelli di quest’auto, lamentate dai lettori, nonchè sulla qualità delle plastiche e delle cromature, interne ed esterne, ma questo potrebbe essere a causa anche di come si utilizza l’auto. Se considera il numero relativamente basso di vendite, intorno ai 300.000 veicoli in 11 anni e che era nata per fare concorrenza principalmente alla mini, che invece vende la stessa cifra della mito, ma annualmente, e da anni, capisce da solo che ci sono stati dei problemi. Alcuni motori, ne han dati meno di altri. I più problematici sono stati per le riviste, e per i lettori, il 1400 multiair e lo 09 twinair. Viene classificata come un’auto “delicata”.
Ritratto di Pintun
8 marzo 2021 - 13:30
Auguri e soprattutto speriamo riescano nel rilancio mantenendo in Italia la produzione
Ritratto di Claus90
8 marzo 2021 - 13:34
Spero che un giorno Alfa si prendi ciò che merita a prescindere dalla proprietà, un anziano 20 anni fa mi spiegava che le BMW erano le Alfa dei poveri, non so se è vero ma il passato di Alfa è glorioso ma interrotto ormai da mezzo secolo.
Ritratto di Giuliopedrali
8 marzo 2021 - 16:25
In UK MG a febbraio ha venduto 30 volte Alfa... Solo per fare un pò di polemica, e guardando: MG ha avuto un successo solo un pò superiore a DR qua dove DR ha venduto quasi quanto Alfa, la orripilante MG quando inizieranno a venderla su 30 mercati europei farà concorrenza ad Audi o ad Alfa... Forse alla prima.
Ritratto di Voltaren
8 marzo 2021 - 19:06
@Pedrali: le solite demenziali previsioni messianiche per le quali è noto.
Ritratto di Oxygenerator
8 marzo 2021 - 16:36
Se si riferiva agli anni 70, forse. Se no, era Alzheimer......
Ritratto di Giuliopedrali
8 marzo 2021 - 16:41
Se uno guarda come ha iniziato Audi... Ad Audi ci sono voluti davvero 30 anni per affermarsi in Italia.
Ritratto di Vincenzo1973
8 marzo 2021 - 21:43
Confondere tedeschi e cinesi è nel pieno stile del Pedrali. Stesso approccio industriale. Sono curioso, a breve, da quello che ne dice di verificare i numeri dell'invasione mg anche sui nostri mercati
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 09:18
Ma lei conosce un minimo di storia o forse si è fermato prima della scuola dell'obbligo, fino agli anni 60 avevano il Maggiolino fantascientifico ritrovato dell'industria nazista di 30 anni prima o una vera Wunderwaffen l'unica a quanto pare, e qualche auto a due tempi e noiosissime Opel economiche che in versione base non avevano manco la serratura delle porte e i parasole (guardate pure un Quattroruote dell'epoca), praticamente il nulla assoluto ma poi perseverando...
Ritratto di Vincenzo1973
9 marzo 2021 - 10:29
sono appassionato di storia Pedrali, lei casca molto male con me sull'argomento. I tedeschi, come i giapponesi (e in parte i coreani) hanno poca "fantasia". il termine copiare non si addice, ma prendono cio' che e' buono e lo portano all'ennesima potenza evolvendolo. la cultura cinese e' diametralmente opposta. eccellenti commercianti dai tempi di Marco Polo, ma poco propensi a progetti a lunghissima scadenza. e' come la regola per i guadagni di borsa (guadagna anche poco e scappa). basta vedere i loro prodotti auto del resto. non inventano nulla. non evolvono nulla a o quasi e quelle poche eccellenze (esempio Byd) lasciano il tempo che trovano perche non conquistano certo il mondo, anzi, vanno a rilento rispetto a Tesla per esempio nonostante i pompaggi del governo centrale (tutte sono legate allo stato in un modo o nell'altro). l'MG (l'unico prodotto arrivato) e' imabarazzante dal punto di vista tecnico (li ha letti i dati sulle batterie? )....VW in primis ma anche la piccola 500E sono una generazione avanti...piaciuta la lezione di storia? sono un po' piu in la Pedrali della scuola dell'obbligo..
