ONDATA DI SEGNI PIÙ - I prezzi dei carburanti stanno di nuovo muovendo verso il rialzo. Chi tiene costantemente sotto osservazione il settore ha registrato nei giorni scorsi un aumento di 1 centesimo al litro deciso dalle compagnie Tamoil e Shell e quello di 0,5 centesimi da parte della Esso. La Q8 ha aggiunto un centesimo al prezzo della benzina e 0,5 centesimi su quello del gasolio. L’IP ha incrementato di 0,8 centesimi il prezzo della benzina lasciando invariato quello del gasolio. L’Eni dal canto suo ha aumentato il gpl di 0,5 centesimi.
BENZINA OLTRE 1,9 EURO - Quanto ai prezzi praticati dalla rete di distribuzione, gli ultimi rilevamenti del Quotidiano Energia, che compie un continuo monitoraggio dei prezzi alla pompa dei carburanti, mostrano che in Italia (in modalità “servito”) la benzina verde arriva a picchi di 1,910 euro e di 1,798 per il gasolio. I prezzi medi sono 1,853 euro per la benzina e 1,749 per il gasolio. Quanto al gpl è a quota 0,755 euro.
E NON È FINITA - C’è anche da aggiungere che l’Unione petrolifera ha anche comunicato che in base ai recenti provvedimenti governativi in materia economica, l’incidenza del prelievo fiscale sui carburante è destinata ad aumentare.
IL QUADRO INTERNAZIONALE - Oltre a questa previsione in un comunicato stampa dell’Unione Petrolifera sottolinea come i prezzi industriali dei carburanti in Italia nel mese di giugno siano aumentati meno che negli altri paesi europei. In particolare - afferma il comunicato - “il prezzo industriale della benzina in Italia a giugno è aumentato di 1,7 centesimi euro al litro contro i 3,6 centesimi a livello internazionale. Analogamente, il gasolio è aumentato in Italia di meno di 1 centesimo mentre a livello internazionale l’apprezzamento è stato di ben 3 centesimi”.
60% DI BALZELLI STATALI - Quanto alla previsione secondo cui nel prossimo futuro si verificherà un aumento del peso fiscale sui prezzi, va ricordato che il problema nel suo insieme è da tempo al centro delle critiche delle associazioni dei consumatori e della Unione petrolifera. Più volte l’organizzazione ha denunciato come il prelievo statale sul prezzo alla pompa sia di oltre il 60% di quanto pagato dall’automobilista.
1 CENTESIMO IN PIÙ DI TASSE - Ora, la nuova prospettiva di aumento è per l’applicazione di quanto previsto da un emendamento votato ai primi di maggio dal Parlamento nell’ambito dell’approvazione del cosiddetto “piano casa”. Il provvedimento introduce l’aumento dell’accisa sui carburanti dal 1 gennaio 2015.