SOLO CINQUANTA - Chi Vespa mangia le mele? Certo, lo slogan della Piaggio è di quelli che rimangono immortali, e che possono essere parafrasati facilmente. Ben venga, quindi, qualcosa sulla falsariga di “Chi Alfa ama la musica”, almeno a giudicare da due iniziative tra loro profondamente differenti che arrivano dalla Gran Bretagna, eppure con il Biscione come filo conduttore.
MITO BY MARSHALL - L'impronta di un'azienda che, dal 1962, progetta e costruisce
amplificatori per chitarre (se si accenna a un audiofilo la sigla EL34, la reazione probabile è quella di una profonda commozione) e bassi, su una
Alfa Romeo MiTo Distinctive produce, in Inghilterra, un esemplare unico che richiama prepotente il rock-n-roll a cavallo tra i Fifties e i Sixties. Oltre a cerchi di 18” e a vari dettagli cromati, è la firma
Marshall a fare capolino in vari punti strategici della carrozzeria e dei sedili, realizzati con materiale che richiama quello impiegato sugli ampli della casa. In bagagliaio c'è un valvolare per chitarre: un Marshall JVM205H, che pilota due trasduttori da 12”. Chi è abituato ai watt dichiarati con (sin troppa) disinvoltura da molti produttori di hi-fi car è bene che non faccia caso ai 50 W nominali del Marshall: mandate in temperatura le valvole, potrebbero sembrare almeno dieci volte tanto... Completano il quadro alcune chicche: una su tutte, il pomello del cambio che riprende le forme dello Shure 55SH. Negli Stati Uniti lo chiamavano The Elvis Mic, il microfono di Elvis. Per una volta tanto, è superfluo rammentare il cognome.
11 DECADI - La Alfa Romeo MiTo by Marshall è stata pensata per fare da damigella nella proiezione del documentario “Sound City”. Realizzato da Dave Grohl, ex batterista dei Nirvana e attuale front man dei Foo Fighters, “Sound City” è proiettato negli Olympic Studios di Londra. Evidentemente, è inglese l'anima canora del Biscione: la Harrison Custom Guitar Works ha infatti realizzato "Alfa Romeo Guitar", un'elettrica ispirata allo scudetto della casa italiana. Sarà realizzata in edizione limitata in 11 esemplari: ognuno di essi ripercorrerà un decennio della storia del Marchio a partire dalla fondazione, risalente al giugno 1910, con l'acquisto della linea di produzione della francese Darracq. L'ultima in ordine di tempo, realizzata in legno di pioppo, alluminio e carbonio, è la chitarra dedicata al decennio della 4C. Costerà, al pari delle altre, 5.000 euro e richiederà otto mesi d'attesa a causa della lavorazione, rigorosamente artigianale, necessaria per realizzarla.