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Alpine: un marchio in trasformazione

Pubblicato 14 gennaio 2021

L’Alpine raggrupperà tutte le attività legate alla realizzazione di auto sportive e alle attività sportive del Groupe Renault. L’erede della A110 sarà sviluppata con la Lotus.

Alpine: un marchio in trasformazione

SOTTO IL SEGNO DELL'ALPINE - Anche il marchio Alpine sarà profondamente trasformato nell’ambito del piano industriale Renaulution (qui per saperne di più) presentato oggi dal Groupe Renault. Il ceo dell’Alpine, Laurent Rossi, ha infatti spiegato che il costruttore che oggi produce la sportiva A110 (leggi qui la prova), riunirà tutte le attività del motorsport aziendale. Vedremo quindi Alpine Cars, Renault Sport Cars (RSC) e Renault Sport Racing (RSR) unirsi sotto il marchio Alpine. Questo raggruppamento potrà contare sulla credibilità di una marca specializzata che produce modelli di serie, su competenze specifiche e sull’esposizione mediatica che deriva dall’impegno in Formula 1.

COMPORRE IL PUZZLE - L’idea è quindi di attuare una grande sinergia fra realtà che hanno punti di forza complementari. Alpine ha una grande eredità sportiva e un team di specialisti qualificati. Renault Sport Cars può contare su 300 esperti che hanno creato sportive emblematiche come R5 Turbo, Clio V6, Mégane RS Trophy e l’Alpine A110. Renault Sport Racing ha dalla sua una scuderia di Formula 1 con un team di 1.200 persone specializzate in aerodinamica, meccanica ed ingegneria dei motori. La Formula 1 è inoltre un’importante piattaforma con mezzo miliardo di fan e che quindi può consolidare a livello globale l’immagine del marchio Alpine.

ALPINE E L’ALLEANZA - Il piano Renaulution mette al centro le sinergie e i risparmi che si possono ottenere grazie all’alleanza con Nissan e Mistsubishi. Lo scopo è di ampliare la gamma, che comprenderà tre modelli con motore elettrico. Si parte da una sportiva di segmento B basata sulla piattaforma CMF-B EV, si sale a un cross-over sportivo di segmento C, basato sulla piattaforma CMF-EV e si arriva alla punta di diamante, l’erede dell’A110, anch’essa con motore elettrico, sviluppata insieme con la Lotus.

L’AVANGUARDIA DEL GRUPPO - Il marchio Alpine sarà l’avanguardia del Groupe Renault, si tratti di tecnologia, vendite, customer experience e qualsiasi altro ambito dell’interazione fra produttore e clienti. La “vicinanza” alla Formula 1 abilita un travaso di competenze che promette gestione energetica efficiente, sistemi di sicurezza, connettività e analisi/trattamento dei dati che daranno ai prodotti Alpine caratteristiche peculiari. La presenza nelle competizioni continuerà e resterà cruciale per il marchio: dal 2021 il team di Formula 1 Alpine entrerà nel ristretto club delle scuderie che partecipano al campionato mondiale. È orgoglioso Laurent Rossi quando dichiara che “la nuova Alpine associa tre marchi che vantano risorse e settori d’eccellenza distinti per farne un’unica azienda. Saremo presenti in pista e sulle strade, autentici e high-tech, rivoluzionari e appassionati”.

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Ritratto di Giuliopedrali
14 gennaio 2021 - 19:14
E Lotus è di Geely... Se Renault approffitta anche di un pò di spinta cinese va nella stratosfera, da noi FCA - PSA stanno ancora giocando a chi spilorcerà di più.
Ritratto di Dr.Torque
15 gennaio 2021 - 09:17
La moglie di mio cugino ha un amico il cui figlio è compagno di banco di un cinese. Vado nella stratosfera anche io?
Ritratto di Claus90
15 gennaio 2021 - 10:43
La Alpine probabilmente ha estimatori nostalgici solo in Francia, e qualche appassionato fuori dalla Francia, una buona strategia commerciale è introdurla in F1, credo che sia piu' coerente con i progetti futuri di uscire dalla F1 e approdare in Formula elettrica. I prodotti alpine non hanno appeal e non suscitano troppo interesse.
Ritratto di mondoka
15 gennaio 2021 - 11:28
Per ora uno dei pochi progetti che riescono a far sembrare un enorme successo perfino operazioni come creare il brand DS o mantenere in vita Alfa, Lancia e Abarth. Meno male che in famiglia copre Dacia.
Ritratto di Ricci1972
15 gennaio 2021 - 17:29
Alpine è l'unico marchio Renault rivendibile come premium. Peccato che l'unica auto di successo fu la A110 vincitrice del mondiale rally 1973, ormai dimenticata anche perché poi arrivò la Lancia Stratos. E se nemmeno il ricordo della Stratos ha tenuto a galla la Lancia, figuriamoci se potrà farlo la A110 con Alpine.
Ritratto di Andre_a
16 gennaio 2021 - 14:39
Almeno Alpine sta facendo qualcosa che alla vecchia A110 ci assomiglia. Invece chi è che pensando alla Stratos si prende una Ypsilon?
Ritratto di Ricci1972
16 gennaio 2021 - 14:49
Eh si, infatti per me la Lancia non esiste proprio più, la Y è una Fiat Punto chic. Il marchio Lancia è morto pur avendo nella sezione amarcord Fulvia HF, Stratos, Beta, 037 e Delta Integrale. Non penso che Renault rispolverando Alpine si voglia limitare ad un modello solo come il restyling della A110 attuale. Per far cassa deve imporre il marchio e metterlo su più modelli che generino profitto grazie al marchio percepito come premium, e qui sta l'errore...ma premium perché? cosa e Alpine? cosa ha mai fatto? che storia ha?
Ritratto di Kazoo
21 gennaio 2021 - 19:12
per precisione la Lancia Y è una Panda II chic... del resto una Panda II ricarrozzata è anche la 500 che vende quello che sappiamo
Ritratto di Flynn
16 gennaio 2021 - 07:33
M sembra una buona cosa , Renault sta disperdendo l’immagine sportiva che aveva sono agli anni 2000. Va bene fare utili, ma è un peccato vederla costruire auto solo per la massa. Il primo modello Alpine uscito, seppur di ultra-nicchia è ben realizzato. Poche ma buone e almeno ci sono.
Ritratto di Giuliopedrali
16 gennaio 2021 - 09:24
Vedrete che se continua così percepiremo come premium o quasi anche Dacia e Lada, mentre Alfa o Maserati solo se costano meno delle altre...
Ritratto di Flynn
16 gennaio 2021 - 11:17
Il termine premium lo uso ma non mi piace. In fondo è una terminologia soggettiva. Io ad esempio non considero DS premium
Ritratto di Giuliopedrali
16 gennaio 2021 - 16:49
Anche a me fa schifo il termine premium, ma per me l'unica differenza è che ci sono auto che si pagano per quello che sono o rappresentano, cioè anche di più di quello che valgono: esempio la 500, e altre che solo se te le tirano dietro: esempio la Tipo, questa è la vera differenza, ovvio che tutti vogliono farle della prima categoria.