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 10:42
La sua visione della storia può essere condivisibile ma le mancano i dati attuali sul mercato automotive, non conquistano il mondo: e perchè ogni dato sulle vendite di cinesi in mercati maturi come Australia o Russia o altri sono sottolineati dal termine SURREAL su Bestsellingcars.blog si guardi la pagina di oggi, cioè gli altri perdono in media il 20% del mercato annualmente a febbraio 2021 loro aumentano del 400% anche e in effetti sono davanti a VW o Ford in un sacco di posti e appena dietro ai soli giap e coreani. Poi la MG lo ripeto si è imbarazzante la ZS elettrica ma la HS plug-in è forse quella a più buon mercato della categoria in ogni mercato dove è arrivata e i giudizi sono buoni.
Ritratto di Vincenzo1973
9 marzo 2021 - 13:41
io li guardo i numeri,glielo assicuro...lavoro nel campo informatico ed i numeri sono la mia normalita. mi piacciono i dati di vendita. bestsellingcars.blog mi sta benissimo ma le conclusioni sono le sue, che e' diverso. marchi nuovi, possono solo aumentre, almeno nel primo periodo. se hanno prodotti buoni proseguiranno (non penso che Mg sia un prodotto valido, e l'ho detto) quindi il fiato corto lo avranno presto. ovvio che e' una mia considerazione, ma vale quanto le sue. del resto esperienze cinesi (vedi DR) le vediamo sui mercati da anni. hanno sfondato solo nel primo periodo, e nemmeno tanto, poi poco o nulla, nonostante un maggior radicamento terrioriale e una gamma ampia fatta solo di suv, che vanno per la maggiore.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 18:21
Cioè diciamo che si parla di MG perchè è l'unica che vende normalmente all'estero, UK, Norvegia, Australia, Russia o India non proprio mercati da poco, e spesso è già nella top ten o ha superato VW o Ford: un solo marchio neanche tra i più diffusi in Cina, in Cina ci sarebbero più di 70 marchi...
Ritratto di Vincenzo1973
9 marzo 2021 - 18:24
se gli altri non sono usciti dalla Cina un motivo ci sara'..."li fuori" il mondo puo' essere cattivo con chi non e' abbastanza forte...
Ritratto di Giuliopedrali
10 marzo 2021 - 09:16
Dodge o Cadillac sono usciti dagli USA... Aiways ha venduto alcune centinaia di suoi modelli in Belgio e Olanda a dicembre 400 circa che sono una bazzeccola ma tantissimi allo stesso tempo se consideriamo marchio e tempistiche, ecco in Cina ne hanno vendute di meno........
Ritratto di kualalumpur
8 marzo 2021 - 13:37
E noi da qui faremo i consulenti....... Ascoltate le idee della gente appassionata ogni tanto!
Ritratto di erresseste
8 marzo 2021 - 15:27
Pennarelli li avete?
Ritratto di Giuliopedrali
8 marzo 2021 - 16:23
C'è appena stato il concorso di Quattroruote: disegna un'Alfa (o una Lancia) a cui non ho neanche partecipato: disegni di una banalità, cioè fatti bene, ma non c'è una mezza idea su 40 disegni pubblicati, tutti uguali.
Ritratto di Oxygenerator
8 marzo 2021 - 16:47
Sono 110 anni che si disegnano automobili. Considerato anche i vincoli ( segmento, motore, abitabilità, sicurezza, fascia di prezzo etc etc ) che i tempi moderni impongono ai designer, non credo sia così facile creare qualcosa di nuovo e bello. Prova ne è ad esempio la tonale. La prima versione ( rossa ) vista in giro era fantastica. Quella grigia che probabilmente sarà, quella venduta, molto più banale e meno affascinante. Non è un compito facile, disegnare auto.
Ritratto di Check_mate
8 marzo 2021 - 16:53
Conta che un concetto stilistico non deve poi essere troppo distante dalla sua fattibilità pratica, altrimenti le case si riducono a mere produttrici di concept. E poi le auto in strada chi le mette? @Oxygenerator ha totalmente ragione, i vincoli odierni sono importanti. E questo spiega il perché dell'omologazione stilistica dei marchi, volendo generalizzare lo spunto offerto dal concorso.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 09:21
Macchè vincoli, erano disegni di dilettanti, ragazzi magari e anche bravi ma non c'era una sola mezza idea nuova: scandaloso! Per l'italiota medio magari anche bravo a disegnare l'Alfa si è fermata alla mediocre Montreal e la cosa è molto grave: i giovani se pensano al futuro pensano a Tesla o a quelle che cito spesso io, si evince anche dai risultati disastrosi del concorso (che come al solito: basta guardare: esiste il web).
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 11:52
Infatti non stavo parlando di quel concorso, se avessi letto bene :)
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 18:22
Mi ha abbastanza deluso la mancanza di fantasia stilistica dei giovani e meno giovani italiani aspiranti designer, mentre ci sono nuovi designer russi o indiani che segnano la strada.
Ritratto di Oxygenerator
8 marzo 2021 - 17:54
Mha, possiamo dirlo ? Poi, magari tutti sti capissimi della qualsiasi, sono superbravissimi e riescono a fare ció che a nessuno è riuscito, negli ultimi 40 anni con alfa. Al di là degli stimoli per gli impianti, la prima cosa da fare è alzare, e di tanto, la qualità, nelle totalità dell’auto proposta in futuro, tanto da far percepire in maniera diversa, nel mondo, i marchi ex “ italiani “. Compito non facilissimo, ma neanche impossibile a mio avviso. Auguri.
Ritratto di zero
9 marzo 2021 - 01:30
«ex-italiani» un paio di balls.
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 10:12
@ zero. Orpolá attenzione. Si è perso 25 anni di rivoluzioni ed evoluzioni industriali e finanziarie. Si informi. Vedrá è molto interessante come, il “mondo auto” ex italiano e non solo, sia radicalmente cambiato. L’unica marca di auto italiana rimasta è la Ferrari, diciamo tra le più conosciute. Le altre, Alfa, Lancia, Maserati, Innocenti, Autobianchi, fallite più volte nel corso della loro storia, sono state assorbite dalla Fiat. FCA nacque dalla fusione effettiva nel 2014, di Fiat S.p.A. in Fiat Investments N.V., ( che aveva nel frattempo acquisito la Chrysler group ). FCA è una società di diritto olandese; l'entità risultante venne appunto ridenominata Fiat Chrysler Automobiles N.V. Fiat Chrysler Automobiles riunisce in un'unica società di diritto olandese con domicilio fiscale nel Regno Unito due gruppi industriali del settore automobilistico: Fiat S.p.A. e la sua controllata Chrysler Group LLC. Qui avviene lo scorporo di Ferrari dal gruppone Anglo-Olandese. Ma non finisce qui, il romanzo industriale continua ed FCA dopo varie peripezie ( anche parecchie giudiziarie ) e possibili matrimoni con Opel, GM, Renault, finalmente nel 2020, trova un accordo con PSA dando alla luce Stellantis, un super gruppone di 15 marchi, dando vita ad una multinazionale di diritto olandese con sede legale ad Amsterdam. Molti analisti finanziari affermano, ed è un dettaglio anche tecnico, riconosciuto, che PSA abbia comprato FCA. Ed è per questo che agli azionisti di FCA sia stato dato un premio in denaro, sotto forma di dividendo straordinario di 5,5 miliardi, divenuti 2,5 a causa del COVID 19. Rimane interessante notare che, è assolutamente rilevante il fatto che Stellantis ha circa 400.000 dipendenti che producono 8,7 milioni di veicoli all'anno (8,1 nel 2019), mentre al confronto, la General Motors impiega 180.000 dipendenti per produrre 8,4 milioni di unità. Tutto questo, ad oggi 2021. Essendo un romanzo finanziario, staremo a vedere come evolverá. Avrá notato da sè, che di “ italiano “ è rimasto solo qualche sito produttivo ( fabbrica ) e basta.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 10:27
Intanto c'era la notizia sul web che il sito produttivo inglese di Ellesmere Port della Vauxhall è chiuso da sei settimane e non se ne faranno niente, iniziano da Vauxhall a quanto pare...
Ritratto di elitropi cristian
8 marzo 2021 - 18:50
Speriamo sia "IMPARATO" di nome e di fatto !
Ritratto di Romeo76
8 marzo 2021 - 20:17
Nn so cosa pensare. Per salvare AR ci vuole gia un miracolo. Dato che con le vendite stanno alla frutta, pensano di aumentare i prezzi per inizio aprile. L'aumento sara del 2%. Se gia nn vendono adesso, pensa cosa succede dopo un aumento del 2%? Aumenti il prezzo per un prodotto che solo in poghi comprano? Cosi AR finira nei libri di storia.
Ritratto di katayama
8 marzo 2021 - 21:24
Larry Dominique, visto che giustamente hanno scelto di non spingere Peugeot oltreoceano, dovrà vendere il marchio Alfa come se stesse vendendo Peugeot. Quindi: no luoghi comuni italiani, no bandierina italiana del menga, no attori italoamericani, no claim trionfalistici fuoriluogo, ecc. Insomma, no a tutti gli errori che hanno già fatto in passato. Dessero un'identità a 'sto benedetto marchio che non sia la solita, trita e ritrita e che non ha mai funzionato. L'heritage? Lasciate perdere, tanto.
Ritratto di zero
9 marzo 2021 - 01:39
L'identità c'è eccome ed è pure forte. E proprio quella non la si deve toccare. E i toni trionfalistici sono insiti nel DNA sportivo ed emozionale del marchio. Rinunciarvi per scimmiottare i tedeschi nella loro ossessione di proporre un prodotto snob sarebbe il suicidio definitivo. Piuttosto, l'identità dell'Alfa Romeo la si deve riportare «a casa» della gente, ricostruendo da zero una rete di vendita e assistenza che è stata ridotta all'osso da una gamma con più buchi di una groviera. Senza una rete di vendita e assistenza all'altezza del marchio, non può esserci penetrazione del mercato. E' questo che ha fatto colare a picco le vendite negli ultimi vent'anni, ovviamente oltre ai già citati buchi di gamma e ai mancati aggiornamenti.
Ritratto di katayama
9 marzo 2021 - 08:39
@zero Sì, lo ribadisci spesso il discorso sulla rete. Negli USA ci sono possibilità di sinergie notevoli. E loro sono abituati ai dealer multimarca, specialmente se di uno stesso gruppo. L'identità non deve essere fastidiosamente rimarcata tramite i soliti stereotipi, esattamente per il fatto che già c'è e che è forte. È come nel jazz: poche note, messe bene. Poi è chi ascolta che amalgama, che metabolizza e fa proprio. Alrimenti diventa un poco credibile showoff fine a se stesso. E non si vende.
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 10:32
@ zero. Ma chi la conosce questa identitá ? Quattro gatti in Italia. Alfa negli ultimi 30 anni ( e comunque anche storicamente, non è che abbia mai venduto tanto ) ha venduto, se siamo fortunati, meno di 3.000.000 di veicoli, di cui, la maggioranza dei numeri fatti da giulietta e mito. Se considera che il 90 % del venduto, avviene in Italia, siamo fortunati se sanno che esiste all’estero una marca alfa romeo. Questo vizio di pensare che ciò che succede in Italia sia centrale nel mondo, dobbiamo perderlo. Prima del crollo degli ultimi anni, una gamma completa c’è stata, ma non ha venduto. La storia di un marchio, va vista tutta, non solo ciò che ci conviene. Alfa Romeo, è fallita più volte nell’arco della sua storia. Perchè secondo lei ? Sono intervenuti, nell’arco degli anni, vari privati, lo stato, la Fiat , FCA, e adesso vedremo con Stellantis, ma la storia di Alfa Romeo è questa.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 10:30
In Italia unico mercato di alfa Romeo, la DR del Molise ha quasi raggiunto Alfa Romeo e probabilmente durante il 2021 la supererà di brutto, non potrebbe essere che DR facendola debuttare anche nei vari mercati europei oltre all'Italia dove è partita da zero possa fare i risultati che dovrebbe fare Alfa che tanto sono 30 anni che è sparita.
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 11:54
Sembra quasi che ci speri.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 18:24
Il fatto che ci sia qualcosa di svincolato da FCA Stellantis credo sia il sogno di molti. Questi italofrancesi anglo olandesi sembrano solo giocare alle tre carte.
Ritratto di zero
9 marzo 2021 - 01:26
Di lavoro da fare ne hanno sicuramente. C'è una gamma da costruire, si spera mantenendo spirito e carattere tipicamente Alfa. Di certo, la priorità è aggredire i segmenti oggi remunerativi, per fare volumi e rendere profittevoli gli investimenti. Solo così sarà possibile mantenere in gamma anche modelli emozionali. In ogni caso, spero si continui a riservare la massima attenzione a motori e caratteristiche dinamiche.
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 10:35
@ zero. E che mi dice dell’elettrico ? Si è accorto almeno di questo passaggio che sta avvenendo o è come la storia della presunta italianitá dei marchi ex italiani ?
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 10:46
Alfa + elettrico tanto vale chiudere. In effetti avevano già quasi chiuso anche dopo gli anni 90 quando si è dismesso il boxer, perchè anche Alfa + motore 4 cilindri Fiat era quasi uguale, ma ora la vedo ancora più difficile, per un giovane Alfa o Mentadent penso sia la stessa cosa.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 09:23
Hanno detto che Alfa ha scarsi risultati in Cina, scarsi risultati per loro vuol dire zero vendite da qualche anno boh.
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 11:55
In Cina hanno scarsi risultati pure le aziende made in china.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 18:28
Guardati Bestsellingcarsblog l'ultimo articolo o anche un articolo a caso tanto è lo stesso... Per esempio VW, Jetta e Skoda al lumicino, i coreani superati dai cinesi, i tedeschi solo nella triade, Ford male, benino Peugeot e Jeep ma pur sempre nelle retrovie dopo VGV o marchi del genere, cinesi in aumento del 150%, resistono solo i giap in Cina e al terzo posto comunque c'è un marchio cinese come anche al quinto etc etc.
Ritratto di FRANCESCO31
9 marzo 2021 - 12:00
bisogna vendere le Alfa con maserati e ferrari nella stessa concessionaria
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 16:45
Peccato siano aziende concorrenti.
Ritratto di FRANCESCO31
9 marzo 2021 - 12:12
io farei una Ferrari coupé a 3 porte sulla base della Giulia Quadrifoglio, ovviamente col V6 3.0 da 500 cavalli. e poi ripetere l'operazione con la Stelvio
Ritratto di Oxygenerator
9 marzo 2021 - 16:35
@ FRANCESCO31 Al di là della fascinazione momentanea della sua proposta, perchè infila ferrari nei progetti stellantis ? Ferrari è l’unica marca italiana di automobili rimasta. E sopratutto, non fa parte del gruppo stellantis.
Ritratto di Giuliopedrali
9 marzo 2021 - 18:28
Infatti.
Ritratto di Giuliopedrali
10 marzo 2021 - 09:19
Per me avrebbero dovuto continuare a produrre il motore boxer anche dopo gli anni 90 fino ad adesso e adesso passare direttamente all'elettrico, ecco così Alfa avrebbe avuto continuità e riconoscibilità invece delle mezze macchine che hanno fatto negli ultimi decenni.